martedì 28 febbraio 2012

Musica - Bruce Springsteen: l'intervista al Boss e altro ancora

28 febbraio 2012 - martedì     28th February / Tuesday         visioni pubblico - 145     

Ho recuperato l'intervista che Bruce Springsteen aveva concesso
a Gino Castaldo (inviato di 'la Repubblica') a Parigi, e pubblicata
il 17 febbraio scorso nella pagina R2 - Il personaggio (pag.38)

SPRINGSTEEN - Intervista   
ll Boss racconta l'album che esce il 6 marzo: 
"Wrecking Ball".
"Tifo per Obama, ma lo vorrei più middle class" -
"La mia America oggi si deve distruggere 
per poter ricostruire" -                         

(G. Castaldo)
Parigi  -  Duro, magnificamente ruvido, disperato e alla fine speranzoso.
>> Il  nuovo  disco  del Boss si propone con un' intensità drammatica  e
coinvolgente, comincia con "We take of your home", letto da molti come
reazione alla disillusione delle speranze offerte dall'era Obama.
Ma Springsteen smentisce:  "Sono ancora un suo supporter, ha  fatto
molte cose buone, anche se  avrei preferito  vedere   più persone della
middle class alla Casa Bianca", ma poi insiste, affonda il coltello nella
piaga di un America disillusa e annientata dalla crisi economica.
In "Easy money" il protagonista decide di andare in città, in cerca di
"soldi facili" e si porta dietro  una Smith & Wesson calibro 38, e poi 
ancora  in "Shackled and drawn"  si parla  di  pietre  da  portare con
sofferenza, in "Jack of all trades", bellissima, un suono  molto lento
da marching band  porta i fiati a evocare il cammino di gente dispe=
rata, ma alla fine fiduciosa: "Baby ce la faremo, sento che il mondo
cambierà".
'Tutto parte dal 2008,
c'era la crisi, la gente perdeva la casa 
e nessuno ha pagato per questo'

G. Castaldo -
Springsteen  commenta  accorato   la  sua  ultima fatica, seduto su 
uno scranno del piccolo teatro Martigny, vestito come un militante
working class, stivali e giaccone scuro. -  Appena arrivato a Parigi
(dal New Jersey), dove sta provando il tour che tra poco lo porterà
in tutto il mondo.
Springsteen: "Sì, è vero, la prima parte del disco è piena di rabbia.
Tutto  parte  dal 2008, c'era la crisi,  la  gente  perdeva  la  casa, e
nessuno ha pagato per questo".
G. Castaldo - D'altra parte molti di questi pezzi sembrano nuovi inni, 
quasi una risposta a quanti lamentavano la mancanza di un'adeguata
colonna sonora ai nuovi movimenti di contestazione.    -   E infatti su 
questo Bruce è molto netto.

Occupy Wall Street? Nessuno parlava più di 
eguaglianza economica.
Adesso sì, e questo cambia la prospettiva' 

Springsteen: "Prima di Occupy Wall Street non c'era nulla.  Io credo
che possa cambiare il dialogo nel nostro paese.  Siamo stati bloccati
per anni,     Soprattutto da almeno due decenni nessuno parlava più
di  eguaglianza  economica. ora se ne parla, e già  questo cambia la 
prospettiva".
G. Castaldo -  Il disco s'intitola "Wrecking ball", palla da demolizione.
Springsteen: "E  in  questo  c'è  molto  l'idea  che  volevo trasmettere:
distruggere, per poi ricostruire, come dice la canzone: a r d  t i m e s
c o m e,  h a r d  t i m e s  g o...".
G. Castaldo - Ma è anche un disco sorprendente, poco rock, infiammato
da citazioni folk, reminiscenze celtiche filtrate  da quelle  che  erano  le 
musiche americane ai tempi della Guerra Civile.
Springsteen:"E direi che è un disco mio, al 95 per cento. Non è un disco
della E Street Band.".
G. Castaldo - Che però c'è, anche se con l'aggiunta di molti ospiti,  Tom
Morello dei 'Rage Against Machine', una giovane sconosciuta cantante
che riempie, con un coro di voci femminili, la canzone "Rocky ground",
uno splendore dai toni evangelici    che   nella seconda parte del disco, 
apre all'idea di redenzione e rivincita.

