domenica 12 febbraio 2012

Società/estero - La crisi in Grecia

 13 febbraio 2012- lunedì   -   13rd February / Monday


Grecia:  -  black bloc scatenati ad Atene            
               -  via libera del parlamento al piano
                  di austerity 


Le misure adottate: riforma del mercato del lavoro, taglio alle pensioni,
                                 e diminuzione del salario minimo garantito di oltre il 20 %.
 Dopo un dibattito di oltre dieci ore, in un'atmosfera tesa, acuita dagli scontri di piazza, il governo greco ottiene nella notte di domenica la maggioranza sul piano di austerity, necessario per ottenere da Bce, Ue e Fmi i 130 miliardi indispensabili per scongiurare il fallimento del Paese e la sua uscita dall'euro. Sia i leader del partito socialista che di quello di destra hanno chiesto al Parlamento di assumersi la responsabilità di un voto a favore.
SCONTRI - Nelle ore prima del voto, la giornata di domenica è stata segnata da fiamme e guerriglia. In almeno 100 mila sono accorsi a piazza Syntagma, ad Atene, determinati a contestare l'eventuale voto favorevole alle misure di austerity. Nella capitale si contano 60 feriti di cui 40 agenti. La polizia ha effettuato 22 arresti. Una ventina di edifici della capitale greca sono stati incendiati. Tra questi la biblioteca universitaria, due cinema, le filiali di due banche e almeno un caffè Starbucks.
LA GUERRIGLIA - La manifestazione era cominciata pacificamente. Nella seconda metà del pomeriggio hanno fatto la loro apparizione i duri del movimento, e la protesta, da pacifica, si è trasformata in una guerriglia. Organizzati militarmente, passamontagna nero e bombe incendiarie, i black-bloc hanno lanciato bottiglie incendiare e pietre e ingaggiato scontri con la polizia, quest'ultima in assetto antisommossa, che ha sparato gas lacrimogeni. Non è chiaro chi delle due parti abbia dato l'avvio agli scontri. «I gas lacrimogeni hanno raggiunto l'aula del Parlamento», ha detto il parlamentare Panagiotis Lafazanis.
La tv ha riferito di violenze anche a Corfù, Creta e Salonicco, dove 20.000 persone avevano marciato contro l'austerità. Una banca è stata data alle fiamme nella città di Volos, nel centro-nord del Paese. Scontri anche ad Agrinio (Grecia centrale).
IL DETONATORE-TWITTER - Il passaparola dei manifestanti ha viaggiato soprattutto su Twitter, dove sono state postate diverse foto delle strade adiacenti la piazza. Forte la tensione sociale: martedì, venerdì e sabato c'è stato lo sciopero generale con un'altissima adesione.
L'APPELLO DEL PREMIER - Sabato sera il premier Papademos aveva inviato un messaggio televisivo in cui avvertiva che le uniche alternative alla firma dell'accordo sarebbero state la «bancarotta» e il «caos sociale». Domenica sera è arrivato l'appello a mantenere la calma: atti di vandalismo e distruzione, ha detto il primo ministro, «non avvengono in democrazia e non saranno tollerati». Quindi, il discorso in Parlamento prima del voto: «Tutti sappiamo che la storia ci giudicherà e se non sapremo tenere il Paese in piedi la storia non ci giustificherà» ha detto il premier. Poi ha aggiunto: «So che per molti di voi il voto esige una scelta estremamente difficile e forse costituisce una vera e propria prova politica e morale. Siamo però tutti chiamati a prendere una decisione di importanza fondamentale per il futuro del Paese e siamo chiamati a confermare il salto compiuto dai leader dei partiti che hanno appoggiato il mio governo. In caso contrario la Grecia scivolerà in una disordinata bancarotta».
IL PIANO DI RIENTRO - Una radicale riforma del mercato del lavoro, con una profonda deregulation e una diminuzione di oltre il 20% del salario minimo garantito e un taglio nelle pensioni. Drastica economia di spesa in settori come la difesa, gli ospedali e le autonomie locali. Vendita dei gioielli di famiglia, come le quote pubbliche in petrolio, gas, acqua e lotteria. In cambio, il progetto di accordo tra la Grecia e i suoi creditori internazionali prevede il via libera al nuovo piano di salvataggio da 130 miliardi di euro, con la possibilità di usufruire di 35 miliardi di prestiti dal fondo temporaneo salva-Stati Efsf, che andranno ad aggiungersi ai 4,5 miliardi dei ricavi dalle privatizzazioni e ai risparmi.            (Notizie tratte dal  Corriere della Sera.it)


