2 agosto 2012 - giovedì 2nd August / Thursday visioni del post - 22
L'Opinione
di Lucianone
"Come sarebbe (stato) se..."
Questo è un periodo di crisi profonda, a livello sociale-economico-morale,
lo sappiamo bene tutti, ma è anche un momento di giochi olimpici che, si
sa, durerà poco, ancora una decina di giorni o poco più - e durante i quali
la nostra mente insieme al nostro corpo si prende uno svago, un pò di sano
ritorno alla nostra gioventù, alla spensieratezza dei giochi sportivi e magari
a quello che sarebbe stato se avessimo praticato qualche sport in modo più
completo, con più convinzione magari a livello anche competitivo e così si
va a fantasticare, si lascia per un momento l'ansia, la tensione, il nervoso
patema per lo spread, per l'Imu pagato a da pagare, le tasse sempre più alte
e nollo stesso tempo ci si esalta per le prodezze che i nostri atleti italiani
compiono ogni giorno regalandoci l'orgoglio per le medaglie che si sono
guadagnati con sacrifici e dedizione assoluta. E così ammirando questi
atleti ci rispecchiamo in loro o rispecchiandoci in loro li ammiriamo, non
cambia poi tanto, sta di fatto che ogni impresa olimpica fa saltare fuori
il nostro orgoglio di italianità e vorremmo che le imprese sportive dei no-
stri eroi non finissero mai. E andiamo a scrutare ogni tanto il medagliere
per vedere che posto occupa l'Italia tra le potenze sportive.
A questo punto viene fuori (oltre al pensiero che l'Italia sportiva dei Giochi
Olimpici se la cava nonostante manchino strutture, palestre, progetti a lungo
e medio termine che diano ai giovani la possibiltà di emergere non solo nel
calcio) il pensiero, l'idea concreta di come sarebbe l'Italia nel nuoto e nel-
l'atletica - i due maggiori livelli/campi di attività sportiva so cui si misurano
le capacità agonistiche di una nazione - se il modo di investire in questi due
sport di base fosse stato molto diverso da come è stato condotto fino ad oggi
da chi aveva responsabilità in questo campo.
Poi mi vengono in mente altri 'come sarebbe stato se...' Federica Pellegrini
avesse detto di sì, "porto la bandiera, per me è un onore oltrechè orgoglio"
e per primo ne sarei stato entusiasta, molto più che vederla portata dalla
Vezzali (con tutta l'ammirazione comunque per la toscana), ma proprio lì
già Fede aveva perso la faccia (la gara del giorno dopo come scusa non po-
teva stare in piedi - anche la Vezzali era impegnata il giorno dopo e forse
pure di più.
E il 'come sarebbe se' e anche il 'come sarebbe stato se' si possono benissimo
applicare nella vita politico-socio-economica:
Continua... to be continued...
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