Springsteen: "In fin dei conti gran parte del mio lavoro è stato indirizzato

a misurare  la distanza  tra la realtà americana  e il sogno americano.  E'
quello che ho sempre fatto, l'ho fatto in dischi come "Nebraska" e "Tom
Joad" ed è quello che faccio ancora adesso".
G. Castaldo - Tra richiami alla Grande depressione, città devastate dallo
tsunami  economico, il disco  ('Wrecking Ball')  procede  con  solennità e 
furore per arrivare al finale, a un omaggio straziante al suo vecchio amico,
lo scomparso Clarence Clemons, the big man, il simbolo stesso della irri=
petibile storia della E Street Band.   -   Nel suo primo disco inciso dopo la 
morte  di Clemons,  ha inserito  una versione live  di "Land of hopes and
dreams" con superbo assolo del sassofonista. Un omaggio commovente,
quasi scioccante in questo contesto di amarezza e di ricerca di redenzione.
Springsteen: "Le cose cambiano quando scompare uno come lui, e non
potranno  mai più  essere le stesse, è come se mi mancasse  qualcosa di
primario, come la pioggia o l'aria che si respira, ma la vita ci chiama,
ci spinge a continuare e  nei concerti  che stiamo provando ho deciso 
che l'unico modo per sostituirlo era una intera sezione fiati, che com=
prende suo nipote Jack che oggi ha 22 anni". 

'M'interessa cercare di illuminare la vita 
che facciamo, capire, dare un senso alle cose'

G. Castaldo - Ma su certe affermazioni che nel disco suonano come
macigni, Springsteen ha qualcosa da specificare.
Springsteen: "Non m'interessa essere così chiaro, essere da una parte
precisa, quella giusta.  Le mie sono soprattutto domande, nella prima
parte, e poi una ricerca di risposte, una specie di arrabbiato patriot=
tismo, ma senza voler semplificare troppo quello che mi sento di dire.
Ci  sono  domande, scenari, esempi  di  folk  music  che  richiamano  
periodi precedenti della storia americana, molto gospel.  E del resto  
per tutta la mia infanzia sono stato   "brainwashed"  ( ha subito il 
lavaggio del cervello, ndr ) dall'educazione cattolica, preti e odore
di incenso ovunque, ma è qualcosa che in parte mi è rimasto.  Poi
si sa, quella del rock è una vita brutale, ma anche benedetta. Con
Little Steven abbiamo sempre avuto un insano amore per il rock'
n'roll, e ci vogliono amici per condividere questa pazzia, ore e ore
a parlare dei Led Zeppelin o le Supremes, anche con Jon Landau
che sa tutto di queste cose. -    Quello che m' interessa sempre, è
cercare di illuminare, per quanto è possibile, la vita che facciamo,
capire, dare un senso alle cose". 
G. Castaldo - E in questo disco di luci e ombre ce ne sono tante.
Un disco che si chiude con un pezzo, "We are live", che  dice tutto
quel che c'è da dire: un inizio scarno, voce e chitarra, e poi frasi
mozzafiato che incitano  a combattere  "spalla, a spalla, cuore a
cuore", che si chiude con un disincantato fischiettare.
Il guerriero Springsteen è tornato, come sempre, in prima linea. 
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Bruce Springsteen and the E Street Band 2012 Tour Dates:

US Tour Dates
March 18 - Atlanta, GA - Philips Arena (on sale now)
March 19 - Greensboro, NC - Greensboro Coliseum (on sale now)
March 23 - Tampa, FL - Tampa Bay Times Forum (on sale now)
March 26 - Boston, MA - TD Garden (on sale now)
March 28 - Philadelphia, PA - Wells Fargo Center (on sale now)
March 29 - Philadelphia, PA - Wells Fargo Center (on sale now)
April 1 - Washington, DC - Verizon Center (on sale now)
April 3 - East Rutherford, NJ - Izod Center (on sale now)
April 4 - East Rutherford, NJ - Izod Center (on sale now)
April 6 - New York, NY - Madison Square Garden (on sale now)
April 9 - New York, NY - Madison Square Garden (on sale now)
April 12 - Detroit, MI - The Palace of Auburn Hills (on sale now)
April 13 - Buffalo, NY - First Niagara Center (on sale now)
April 16 - Albany, NY - Times Union Center (on sale now)
April 17 - Cleveland, OH - Quicken Loans Arena (on sale now)
April 24 - San Jose, CA - HP Pavilion (on sale now)
April 26 - Los Angeles, CA - Los Angeles Memorial Sports Arena (on sale now)
April 27 - Los Angeles, CA - Los Angeles Memorial Sports Arena (on sale now)
April 29 - New Orleans, LA - New Orleans Jazz & Heritage Festival (on sale now)
May 2 - Newark, NJ - Prudential Center (on sale now)


