mercoledì 12 febbraio 2020

SPORT - calcio / Serie A - 23^ giornata 2019/20

12 febbraio '20 - mercoledì                      12th February / Wednesday                visione pubblico - 10

Risultati delle partite
Roma      2     Fiorentina   1     Torino          1     Verona      2     Spal           1     Brescia    1
Bologna   3     Atalanta       2     Sampdoria   3     Juventus   1     Sassuolo   2      Udinese   1

Genoa     1          Napoli   2      Parma     0       Inter     4
Cagliari   0          Lecce    3      Lazio      1       Milan   2

CLASSIFICA
Inter, Juve   54  /   Lazio   53  /   Atalanta   42  /   Roma   39  /   H. Verona   34  /   Bologna   33
Cagliari, Parma, Milan   32  /   Napoli   30  /   Sassuolo   29  /   Torino   27  /  Fiorentina, Udinese
Sampdoria   23  /   Lecce   22  /   Genoa   19  /   Brescia   16  /   Spal   15



COMMENTO
Il campionato delle sorprese
Una volta c'era l'Atalanta come sorpresa delle provinciali, Atalanta che ormai sorpresa non lo
è più standosene in permanenza appollaiata ai vertici della classifica, e non solo, della A.
Poi spuntò il Cagliari nel campionato in corso che sembrava  diventare la squadra vice-
Atalanta nel campo delle nuove sorprese, ma calando nelle ultime settimane la sua spinta propulsiva,
ecco farsi avanti in progressione un'altra provinciale con tutti i carismi della nuova sorpresa
visto il pochissimo credito che le veniva dato a inizio campionato: il Verona.
La squadra scaligera, allenata dal croato Ivan Juric, è salita sul sesto gradino della classifica
con pieno merito, attraverso un gioco veloce, intenso, spettacolare a tratti pur non esibendo  la
tecnica delle squadre blasonate, ma coprendo tale pecca con pressing tambureggiante e spesso asfissiante.   Ivan Juric, a suo tempo vice di Gasperini nel Genoa, ha inserito in questo Verona
le sue idee poco alla volta.  Così l'Hellas ha la quarta miglior difesa della A, non perde
dal 7 dicembre e sta segnando da 14 gare consecutive, esclusa solo la gara di recupero con la Lazio.
Dopo aver fermato, sul pareggio, due squadrone come Lazio e in parte il Milan di 
Ibrahimovic a casa loro, l'Hellas (come la chiamano a Verona) ha battuto nientemeno che la Juve.
Ma da dove vengono questi risultati? Il presidente Maurizio Setti e il d,s, Tony D'Amico hanno
costruito in estate una squadra composta da giocatori da rilanciare, scommesse e prodotti
interni (vivaio e Primavera) affidandoli a Juric, anche lui in cerca di riscossa. In tutto sono stati
spesi 5,5 milioni e ne sono già stati incassati 34!
- Luciano Finesso -
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Lucianone

lunedì 10 febbraio 2020

Appuntamenti - avvenimenti in Lombardia / Marzo e Aprile

10 febbraio '20 - lunedì                                10th February / Monday

Tornano le visite guidate
ai manieri e borghi della media pianura lombarda
Dall' 1 marzo riaprono i Castelli della pianura
Dopo una lunga e fredda attesa, a grande richiesta tornano con il mese di marzo
le domeniche di apertura di tanti borghi, palazzi e castelli altrimenti non visitabili
durante tutto l'arco dell'anno.
Dall'1 marzo, ogni prima domenica del mese, dimore di grandi condottieri, imponenti
e suggestive fortificazioni, manieri situati in località agresti, riaprono le porte con la
possibilità di seguire visite guidate per trascorrere una giornata all'insegna di rievoca-
zioni, cultura , leggende e battaglie, alla scoperta di arte e storie d'altri tempi.

Teatro degli Arcimboldi - Milano
Circus - Theatre Elysium
Alice in Wonderland
14 marzo '20  h. 21:00
15 marzo       h. 16:00
We Will Rock You
dal 17 marzo '20
Ezralow Dance
OPEN
24 marzo  h. 21:00
Accademia Ucraina del Balletto
 IL LAGO DEI CIGNI
27 e 28 marzo  ore 21:00

CONTINUA... to be continued...

venerdì 7 febbraio 2020

Psicologia - I cellulari a tavola e la fatica dell'incontro

7 febbraio '20 - venerdì                            7th February / Friday                         visione post - 12


