19 agosto '13 - lunedì 19th August / Monday visioni post - 11
2.000 circa le minori costrette
alle nozze nel nostro Paese
"Sono figlie di genitori stranieri", dice la studiosa Mara
Tognetti, "che impongono valori a loro del tutto estranei".
Fino ai matrimoni combinati. Ma qualcosa sta cambiando:
"Queste giovani imparano a 'negoziare' i propri diritti".
(dal settimanale "Gente" - di Alessandra Gavazzi)
L'orribile piaga delle mini-spose
Spariscono all'improvviso. Per una vacanza nel Paese d'origine, dicono le
famiglie. Ma in realtà, dietro a questa scusa, si nasconde un matrimonio
combinato. Le chiamano spose-bambine, quelle adolescenti straniere co-
strette alle nozze dal clan. E sono intorno a noi: circa 2000 (secondo le sti-
me non ufficiali delle associazioni che si occupano di immigrazione) ogni
anno in Italia. Realtà insospettabili finchè non succede qualcosa, che le
rende protagoniste delle pagine di cronaca.
Come è capitato a Maria: aveva 12 anni quando è stata venduta in Roma-
nia. La sua famiglia l'ha ceduta alla madre del promesso sposo con un"at-
to notarile". Come una casa, un terreno, una bestia. Un oggetto da passar-
si gli uni con glia ltri.. Ma la "su9ocera" di Maria era preoccupata: perchè
il figlio 21enne, il marito della sua giovanissima nuora, ha l'Aids e la malat-
tia poteva trasmettersi anche a un eventuale nipotino. Così ha portato Ma-
ria in ospedale dove i medici finalmenter hanno denunciato i colpevoli e cu-
rato la ragazzina. Che nel frattempo (dramma nel dramma) ha però contrat-
to il virus. E' successa a Brescia, questa storia di soprusi. Ed è venuta alla
luce ai primi di febbraio. A Gennaio invece era stata la volta di Almas, 17
anni. Originaria del Pakistan, ma residente a Fano, era stata tolta alla fami-
glia per maltrattamenti. In casa non sopportavano che avesse uno stile di
vita "occidentale" e che rifiutasse il matrimonio combinato. I suoi genitori
l'hanno rapita dalla casa famiglia in cui abitava per organizzare forse le noz-
ze. Arrestati dai carabinieri, i due si sono giustificati così: "Ci umiliava da-
vanti a parenti e amici". Questi sono solo due dei casi più recenti. Ma
quante sono le Almas e le Marie in Italia? "Molto difficile fare anche solo
una stima: le cifre sono la punta dell'iceberg di un fenomeno per la maggior
parte sommerso", spiega Mara Tognetti, docente di Politiche dell'Immigra-
zione all'Università Milano Bicocca. "Comunque le adolescenti nate in Ita-
lia da famiglie straniere regolari sono 175 mila. In tutto, i minori sono circa
650 mila". In pratica, quasi l'8 per cento degli under 18 sono figli di immi-
grati. E arrivata l'adolescenza cominciano i guai. "Succede soprattutto alle
femmine. All'improvviso, verso i 13/14 anni, i padri cominciano a proibire
le uscite con gli amici, le gite scolastiche, i jeans attillati. Il giorno prima si
comportavano come le italiane, poi la loro vita cambia", continua la profes-
soressa Tognetti. "I normali contrasti tra figli e genitori si aggravano per-
chè gli adulti hanno riferinenti culturali diversi dai loro ragazzi. E quindi
non si capiscono più". L'integrazione, ancora una volta. è la chiave del
problema. "Se i padri restano ai margini della società del Paese ospitante,
cercheranno di affermare con la forza il proprio sistema di valori. Cerche-
ranno il riconoscimento di un'autorità che non ritrovano all'esterno della
famiglia".
CONTINUA... to be continued...
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