European Tour Dates
May 13 - Seville, Spain - Estadio Olimpico (on sale now)
May 15 - Las Palmas, Spain - Estadio de Gran Canaria (on sale now)
May 17 - Barcelona, Spain - Estadio Olimpico Lluis (on sale now)
May 18 - Barcelona, Spain - Estadio Olimpico Lluis (on sale now)
May 25 - Frankfurt, Germany - Commerzbank Arena (on sale now)
May 27 - Cologne, Germany - RheinEnergieStadion (on sale now)
May 28 - Landgraaf, Netherlands - Pinkpop (on sale 3 March)
May 30 - Berlin, Germany - Olympia Stadion (on sale now)
June 2 - San Sebastian, Spain - Estadio Anoeta (on sale now)
June 3 - Lisboa, Portugal - Rock in Rio Lisboa (on sale now)
June 7 - Milan, Italy - Stadio Meaza (on sale now)
June 10 - Florence, Italy - Stadio Francesco (on sale now)
June 11 - Trieste, Italy - Stadio Trieste (on sale now)
June 17 - Madrid, Spain - Estadio Santago Bernabu (on sale now)
June 19 - Montpellier, France - Park & Suites Arena (on sale now)
June 21 - Sunderland, UK - Stadium of Light (on sale now)
June 22 - Manchester, UK - Etihad Stadium (on sale now)
June 24 - Isle of Wight, UK - Isle of Wight Festival (on sale now)
July 4 - Paris, France - Bercy (on sale now)
July 5 - Paris, France - Bercy (on sale now)
July 7 - Roskilde, Denmark - Roskilde Festival (on sale now)
July 9 - Zurich, Switzerland - Stadium Letzigrund (on sale now)
July 11 - Prague, Czech Republic - Synot Tip Arena (on sale now)
July 12 - Vienna, Austria - Ernst Happel Stadium (on sale now)
July 14 - London, UK - Hard Rock Calling (on sale now)
July 17 - Dublin, Ireland - RDS (on sale now)
July 18 - Dublin, Ireland - RDS (on sale now)
July 21 - Oslo, Norway - Valle Hoven (on sale now)
July 23 - Bergen, Norway - Koengen (on sale now)
July 24 - Bergen, Norway - Koengen (on sale now)
July 27 - Gothenberg, Sweden - Ullevi (on sale now)
July 28 - Gothenberg, Sweden - Ullevi (on sale now)
July 31 - Helsinki, Finland - Olympic Stadium (on sale now)



lunedì 27 febbraio 2012

Società - estero / Siria: la morte dei due reporter

SIRIA  -  Bombe sui ribelli e muoiono due reporter
              L'ira di Usa e Francia: ora basta.        


Era questa la notizia con l'articolo relativo di Bernardo Valli
che veniva riportata sulla prima pagina di 'la Repubblica',
giovedì 23 febbario scorso. Poi veniva trattato l'argomento
che riguarda i giornalisti corrispondenti di guerre od eventi
sociali-politici rilevanti come in Siria (Afghanistan ecc,), cioè
i cosiddetti reporter di cui non si parla abbastanza, di cui ci
si accorge spesso solo nei fatti tragici riportati dai mass media. 
  Marie Colin, corrispondente di guerra, in Siria (uccisa nel conflitto)

Articolo molto interessante da leggere ed esaminare e, soprattutto
direi, per riflettere sulla realtà in continuo cambiamento.
Il sottotitolo vero dell'articolo di B. Valli è:

