domenica 2 giugno 2013

Ambiente - Gli attivisti della frutta

2 giugno '13 - domenica           2nd June / Sunday                       visioni post - 10

Negli Usa cresce un nuovo movimento
"Fallen fruit": è il progetto che riqualifica le periferie con 
installazioni verdi / Limoni e banani nei parchi urbani
"Le città salvate dagli alberi"
       -   Ecco gli attivisti della frutta   -

(da la Repubblica - 16/05/2013 - Massimo Vincenzi da New York)
La ricetta è abbondante, colorata, c'è dentro di tutto: arte, internet, design, agricoltura,
cibo biologico, spirito hippie, controcultura  tanta fantasia..E' una macedonia. Di frutta,
come si chiama il progetto: "Fallen Fruit". I creatori sono tre artisti: Austin Young, Ma-
tias Vieneger e David Allen Burns che  nell'era dei generi che si mischiano, fondono le
loro multiple passioni, creando un movimento, che dalla California va alla conquista del
resto dell'America e oltre.
I tre, come racconta il New York Times, cercano spazi verdi ubblici e qui iniziano a piantare
con occhio artistico, i pali di legno colorato su cui far arrampicare gli alberi da frutta. Poi se-
guono la loro crescita, girano video, scattano foto, creano installazioni dentro un'infinita per-
formance che fa vivere la natura.
Ma non è solo una questione artistica, con i principali musei di Los Angeles che si contendono
le loro opere, è qualcosa di più. I tre scelgono zone non molto centrali, anzi meglio periferie iso
late e maltenute, come il quartier di Del Aire, "da non confondere cn Bel Air", come sorride uno
degli abitanti. E' qui che grazie ai tre ragazzi è nato il primo parco di alberi da frutta, Hanno se-
minato 27 piante e oltre sessanta ne hanno distribuite  alla gente, con l'obiettivo di coinvolgere
tutta la comunità.  "E' una sorta di progetto urbano di riqualificazione che parte dal basso", di-
cono i responsabili dell'amministrazione cittadina, che dopo la diffidenza iniziale ora ci mettono
soldi e faccia.  -  "E' un'esperienza collettiva, che mette in contatto persone diverse per cultura,
censo e storie individuali. Tutti assieme trovano una ragione comune su cui impegnarsi", spiega-
no gli artisti, che hanno una visione più romantica del loro lavoro: "La nostra è arte sociale. La
gente  si mette assieme: pianta, coltiva, cura la frutta e intanto, quasi senza accorgersene  rein-
venta lo spazio in cui vive. lo rende più bello, accogliente". E poi ancora: "Cosa c'è di meglio
che vedere alberi in fiore dalle proprie finestre o camminare per strade delimitate da piante?
Noi recuperiamo  un simbolo antico della California, che era stato ucciso dal cemento  e lo
portiamo nel futuro". -  Alle parole seguono i fatti. Attorno a questi parchi crescono ristoran-
ti e mercatini di prodotti a chilometri zero: tutto serve a  riempire "il deserto alimentare" che
c'era prima. Con il rito periodico della marmellata, dove vengono cucinate in forni da cam-
po gustose composte che poi vengono mangiate all'aperto come in una sagra di paese. Per
la gioia degli abitanti che non si pongono molti dilemmi artistici.
La comunità è fisica , ma anche virtuale. I tre ragazzi infatti usano in maniera strategica in-
ternet, soprattutto nelle sue declinazioni sociali. I loro account Facebook e Twitter hanno
numeri da record e qui si danno appuntamento tutti gli amanti della cultura slow. Ma non
è folclore: qui si trovano e mettono in contatto contadini da ogni parte d'America che tro-
vano imprenditori interessati ai loro prodotti. Oltre, ovviamente, alle notizie sulle prossime
performance da andare a vedere, sui prossimi quartieri da andare a rianimare. "E' una pic-
cola rivoluzione. Con la loro fantasia stanno rendendo tutti protagonisti attivi del cambia-
mento. Costringono all'azione anche le strutture pubbliche solitamente imprigionate nella
lentezza della loro burocrazia": li promuove Margaret Crawford dell'università di Berkeley.

In parallelo essi portano avanti  l'altra faccia del loro progetto: la mappatura degli alberi
da frutta sia nei parchi pubblici che nei cortili delle case private. E per farlo non si ferma-
no mai, viaggiano  da San Francisco  a Madrid, da Seattle a Copenaghen, dai canali  di.
Venezia sino aj ghiacci dell'artico.  Qui riprendono delle bacche che resistono al freddo
e danno un titolo poetico al video: 'la frutta più solitaria del mondo'. La filosofia del cen-
simento è la stessa:    "La gente spesso abita vicino a questi alberi e non se ne accorge.
Invece noi così restituiamo alle persone la bellezza"-
Sono artisti. E quando guardano i bambini giocare nelle giostre vicino ai loro frutti più
colorati, non trattengono la gioia: "Guardate che belli quegli alberi. Non chiedono nien-
te e danno tutto in eterno: sono un simbolo per tutti noi". E in effetti le immagini colora-
te delle performance mettono di buon umore. Sarà perchè, come dicono loro, "la frutta
è ottimista". Oltre che buona.

Riflessioni personali

Continua... to be continued...

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