Dopo la mostra di Verona ("Da Botticelli a Matisse - Figure e volti")
che rimarrà aperta al pubblico fino alla fine di febbraio e poi per tutto
marzo, un'altra importante mostra di dipinti non meno notevoli si tie-
ne sempre in terra veneta, e nello specifico a Padova. Al riguardo ho
pescato una descrizione piuttosto completa sia dell'artista (De Nittis)
che dell'ambiente in cui egli operò con successo e dei quadri dipinti
con ingegno italico ma con influenze nettamente francesi. L'articolo
da cui sono tratte le descrizioni è di Armando Besio - in Le Mostre di
Repubblica.
(Lucianone)
Al Palazzo Zabarella
di Padova la mostra dedicata a Giuseppe De Nittis,
l'artista che trovò il successo a Parigi, dove morì a soli 38 anni
Dal 19 gennaio al 26 maggio
(da 'la Repubblica' - 18/01/2013 - di Armando Besio)
Padova celebra l'impressionista
venuto dall'Italia
Il "pittore delle parigine", il ritrattista charmant preferito delle
signore chic, il più corteggiato degli Italiens de Paris... è un giovane
talento autodidatta e incompreso in fuga dalle polverose strade pu-
gliesi abbagliate dal sole ai boulevard lungo la Senna.
Giuseppe, per l'anagrafe, Peppino per tutti gli altri, De Nittis nasce
a Barletta nel 1846. A tre anni perde la mamma, morta di dolore
quando il marito finisce in prigione. A dieci perde anche il papà, un
proprietario terriero caduto in disgrazia perchè antiborbonico. A 14
anni trasloca coi fratelli a Napoli dove, a dispetto dei nonni, che te-
mono la deriva bohémienne del nipote, si iscrive all'Istituto d'arte.
Ma le estenuanti sedute in aula a copiare statue antiche lo annoiano.
Espulso per indisciplina, a 16 anni va a dipingere dove e come gli pia-
ce: all'aria aperta , tra Resina e Portici, e la natia Puglia.
"Volevo fare il pittore. Abbandonai la scuola e divenni maestro di me
stesso". Finchè si sente pronto per il grande salto. E via Firenze, do-
ve frequenta i Macchiaioli al Caffè Michelangelo, sbarca a Parigi.
"E' un giovanotto piccolo, tarchiatello, barba e capelli neri, vestito
elegantemente e ricco di tutta l'espansiva burbanza di un meridiona-
le di vent'anni che non dubitava di nulla", lo ricorda il critico Diego
Martelli.
Il coraggio e la fiducia in se stesso vengono premiati. Appena arrivato
a Parigi, conosce e seduce quattro persone che gli spalamcheranno le
porte del successo: Meissonier, il divo dei pittori accademici, che lo
introduce al Salon, dove debutta nel 1869; Goupil, il potente mercante,
che gli offre un contratto; Degas, che nel 1874 lo inviterà a partecipare
alla prima mostra dehli Impressionisti, nello studio del fotografo Nadar;
e Léontine , la bella parigina che diventerà sua "compagna, modella,
moglie" nonchè accorta stratega della sua scalata sociale. "Elle avait
ti più attesi dalla élite artistica e intellettuale parigina. Titine intrattiene
gli ospiti: Zola, Manet, Degas, Dumas figlio, Dorè, Maupassant, la prin-
recipessa Matilde Bonaparte. Mentre Peppino in cucina prepara le "la-
sagne alla barlettana". La premiére medaille e la Legion d'honneur al-
l'Expo del 1878 consacreranno la sua fama artistica e mondana.
La mostra "De Nitti", curata da Emanue4la Angiuli e Fernando Mazzocca,
allinea 120 dipinti prestati da importanti musei e collezionisti, specchio della
vitalità di un artista a volte anche troppo compiaciuto del suo virtuosismo,
altre felicemente baciato dalla più libera e genuina ispirazione poetica, co-
munque sempre capace di stupire. Il percorso, ordinato in senso cronologico,
si apre con le prime, già toccanti, luminose prove di paesaggi giovanili.
Un Bosco di Portici, Una stradina napoletana, una passaggiata Lungo l'Ofanto.
"L'atmosfera io la conosco bene, l'ho dipinta tante volte, conosco tutti i colori,
tutti i segreti dell'aria e del cielo nella loro intima natura".
alla prima mostra dehli Impressionisti, nello studio del fotografo Nadar;
e Léontine , la bella parigina che diventerà sua "compagna, modella,
moglie" nonchè accorta stratega della sua scalata sociale. "Elle avait
bien aimé son marì, mais en avait fait son affaire", dirà di lei Degas.
I sabati sera dai De Nittis in Rue Viéte saranno uno degli appuntamen-ti più attesi dalla élite artistica e intellettuale parigina. Titine intrattiene
gli ospiti: Zola, Manet, Degas, Dumas figlio, Dorè, Maupassant, la prin-
recipessa Matilde Bonaparte. Mentre Peppino in cucina prepara le "la-
sagne alla barlettana". La premiére medaille e la Legion d'honneur al-
l'Expo del 1878 consacreranno la sua fama artistica e mondana.
'Autoritratto' dell'artista (Pinacoteca De Nittis)
La mostra "De Nitti", curata da Emanue4la Angiuli e Fernando Mazzocca,
allinea 120 dipinti prestati da importanti musei e collezionisti, specchio della
vitalità di un artista a volte anche troppo compiaciuto del suo virtuosismo,
altre felicemente baciato dalla più libera e genuina ispirazione poetica, co-
munque sempre capace di stupire. Il percorso, ordinato in senso cronologico,
si apre con le prime, già toccanti, luminose prove di paesaggi giovanili.
Un Bosco di Portici, Una stradina napoletana, una passaggiata Lungo l'Ofanto.
"L'atmosfera io la conosco bene, l'ho dipinta tante volte, conosco tutti i colori,
tutti i segreti dell'aria e del cielo nella loro intima natura".
Continua...to be continued...
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