 'I corsari della notizia':
E' evidente. Ovvio, Il cronista non è un artista e  ancor meno uno
scienziato. Il suo mestiere è vicino a quello dell'artigiano. Ha una
utilità diretta. Assicura un servizio pubblico indispensabile. a una
società democratica:  informare.  Informare cercando di sfuggire
a mille icolonsidie, e tra queste la fiction, l'immaginazione,  riservata
all'artista. Informare accettando la verità del momento, destinata
a cambiare, ad evolvere.   Una verità esposta alle emozioni e alle
insidiose idee preconcette. Questa attività approssimativa, sempre
soggetta a correzioni, ad aggiornamenti per avvicinarsi a un'inarri=
vabile esattezza , è vulnerabile a tanti virus. Virus politici, morali, 
economici, creati dall'ambizione e dalle intime, soggettive convinzioni.
Il mestiere rivela tutta la sua nobiltà quando per raccontare la verità
del momento, effimera ma preziosa, il cronista mette a repentaglio la 
vita. Allora l'artigiano riscuote il rispetto che gli è dovuto.
 Scrivo pensando naturalmente agli ultimi due cronisti uccisi a Homs, 
in Siria, -  Il fotoreporter francese, Rémi Ochlik, aveva 28 anni e una
faccia da ragazzino.  Era già ricco di esperienze Libia, Congo, Haiti.
Mi ricorda tanti altri suoi giovani colleghi per i quali ho provato una
simpatia  e  un'ammirazione  immediate  perchè   per  imprigionare
frammenti  di realtà  correvano  molti più rischi  di noi cronisti della
parola scritta, e perchè   quei loro frammenti di realtà  riuscivano a
riassumere  in  un'immagine, spesso in una sola immagine, un con=
flitto in corso  da decenni  o  un evento politico  al quale  sarebbero 
stati riservati capitoli di storia.
Nella civiltà delle immagini, priva di sfumature,
generosa sui teleschermi di verità approssimative e affrettate, 
capita che il fotoreporter coraggioso e geniale sappia cogliere
momenti rivelatori, inafferrabili per le telecamere e anche per
il cronista armato di penna e computer. C'è una bella fotografia
di Rémi Ochlik,scattata sul litorale libico. Vale un documentario.
In quel caso l'artigianato diventa arte e può entrare in un museo.
 Così come l'ultimo articolo di Marie Colvin, apparso sul Sunday 
Times, in  cui  racconta  il  suo  arrivo  a  Homs, dopo   una notte 
passata  sulle piste  libanesi e siriane  dei  contrabbandieri, è un
prodotto artigianale che può entrare in un'antologia letteraria.
La reporter americana aveva il piglio di un corsaro, con la benda
nera che nascondeva la mancanza dell'occhio sinistro, perduto in
un'imboscata nello Sri Lanka, dove seguiva il dramma dei Tamil.                         
  Aveva  un  piglio  da  corsaro, con l'annessa audacia, ma anche 
una precisa coscienza di quel che è il mestiere del reporter. "Un
mestiere il cui compito è di raccontare gli orrori della guerra con
precisione e senza pregiudizi".  Così ha detto   un paio d' anni fà 
Marie Colvin in una chiesa londinese dove si ricordavano i cronisti
e i loro ausiliari morti o feriti in conflitti armati.  
 Il corrispondente di guerra può essere un 
punto di riferimento perchè testimone diretto.
Non penso che quello del corrispondente di guerra sia una precisa
specialità del giornalismo.      E' un'attività che svolgono reporter
spesso impegnati in altri campi. Da quello politico a quello cultu=
rale.  Non  pochi  celebri  scritori  hanno f requentato  i  campi di
battaglia, o hanno bazzicato nelle vicinanze e li hanno descritti.
Poi sono ritornati ai loro romanzi. Quel che distingue chi svole
sul serio, sia pur temporaneamente, il lavoro di reporter di guerra
è la necessità, anche morale, di "andare sul posto". Come Rémi
Ochlik e Marie Colvin.
In questo senso il corrispondente di guerra può servire come punto
di riferimento. Il reporter, nel rischio o nella normalità, deve cercare
di essere un testimone diretto, non deve dipendere, nei limiti del pos-
sibile, nei numerosi e comodi filtri offerti dalla tecnica.     
 La civiltà delle immagini e dell'informatica
spinge a raccontare sui giornali la meschina, centellinata realtà che
appare sul video, o che viene offerta da Internet.  Così capita che lo
stesso giorno un corrispondente possa scrivere articoli da posti diver-
si fingendo di esserci, o possa esibirsi su due o tre argomenti che non
hanno nulla in comune.
Rémi Ochlik e Marie Colvin hanno pagato con la vita il nobile vizio
"di andare sul posto", di raccontare la realtà nella sua cruda versione.
Il primo con la macchina fotografica, La seconda con la biro e il taccui-
no hanno voluto scavalcare tutti gli ostacoli che si frappongono tra i
cronisti e la verità vera, sia pure la verità del momento.


(Da   Il Messaggero.it   -  mercoledì 22 febbraio 2012)  

RITRATTO1/Marie Colvin, una vita 

in prima linea

 LONDRA - Due fili di perle al collo e, sull'occhio, una benda da pirata. La sua ultima testimonianza, proprio ieri su Bbc, era stata sui «nauseanti» bombardamenti a Homs in cui ha dato la vita. Marie Colvin, americana del Sunday Times, è morta raccontando la guerra dalla parte delle vittime come aveva fatto da 25 anni a questa parte dai luoghi più pericolosi del pianeta. L'occhio l'aveva perso nel 2001 a Sri Lanka (ma aveva lo stesso mandato al giornale un pezzo di 3.000 parole dalla zona Tamil), la collana la metteva quando tornava a Londra: un lusso non concesso ai protagonisti dei suoi appassionati reportage, l'ultimo domenica scorsa dalla «cantina delle vedove», il sotterraneo di una falegnameria dove, con 300 donne e bambini terrorizzati, «viviamo nella paura di un massacro». 