(da la Repubblica - 30 dicembre - Stili di vita / di Massimo Recalcati)
Papa Francesco invita a recuperare la comunicazione nelle famiglie devastate dall'irruzione prepotente degli smartphone. Anche il luogo del convivio dove la parola e il cibo si alterna-
vano sembra essere stato demolito dalla chiusura autistica  che l'uso illimitato della tecnolo-
gia ha provocato. E' un problema di grande attualità che coinvolge non solo i figli, ma anche
gli adulti altrettanto alienati nei loro partner tecnologici.  Il richiamo di Francesco  non con-
tiene tanto l'evocazione nostalgica di un tempo perduto dove la famiglia  era luogo idilliaco
di scambio e comunicazione. Nel tempo dominato dalla figura patriarcale del padre padrone,
molto frequentemente, lo spazio della parola era sequestrato dalla sua voce il cui timbro se-
vero otteneva un silenzio impaurito. Non si tratta quindi di mendicare un tempo irreversibil-
mente alle nostre spalle e per nulla ideale; non si tratta di guardare nostalgicamente al passa-
to per trovare una soluzione ai problemi del nostro tempo. La famiglia  non è un'istituzione
ideale come non lo è nessuna istituzione umana. Come genitori brancoliamo sempre nel buio,
precari, in dificoltà. Nessuno, tantomeno il padre disciplinare del patriarcato, possiede la chia-
ve èer rendere la vita insieme generativa. Ma il nostro tempo pone un problema supplementa-
re: esiste una tendenza sempre più diffusa - soprattutto nel mondo giovanile - (che ho definito
recentemente "neo-melanconica") alla fobia, al ritiro sociale, alla chiusura. I nostri figli tendo-
no a costruire nicchie separate che però anzichè proteggerli dalla vita li separano dalla vita. E'
una scorciatoia che comprende anche il mondo degli adulti: preferire la chiusura all'apertura;
la difesa dalla vita all'incontro con la pienezza della vita.
L'illusione dell'iper-connessione è quella di mettere le nostre vite in rapporto con quelle degli
altri quando invece molto spesso separa dal rapporto. Ma ogni rapporto, compreso quello fa-
miliare, non è al riparo dalla difficoltà, dall'incomprensione e dal conflitto.  Forse per questa
ragione si preferisce il rapporto senza rapporto del partner tecnologico alle asperità inevitabi-
li del rapporto reale. Il richiamo di Francesco dovrebbe allora essere letto in modo diverso da
quello di un generico ritorno alla retorica patriarcale della famiglia.   Lo sappiamo per  espe-
rienza; se c'è una bellezza nella famiglia è quella  che possiamo  trovare  in ogni  istituzione
umana; una bellezza che non esclude la crepa, l'incrinatura, il disagio, la ferita.   Nel  tempo
dove la parola non è più (giustamente) sequestrata dall'autorità dei padri, nel tempo dove una
nuova pluralità si configura, quello che più conta è preservare il luogo della parola come luo-
go di una connessione diversa da quella alimentata dagli oggetti tecnologici.  Non  la  parola
retorica del dialogo tra le generazioni - spesso impossibile - , non quella  conformistico bor-
ghese, nè quella pacificante del buon senso.  Abitare la vita della famiglia impone oggi più
di ieri un nuovo equipaggiamento: sopportare la solitudine  in cui  tutti noi siamo  evitando
di coltivare l'illusione di un'armonia che semplicemente non esiste.  Ma questa disillusione
anzichè scoraggiare, abbattere, frustrare dovrebbe aiutarci a raccogliere come "preziosi te-
sori" quei frammenti  di umanità e bellezza  che ancora oggi  possiamo trovare  nello stare
insieme in famiglia. Non pretendere la felicità dei figli, non porsi come esempi di come sia
giusto vivere, non nascondere le nostre difficoltà. Stare, insomma, insieme nel disagio che
ogni essere insieme comporta.
Allora, letto in questa chiave, il messaggio di Francesco non ci esorta a coltivare l'illusione
di una famiglia ideale, ma a non nascondere la testa nella sabbia  di fronte alla difficoltà di
costruire rapporti umani non artificiosi e unilaterali come quelli che la tecnologia offre.
Quei rapporti sono infatti non rapporti. Sono rapporti - connessioni - che promettono di sal-
vare dalla difficoltà reale di ogni rapporto compreso quello della famiglia.

Lucianone

giovedì 6 febbraio 2020

SPORT - Calcio / Serie A - 22^ giornata 2019/20

6 th February - giovedì                           6th February / Thursday                      visione post - -

Risultati delle partite
Bologna   2     Cagliari   2     Sassuolo   4     Juventus     3     Atalanta   2     Lazio   5
Brescia      1     Parma     2      Roma       2     Fiorentina   0     Genoa     2      Spal     1

Milan          1     Lecce    4     Udinese   0
H: Verona   1     Torino   0     Inter         2

CLASSIFICA
Juventus   54  /   Inter   51  /   Lazio   49  /   Atalanta, Roma   39  /   Cagliari, Parma, Milan   32  / 
Hellas Verona, Bologna   30  /   Napoli, Torino   27  /   Sassuolo   26  /   Fiorentina   25  / 
Udinese   24  /   Sampdoria   20  /   Lecce   19  /   Genoa   16  /   Brescia, Spal   15

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Ultime notizie - dall'Italia / Latest news

6 febbraio '20 - giovedì                             6th February / Thursday               visione post - 8