Poliziotti greci schierati
davanti al Parlamento
di Atene
(Reuters/ Yannis Behrakis)






                 Scontri in piazza Syntagma,
                Atene, e molotov sugli agenti
               (Reuters)

l'austerity e


il piano di correzione dei
conti pubblici elaborato 
dal premier Papademos     
(Reuters/Yannis Behrakis)



LE VIOLENZE ANCHE IN ALTRE PARTI DELLA GRECIA

Grecia, elezioni anticipate in aprile

Il Paese torna alle urne. Il bilancio degli scontri: 120 feriti, 45 edifici bruciati Il sindaco di Atene: «Danni irreparabili»


Approvato dal Parlamento il piano di austerity per incassare la seconda tranche di aiuti dall'Europa e l'Fmi, è ora di pensare al futuro. O almeno di cambiare esecutivo. Un portavoce del governo Pantelis Kapsis ha annunciato elezioni anticipate. «Questo governo ha a disposizione un mese e mezzo di lavori (...) chiuderemo a marzo (il lavoro sul prestito e sul piano di disindebitamento) e le elezioni si terranno in aprile». Intanto per la capitale greca è il momento di contare i danni. Almeno 45 edifici sono stati dati alle fiamme. Saccheggiati molti negozi. Centinaia i feriti e 65 persone arrestate (altre 75 sono  state fermate). I lavori dei vigili del fuoco continuano nelle strade principali. Così mentre i greci si chiedono che cosa sarà del loro futuro, le borse aprono in rialzo.



IL BILANCIO- Domenica, mentre in Parlamento si votava la nuova manovra che prevede tagli per 3,3 miliardi, la rabbia ellenica si è sfogata contro le vetrine dei negozi, contro le forze dell'ordine. Ad Atene sono stati dati alle fiamme almeno 45 edifici. Sono almeno 120 le persone ferite. Tra loro ci sono 50 poliziotti e almeno 70 manifestanti. Il sindaco di Atene, Giorgos Kaminis, ha riferito che alcuni dei manifestanti hanno provato a fare irruzione nel palazzo del municipio, ma sono stati respinti. «Una volta ancora, la città è stata usata come leva per provare a destabilizzare il Paese», ha detto. Per poi aggiungere: «I danni sono irreparabili». Scontri si sono verificati anche in altre sei città; i peggiori nella città centrale di Volos, dove il palazzo del comune e una agenzia delle entrate sono stati danneggiati dalle fiamme.
ESPULSI DAL PARTITO- Intanto sono 43 i parlamentari espulsi dai partiti di governo dopo che hanno manifestato il dissenso sul piano votato nella notte

  Altre immagini tratte sempre 
  dalle foto scattate dai giornalisti
  dell'agenzia Reuters
  che documentano l'attuale 
  drammatica crisi economica-
  sociale che sta vivendo il popolo
  greco. Impressionanti!





( commenti di Lucianone )

Non solo black bloc
Si noterà, soprattutto nei video di you.tube, che durante la 
manifestazione in piazza Syntagma non c'erano solo black
bloc, ma direi una buona fetta di popolazione ateniese, stanca, 
affamata e specialmente inca...volata con questo governo 
inetto ma ancora di più con lo strapotere della Bce, della
Merkel, del Fmi e di tutti i monopoli finanziari europei che
con le banche e le multinazionali del rating tengono sotto  
scacco  e in ostaggio mezza Europa, soprattutto quella povera!
E la democrazia?
Quando poi vengono espulsi dai partiti 43 parlamentari, ci si
chiede dove è andata a finire la democrazia, che fine ha
fatto, qualcuno l'ha vista, dove si è persa lì ad Atene, 
la culla... eccetera eccetera?

Video sugli scontri nella notte ad Atene



       lucianone
                                                                       

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