I primi passi a New York. Sempre in prima persona plurale, dalla Siria come da Cecenia, Balcani, Sierra Leone, Eritrea, Libia, tra i Talebani in Afghanistan. La newyorchese Marie aveva optato per lo stile di giornalismo britannico che rende testimonianza («I was there»), sdegnato dal rigore dei connazionali che non arrivano al cuore. Lei viveva con i suoi soggetti: «Se mangi con loro, bevi quel che bevono e dormi dove dormono, c'è meno separazione». Laureata a Yale, i primi passi come 'crime reporter' nella Grande Mela, Marie aveva un modello dichiarato: Martha Gellhorn. Dalla guerra di Spagna alle giungle del Vietnam, l'intrepida moglie di Ernest Hemingway aveva cambiato il mestiere del corrispondente di guerra.  

Le lettureMarie, che le assomigliava fisicamente, aveva trovato la sua strada dopo aver letto 'Faces of War'. Gellhorn era arrivata in Normandia 24 ore dopo il D-Day nascosta su una nave ospedale, Colin era entrata in Cecenia lungo i sentieri dei contrabbandieri. A rischio della vita, 24 ore su 24, sacrificando amore e famiglia: Marie, come Martha aveva collezionato matrimoni falliti ma non figli. «La nostra missione è raccontare gli orrori della guerra con accuratezza e senza pregiudizio. Dobbiamo sempre chiederci se la storia vale il rischio. Cos'è coraggio e cos'è bravata», aveva detto nel 2010 commemorando colleghi morti in conflitti armati nella chiesa di St. Bride a Londra. La chiesa dei giornalisti, dove oggi la sua foto è esposta assieme a quella del fotografo francese Remi Olchnik, morto con lei sotto i razzi di Homs. Altri omaggi hanno seguito l'annuncio, dal premier David Cameron durante il Question Time al ministro degli esteri William Hague: «È morta aiutando i siriani a far sentire la loro voce». Amnesty International e Rupert Murdoch, il proprietario del Sunday Times si sono uniti agli amici: secondo Helen Fielding, la scrittrice di Bridget Jones, Marie era «la migliore. Speriamo che questo dramma serva a por fine alle atrocita».



Lucianone                   visione pubblico:   10


                        

Sport - calcio - Serie B / 26^ giornata: recupero e aggiornamento

Il recupero della 26^giornata.  Brescia  -  Torino                 visioni totali  8.405
                                                          1               0
Il Brescia vola, Torino beffato.
Il portiere del Brescia è imbattuto da 810': record europeo.
Un'autorete di Darmian condanna i granata.


Sintesi cronaca  
Non poteva andar peggio   la trasferta  del Torino al
Rigamonti di Brescia, In linea con le ultime trasferte:
gara dominata, tante occasioni sprecate, fino alla
beffa finale, con l'autore del gol che ti accorgi essere
un tuo giocatore: Darmian. 
Al Torino, fuori dall'Olimpico, non ne va bene una e
di  sicuro  il  Brescia  è  la squadra che non gli porta
proprio bene: bocciato ai playoff nel 2010 e neppure
a Ventura, con l'addio alla panchina del Bari dopo il
2-0 al Rigamonti.





domenica 26 febbraio 2012

Sport - calcio / Serie A - 25^ giornata

27 febbraio 2012 - domenica      27th February / Sunday      visioni totali  8.330
                                                                      
Risultati complessivi delle partite
Genoa - Parma        2 - 2          Atalanta - Roma   2 - 1
Milan - Juventus     1 - 1         Cagliari - Lecce     1 - 2
Lazio - Fiorentina    1 - 0         Chievo - Cesena    1 - 0      
Bologna - Udinese   1 - 3        Catania - Novara  3 - 1
Napoli - Inter           1 - 0          Siena - Palermo    4 - 1
Classifica
Milan  51  //  Juventus  50  //  Lazio, Udinese  45  //  Napoli  40
Roma  38  //  Inter  36  //  Palermo  34  //  Chievo, Catania  33
Atalanta, Cagliari, Genoa  31  //  Parma  29  //  Bologna, Fiorentina  28
Siena  26  //  Lecce  24  //  Novara  17  //  Cesena  16





sabato 25 febbraio 2012

Società /estero - Afghanistan: la 'rivolta del Corano'

