Serie B, 26/a giornata, solo 6 partite: il derby veneto non regala emozioni, è 0-0. In quello lombardo Granoche trascina i suoi. A Grosseto vittoria dei blucerchiati firmata Foggia
Risultati delle partite
Padova 0 Albinoleffe 1 Grosseto 0
Verona 0 Varese 2 Sampdoria 1
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Juve Stabia 1 Nocerina 1 Empoli 0
Livorno 2 Bari 1 Crotone 0
PADOVA-VERONA 0-0 — Finisce a reti bianche il derby d’alta quota tra Padova e Verona, al termine di novanta minuti combattuti nel gelo dell’Euganeo. Ai punti meglio i biancoscudati, autori di una prova convincente nonostante le tante assenze in ogni reparto. Gli uomini di Dal Canto - tornato al 4-3-1-2 - peccano però di lucidità e cattiveria in zona gol fallendo più occasioni per sbloccare la partita. Clamorosa quella di Cutolo, al 25’, che spara due volte su Rafael dopo un maldestro rinvio in area piccola di Mareco. La punta campana, attesa dopo le polemiche della gara d’andata, si rende pericolosa anche dieci minuti dopo, ma il portiere ospite devia bene la sua punizione dal limite. I gialloblù, schierati da Mandorlini con il classico 4-3-3, escono dalla propria metà campo solo dopo la prima mezz’ora: fondamentale, al 38’, la chiusura in extremis di Portin su Ferrari, lanciato in area piccola da Gomez dopo una bella azione manovrata. Il pressing del Padova prosegue anche ad inizio ripresa. Al 5’ Franco lambisce il palo di sinistra con un tiro deviato da Maietta, dal corner seguente Schiavi di testa sfiora l’incrocio. Bentivoglio, regista basso, ci prova costantemente da lontano, ma pecca di mira e fortuna. E il Verona? Tampona meglio che può, quindi attende e riparte ogni qualvolta il Padova sembra accusare un calo. L’emozione più grande la porta però solo il nuovo entrato Bjelanovic, che al 29’ vede il suo bel tiro di controbalzo sorvolare di poco la traversa. Freddo e stanchezza condizionano quindi il finale di gara, spento, e che sancisce il primo 0-0 della stagione dei biancoscudati. (Carlo Della Mea)
Mareco (H. Verona) cerca di fermare Cutolo
ALBINOLEFFE-VARESE 1-2 — Dopo Livorno il Varese conquista anche Bergamo e contro l’Albinoleffe ottiene la quarta vittoria esterna consecutiva, otto in totale i successi in trasferta. Due a uno il risultato finale con doppietta di Pablo Granoche, esordiente tra i prealpini dopo essere stato ingaggiato nelle ultime ore del calciomercato. Granoche è tornato dal suo maestro Maran che lo ha avuto per due anni alla Triestina e non lo ha deluso con un partenza lampo: in gol dopo soli quattro minuti a conclusione di una volata scattata dalla trequarti con la difesa avversaria piuttosto alta. Un’autentica mazzata per i padroni di casa che comunque reagivano sino ad ottenere una discreta supremazia territoriale dalla mezz’ora in avanti. E proprio nel finale di primo tempo arrivava il pareggio sostanzialmente meritato: punizione di Regonesi, testa di Cocco per Germinale che insaccava dalla corta distanza. Nella ripresa, dopo una clamorosa occasione non concretizzata da Rivas al 4’, al 15’ arrivava il gol partita. Lebran respingeva di testa sul corpo di Bergamelli e la palla finiva a Granoche che non aveva difficoltà ad insaccare. Episodio al limite della comicità se non fosse per la drammatica posizione di classifica dell’Albinoleffe alla quale non sembra aver giovato in modo particolare il cambio di allenatore con Salvioni anche se qualcosa sul piano del carattere si è visto. (Fulvio Facci)
Kurtic ed Hetemaj, duello a centrocampo
GROSSETO-SAMPDORIA 0-1 — Un missile di Foggia regala alla Sampdoria tre punti preziosi sul campo del Grosseto al termine di una gara non bella. I doriani, opposti ad un avversario che cercava di risalire la china della classifica con il rientrante Ugolotti in panchina, hanno avuto maggiormente il pallino del gioco, ma senza l’invenzione dell’attaccante ex Lazio, entrato da appena dieci minuti e la gara si sarebbe probabilmente chiusa sullo 0-0. Né il Grosseto (appena tre tentativi in tutti i 97 minuti) né la Sampdoria hanno creato occasioni clamorose, prima del guizzo di Foggia, mentre dopo si segnala solo un colpo di testa di Munari fermato sulla linea da Narciso. Nella prima frazione i ragazzi di Iachini hanno reclamato (forse giustamente) il rigore per un fallo di Petras sullo sgusciante Eder, mentre i locali schiumano rabbia per un fuorigioco dubbio su Lupoli al 44'. Due episodi che testimoniano la brutta giornata dell’arbitro Pinzani e dei suoi collaboratori, che hanno messo del pepe su una gara tra due formazioni alla ricerca di una precisa identità. La Samp ha fatto tutto bene fino al limite dell’area, ma è stata imprecisa; il Grosseto, con Sforzini non al meglio, è troppo debole sugli esterni e prevedibile a centrocampo. (Maurizio Caldarelli)
Caridi contrasta Munari (Samp)
Commento (di Lucianone)
In cima alla classifica potremmo benissimo metterci Gelo al primo posto
e Neve al secondo. Senza dubbio: così la classifica è sempre più zoppa
o monca, come si vuole. Quindi non c'è tanto da commentare. ma dire
che il pareggio dell'Hellas Verona vale oro sul campo di un Padova che
ha trovato in san Rafael e nella propria mancanza di decisione lì sotto
porta (vedi Cutolo) due barriere insormontabili. Poi il Verona nel 2°
tempo ha controllato la partita senza troppi affanni finchè stanchezza
e freddo (come scrive Della Mea) non l'hanno fatta da padroni assoluti
nell'ultima fase dell'incontro. - I colpi grossi della giornata li hanno
fatti invece il Varese, che si rilancia ancora di più per i possibili play-
off, e la Sampdoria che punti dopo punti sta un pò scalando quei
gradini su cui si era comodamente seduta da troppo tempo. Forse
si sta veramente svegliando, forse, e comunque grazie... Foggia!
Lucianone
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