visioni del post - 70
Ieri ho trovato notizie del passato (2007) non tanto lontano. Ne
troverò ancora di anni anche più lontani con i problemi o i fatti
positivi di allora, ma adesso è più importante tornare al pre=
sente che incalza con tutta la sua aria pesante di problemi
economici e tutto ciò che questo comporta. E c'è proprio tanto
da dire, anzi da scrivere!. Sto sistemando e risistemando fogli
sparsi di giornali e riviste che ho intorno, un pò dappertutto,
al mio portatile. Immaginate che casino! Oltretutto devo rior=
dinare le idee con tutto quello che sta accadendo, solo per dire
di mercati, di Merkel e Sarkozy e Berlusconi e Tremonti
e Bossi e i saliscendi pazzeschi delle Borse eccetera, ecce=
ra.
Ore 17.55 circa - Riprendo il discorso, sotto forma di diario
vero e proprio, poichè oltre che spunti presi dalla carta stam=
pata, ci saranno parecchi miei commenti, deduzioni e conclu=
sioni.
L'argomento è la crisi italiana, ma la crisi è anche mondiale, è
soprattutto occidentale, e allora parto dalla Spagna, da Madrid,
dai giovani che chiedono - riuniti nella Giornata mondiale della
gioventù - tre cose al cardinale Tettamanzi davanti a 500mila
"papa boys" nella Plaza de Cibeles:
PRIMO (tema) : DISORDINE - "Come si fa ad essere fiduciosi nel
domani (domanda di Sonia, 17 anni) in mezzo a tutti questi segnali
negativi della società?"
SECONDO (tema) - LA CRISI - Tettamanzi ha ribadito che la mano=
vra del governo "deve dare un futuro ai giovani invece che difendere
i privilegi di alcune categorie".
TERZO (tema) - IL FUTURO - Andrea, 20 anni: "Come si fa a trovare
la propria strada, senza nessuna sicurezza, in un momento in cui è
difficile trovare punti di riferimento?".
Tettamanzi sorride e risponde: "Insistete e agite con libertà e senso di
responsabilità, perchè il futuro è nelle vostre mani. Il cambiamento
del mondo dipende da voi, dalla vostra capacità di essere diversi,
autentici, liberi, e non schiavi dei soliti modelli".
CRISI - capitolo CHIESA e VATICANO
Bravo Tettamanzi, bravo anche Bagnasco che parla della famiglia e
della sua importanza per i giovani, tutte belle parole, ma poi anche il
Vaticano che dovrebbe appunto dare l'esempio detiene tra il 20 e il
22 per cento dell'intero patrimonio immobiliare italiano: Dunque qui
già non ci siamo.
E Ieri un blogger (Silvio Onofrio) scrive un post dove dice tra l'altro:
"E come nessun' altro, nemmeno Bersani, ha menzionato il pagamen=
te delle tasse da parte del Vaticano. Uno stato che non paga l'ICI sugli
immobili commerciali, facendo anche concorrenza sleale a chi le tasse
le paga."
Dalla carta stampata leggo ancora:
Tartassati, sommersi e salvati - La manovra di Berlusconi e
Tremonti penalizza statali, pensionati, enti locali, chi ha sempre
versato le tasse. E crea spaccature nella stessa maggioranza.
Ma non colpisce nè l'evasione nè i grandi patrimoni immobiliari.
E' un patrimonio finora risparmiato.
Vaticano, banche e assicurazioni, privati ed enti previdenziali
la fanno franca. Toccherà ai comuni mettere nel mirino i loro
immobili? L'evasione in Italia è di 275 miliardi, ma nella manovra
l'unica misura contro i furbetti è il tetto di 2500 euro ai pagamenti
in contanti.
Tra i regali del berlusconismo c'è un patto non scritto con gli eva=
sori. Ma finchè non si dichiarerà guerra al sommerso e il premier
farà il dracula solo con pensioni e buste paga, questo Paese non
avrà speranza.
... e noi sempre meno classe media (middle class), statali in prima
linea E Paghiamo! Paghiamo! Paghiamo! (fino a quando?).
CRISI - capitolo MONTECITORIO e PARLAMENTO
Dalla carta stampata: Camere extralusso a Montecitorio -
dalle divise ai corsi di inglese a un ristorante da 5 milioni:
le spese pazze dei deputati ( che i governi degli altri stati
europei mai si permetterebbero).
Infatti la casta di Montecitorio non bada a spese per l'ag=
giornamento culturale dei suoi fortunati membri: Nel 2011
tra consulenze, formazione del personale e corsi di lingue e
computer si spenderanno 1,3 milioni di euro. Quest'anno
verranno spesi 415 mila euro per chiamare interpreti e
traduttori per destreggiarsi tra le insidie del tedesco, del
francese e dell'inglese.
Il fondo per le lezioni private è solo una delle centinania
voci-spesa che saltano agli occhi spulciando il bilancio
pluriennale 2011-2013 della Camera.
Lucianone
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