La "rivolta del Corano" incendia 
l'Afghanistan: 12 morti


Assaltato anche il palazzo di Karzai a Kabul - Manifestazioni
in tutto l'Islam - Proteste contro il rogo del Corano . Almeno
12 morti e decine di feriti - Scontri da Kabul a Herat
La rivolta dilaga anche in Pakistan e Malaysia
Sul Medio Oriente in fiamme Obama rischia la rielezione
Zakaria: un nuovo conflitto sarebbe fatale per l'economia Usa.
Il simbolo violato  (Renzo Guolo -  la Repubblica)
Dilaga la "rivolta del Corano" in Afghanistan. Da Kabul a Herat,
le manifestazioni di protesta  e gli attacchi contro tutto ciò che è
occidentale si infittiscono. Non poteva esserci momento peggiore
per  quell' "errore involontario", come Obama ha definito,
porgendo scuse ufficiali servite a poco, il rogo del testo sacro
avvenuto nella base americana di Bagram. In queste settimane
gli Usa sono impegnati a trattare con i Taliban  in Qatar sul
futuro dell'Afghanistan, e con Karzai a Kabul sulle basi che, 
anche dopo il ritiro delle truppe combattenti previsto per 
l'inverno 2013, Wasghington vorrebbe mantenere nel Paese. 
C o n ti n u a...



Sport - calcio / Milan - Juventus: partitissima scudetto

25 febbrio 2012 - sabato      25th February - Saturday


Milan - Juventus
Diretta Live
Si sta concludendo il primo tempo, mancano due minuti più
recupero. Risultato per ora:  Milan  -  Juventus  1  -  0


E' appena  terminato  il 1° tempo con il Milan  in vantaggio
di un gol. Al Milan è stato negato un altro gol, con palla che 
aveva oltrepassato di un bel pò la riga bianca ed era stata
poi smanacciata fuori da Buffon: Muntari stava esultando
per il suo gol, ma l'arbitro l'ha ignorato.   (Lucianone)


Comunque ecco il commento in diretta da la RepubblicaSPORT
di Luigi Panella, minuto per  minuto:


Inizia la partita Primo attacco della Juve che attacca da sinistra verso destra
Silenzio
 Vengono ricordati i ragazzi italiani deceduti in Afghanistan. Negli ultimi secondi coro decisamente fuori luogo dei tifosi della Juve contro la squadra avversaria
Squadre in campo
 Casacche classiche: Milan a righe verticali rossonere e pantaloncini bianchi, Juve a righe verticali bianconere e pantaloncini neri
Lo stadio
 Meazza con il colpo d'occhio delle grandissime occasioni: spalti gremiti, tanti anche i sostenitori della Juve
Fase di riscaldamento 
Ha iniziato il Milan, qualche minuto dopo sul terreno del Meazza è arrivata anche la Juve. Grande concentrazione sui volti dei giocatori
La tattica Allegri, alle prese con tante assenze eccellenti, punta molto su Pato, nel tandem offensivo insieme a Robinho: l'eclettico Emanuelson a sostegno. Mediana molto quantitativa, vista la presenza di van Bommel e Muntari. Conte replica con una formazione a sorpresa, non nel modulo (3-5-2) quanto nella scelta degli uomini: fasce blindate con Lichtsteiner e Estigarribia sugli esterni e tandem offensivo Borriello-


Sfida cruciale al Meazza Milan capolista con un punto di vantaggio, Juventus però che deve ancora recuperare la gara di Bologna. Una situazione equilibratissima che attende di essere spostata dalla gara di stasera. Precedenti stagionali nettamente favorevoli alla Juventus, che si è imposta 2-0 a Torino in campionato e 2-1 in coppa Italia al Meazza.

Commento al primo tempo Il vantaggio di un gol sta stretto al Milan. A parte la rete di Nocerino, i rossoneri hanno comandato il gioco per 45' e possono recriminare sulla mancata concessione di un gol per un grossolano errore arbitrale: sul colpo di testa di Muntari, Buffon respinge la palla quando questa era nettamente entrata in porta

Primo Tempo
 46°Finisce il primo tempo Al riposo con il Milan avanti sulla Juventus 1 a 0
45°Respinta corta della difesa del Milan: ai 19 metri c'è Vidal, controllo e sinistro, palla fuori alla sinistra di Abbiati
44°Possesso palla Milan, vie orizzontali
42°Punizione di Thiago Silva, destro e barriera, arriva van Bommel: 20 metri, destro, palla fuori di pochissimo alla destra di Buffon
41°Emanuelson salta Barzagli che lo stende:ammonito
40°Vidal a sinistra, cross basso: fa buona guardia Muntari
39°Punizione calciata da Pirlo sulla trequarti: palla dentro, attento Thiago Silva
38°Pirlo a destra, cross sul secondo palo: lungo per tutti, Abate controlla la palla sfilare sul fondo
37°Ammonito Thiago Silva per fallo su Quagliarella
36°Muntari a sinistra, cross: palla molto potente, Bonucci anticipa Pato




35°
Nocerino guizza a destra, cross basso: Barzagli anticipa Emanuelson
34°
Fase concitata in mediana, il gol evidente non concesso a Muntari ha ulteriormente acceso gli animi
33°
La punizione di Pirlo: palla tagliata al centro, colpo di testa di Chiellini che però commette fallo su Mexes
32°
Vidal sulla trequarti destra: lo ferma fallosamente van Bommel, che poi nella corsa lo tocca anche alla testa con il ginocchio
31°
Pirlo ha molto spazio ai 28 metri: destro, palla che scende, fuori alla destra di Abbiati
30°
Marchisio apre per Estiga
27°
Verticalizzazione per Robinho che entra in area da sinistra: 10 metri, tocco sull'uscita di Buffon che sventa prodigiosamente
26°
Capovolgimento di fronte: Estigarribia batte dai 24 metri, grande parata di Abbiati in tuffo a sinistra
25°
Su una azione da corner, colpo di testa di Mexes, parata straordinaria di Buffon, arriva Muntari, altro colpo di testa, Buffon respinge ancora, ma con palla entrata almeno un metro dentro la porta. INCREDIBILMENTE IL GOL NON VIENE ASSEGNATO AL MILAN
24°
Gioco fermo: pallonata in zone 'delicate' subita da Thiago 
23°
Robinho in area da sinistra, doppio dribbling su Barzaagli che all'ultimo istante riesce a toccare in corner
22°
Angolo battuto male da Pirlo, parte Robinho in contropiede; sfuma l'ultimo passaggio, anche per una trattenuta non ravvisata dall'arbitro
21°
Grande pressione degli attaccanti delle due squadre sui portatori di palla avversari
20°
Pirlo, altro lancio in verticale: bene i centrali del Milan, palla ad Abbiati
19°
Marchisio lancia Vidal: 13 metri, buona diagonale di Antonini che spazza
18°
Robinho salta in velocità Chiellini che in qualche modo devia la palla in corner. Sulla battuta, Mexes non riesce ad arrivare sulla palla: contrasto efficace di Chiellini
17°
Borriello spalla alla porta, si gira e batte di sinistro: palla radente, la intercetta Abate
16°
IL GOL - Bonucci sbaglia il disimpegno, Nocerino intercetta e attacca per vie centrali: 21 metri, destro, deviazione decisiva di Bonucci e rete alla sinistra di Buffon
15°
MILAN IN VANTAGGIO !!!!!!!!!!!! NOCERINO !!!!!!!!!!!!!!
14°
Sul nuovo corner, cambio di gioco di Abate: palla imprecisa, Thiago Silva non riesce a tenerla in gioco
13°
Sugli sviluppi del corner, cross di Robinho da sinistra: devia Pirlo, Buffon mette ancora in angolo
12°
Robinho prova l'uno-due con Emanuelson: chiude Bonucci che poi sbaglia l'uscita. Emanuelson batte dalla distanza, deviazione, corner
11°
Lichtsteiner chiamato in causa in attacco a destra: lo ferma con eleganza Antonini

10°
Estigarribia a sinistra, cross: palla velenosa, con un piccolo brivido la agguanta Abbiati

Muntari a sinistra, cross a tagliare il campo: 11 metri, decentrato, sinistro al volo diNocerino, di fatto una sponda al centro, 'bucano' in due, poi spazza Barzagli

Pirlo lancia Borriello che scatta: Abbiati agguanta la palla ai 14 metri

Robinho a sinistra, converge ed offre la battuta a Emanuelson: sinistro dai 21 metri, palla mancata

Botta per Quagliarella: gioco fermo, niente di serio
Sugli sviluppi del corner, prova il guizzo a destra Robinho: non gli concede spazio Estigarribia
Abate a destra, cross, deviato: corner Milan
Lichtsteiner a destra, cross: con i pugni libera l'area Abbiati
Pirlo lancia in verticale Borriello: di testa libera Mexes
Quagliarella tra le linee: 25 metri, destro, palla fuor i alla destra di Abbiati

Secondo tempo

  50'  FISCHIO FINALE - tensione      e polemiche      

49°
Abate sulla trequarti destra, cross: palla direttamente sul fondo
48°
van Bommel in percussione centrale, sbagliata però l'apertura a destra
47°
Thiago Silva calcia una punizione sulla barriera, ma l'azione prosegue: Antonini fa sponda al centro, si avventa Muntari, lo precede Buffon
46°
4' di recupero
45°
Pepe durissimo su Robinho: ammonito
44°
Vidal stende con un bruttissimo fallo van Bommel: espulso, JUVENTUS IN DIECI
43°
Vucinic, progressione prolungata ed ingresso in area da destra: cross dal fondo, palla ad Abbiati
42°
Abate attacca a destra, cross: palla insidiosa, bene Buffon in presa bassa
41°
Squadre stanchissime che però non rinunciano a vincere, finale spettacolare
40°
Matri festeggia senza maglia: ammonito
39°
IL GOL - Pepe a destra, ha tempo per il cross, a mezza altezza: Matri ai 6 metri, mezza girata volante di destro e rete alla sinistra di Abbiati. Grande esecuzione
38°
PAREGGIA LA JUVENTUS !!!!!!!!!! MATRI !!!!!!!!!!!!!







37

Su una punizione di Pirlo intercettata dalla barriera, contropiede Milan 4 contro 3: sull'ultimo passaggio, Barzagli svanta su Robinho
36°
Muntari stende da dietro Pirlo: ammonito
35°
Mexes duro su Matri: ammonito
34°
Vucinic fa filtrare per Matri: controllo, 12 metri, destro e rete. Annullata per fuorigioco. Replay: l'attaccante della Juve era in linea, FUORIGIOCO INESISTENTE
33°
Forcing della Juve, che cerca di far girare palla per trovare varchi
32°
Doppio cross di Pepe da destra: du
31°
Sugli sviluppi del corner, apertura di van Bommel per Robinho: 14 metri, decentrato, diagonale sinistro, palla fuori
30°
Pepe, retropassaggio su Lichtsteiner: pressa El Shaarawy e guadagna corner
29°
Pepe a destra, converge e verticalizza per Matri: malinteso, palla al Milan
28°
Pirlo calcia una punizione da sinistra offrendo la battuta a Vidal: destro dai 25 metri, palla molto alta
27°
Nel Milan dentro Ambrosini, esce Emanuelson
26°
La Juve è riuscita a cambiare marcia, Milan un po' in sofferenza
25°
Pepe a destra, cross: c'è Vucinic sul secondo palo, smanaccia provvidenzialmente la palla Abbiati
25°
Nella Juve dentro Matri, esce Quagliarella
24°
Pirlo apre per Chiellini, cross basso da sinistra: Quagliarella agli 8 metri, destro a colpo sicuro, straordinaria respinta di Abbiati con il piede
23°
Pepe a destra, cross: Quagliarella incontro alla palla, Thiago Silva lo precede
22°
Chiellini serve Vucinic: controllo e destro dai 22 metri, palla lontana dalla porta di Abbiati
21°
Emanuelson tra le linee, serve sulla corsa El Shaarawy: ottimo Barzagli a sventare con un tocco laterale
20°
Vucinic da sinistra cerca lo sfondamento convergendo al centro: spazza Thiago Silva
19°
Pirlo lancia Pepe che scatta a destra: di testa Thiago Silva sventa
18°
Ancora Nocerino che guadagna una punizione sul versante destro, fallo Vucinic
 17°Break di Nocerino, che avanza a destra e guadagna anche una punizione sull'arrivo di Vidal
16°
Apertura per Antonini, zona sinistra: la palla stavolta è imprecisa
15°
Ora la Juve sta cercando di avanzare il baricentro della propria azione, Milan attesa e contropiede
14°
Robinho tra le linee, palla dentro per Muntari che per poco ai 15 metri manca l'aggancio
13°
Corner di Emanuelson, una volta tanto battuto in area: palla respinta di Lichtsteiner
12°
Dimostrazione di quanto appena detto: El Shaarawy che lotta e guadagna palla tra due avversari in mediana
11°
Da segnalare il grande lavoro delle punte milaniste in fase di non possesso palla
10°
Tattica Juve: tridente offensivo, con Quagliarella centrale, Pepe e Vucinic sugli esterni
Nella Juve dentro Vucinic, esce Borriello
Robinho guizza ai 17 metri, giù dopo il contatto con Vidal: l'arbitro lascia giocare
Sul corner, parte in contropiede Vidal: bene Abate in copertura
Abate lancia lungo Robinho: gran controllo a seguire, Chiellini rinviene e devia in corner. Angolo battuto sul possesso palla dal Milan, poi Borriello sbaglia e genera un altro angolo
Respijnta di testa efficace di Abate, controllo e destro dai 25 metri di Vidal, palla alta
Entrata ruvida di Chiellini su van Bommel, gara che si fa incandescente
Robinho attacca tra le linee, palla dentro per El Shaarawy, appena lunga
Borriello a terra dopo un contatto con Mexes. Il replay: pugno intenzionale del francese all'attaccante. Prova tv presumibilmente inevitabile
Nella Juve esce Estigarribia, dentro Pepe
Inizia la ripresa Prima palla giocata dalMilan che presenta El Shaarawy al posto di Pato.
L'esultanza di Matri per la rete che dà il
pareggio alla Juve


Milan-Juventus 1 - 1

           
Finisce in parità al Meazza  ma pesano non poco gli errori arbitrali.


Sarà da vedere il video della partita.


Lucianone