ROMA - Coronavirus
Positivo uno degli italiani tra quelli in quarantena allo Spallanzani di Roma
Viveva a Whuan, è stato trasportato oggi dalla Cecchignola allo Spallanzani di Roma
dove è in isolamento.  Sono sempre critiche le condizioni dei due cinesi ricoverati da
otto giorni. Per loro una terapia antivirale sperimentale. Il ministro Speranza riunisce
la task force, si va vesro nuove misure sui rimpatri di italiani.
ROMA - L'allarme coronavirus arriva dalla Cecchignola. Un caso sospetto tra i 56 italiani rientrati da Wuhan e attualmente in osservazione nella città militare alla periferia di Roma,  dopo essere stato trasferito in isolamento all'ospedale Spallanzani, in serata è risultato positivo. Lo hanno rivelato le analisi condotte sui tamponi.
L'Istituto superiore di sanità (Iss) ha appena comunicato alla task force del ministero della Salute l'esito positivo del test di conferma per il coronavirus precisando che il paziente è attualmente ricoverato con "modesto rialzo termico".


LODI  -  Treno alta velocità deragliato
Tragedia dell'Alta velocità: treno deraglia a Lodi, morti due macchinisti 
Ascoltati operai della manutenzione
Morti i macchinisti Giuseppe Cicciù e Mario Dicuonzo. Il Frecciarossa viaggiava a 280 km/h. Alcune vetture si sarebbero ribaltate. Circolazione sospesa sulla Milano-Bologna. Sequestrata l'intera area. Domani sciopero di due ore. Procuratore: "Stiamo verificando errore umano". Almeno due giorni per riaprire la linea

ROMA - Governo
Prescrizione, accordo M5s-Pd-Leu.  Ma i renziani dicono no.
Rottura nel vertice di maggioranza / Bonafede: "Stanchi di
discussioni create ad arte. Iv si assumerà sue responsabilità".

Roma - calcio
La partita di recupero della 17^ giornata di serie A
tra Lazio - Verona finita in parità (0 - 0), e giocata ieri sera, mercoledì.

Lucianone

martedì 4 febbraio 2020

Società / commenti - Auspicio diffuso della cattiveria al potere

4 febbraio '20 - martedì                           4th February / Tuesday                       visione post -

venerdì 31 gennaio 2020

SPORT / calcio - Serie A - 21^ giornata 2019/20

31 gennaio '20 - venerdì                              31st January / Friday                      visione post - 8

Risultati delle partite
Brescia    1      Spal          1     Fiorentina   0     Torino       0     Inter         1     Parma     2
Milan       1       Bologna   3      Genoa         0     Atalanta   7      Cagliari    1    Udinese   0

Sampdoria   0     H. Verona   3     Roma   1     Napoli       2
Sassuolo      0     Lecce         0     Lazio    1     Juventus   1

CLASSIFICA
Juventus   51  /   Inter   48  /   Lazio   46  /   Roma   39  /   Atalanta   38  /   Cagliari, Parma, Milan   31
Hellas Verona   29  /   Napoli, Bologna, Torino   27  /   Fiorentina   25  /   Udinese   24  /
Sassuolo   23  /   Sampdoria   20  /   Lecce   16  /   Spal, Genoa, Brescia   15

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Nuove riflessioni Del Venerdì - Virus, epidemie, odio, paura e la speranza di qualche decisivo cambiamento epocale

31 gennaio '20 - venerdì                             31st January / Friday                           visione post - 11

 - Ma per il futuro dovremo abituarci a virus sempre più frequenti? 
Globalizzazione ed epidemie andranno di pari passo? -
Dopo Ebola e Sars, è arrivato adesso un nuovo virus: il Coronavirus. E' scoppiato in Cina, è molto
contagioso e soprattutto si diffonde con grande rapidità, così sembra e dicono gli scienziati e ricer-
catori cinesi. Ha fatto già parecchie vittime, soprattutto fra gli anziani già debilitati per altre malat-
tie, ma sembra anche tra un bel pò di dottori e infermieri..
Nato in Cina, e precisamente nella città (ma là tipo metropoli) di Wuhan  il nuovo virus della fami-
glia Coronavirus  ha la particolarità  di diffondersi  rapidamente  pur non facendo - almeno pare -  tantissime vittime, ma colpendo soprattutto in modo letale le persone anziane già gravemente de- bilitate per complicanze pregresse.  Col passare dei giorni gli abitanti di Wuhan contagiati sono sempre di più tanto che le autorità cinesi di quella grande città   hanno deciso  di metterla intera-
mente in quarantena. sprando di poter contenere il più possibile  la diffusione incontrollata  del virus.spesso letale per gli anziani dai 70 anni e oltre. Il pericolo di un'epidemia ha perciò comin-
ciato a diffondere paura nella popolazione. 
Le prime immagini giunte a noi occidentali di cinesi asserragliati nelle loro case alte come grat-
tacieli che gridano parole consolatorie da un condominio all'altro  e  che diffondono canzoni  e preghiere, nel vuoto della città deserta, per far sentire che esistono o solo per farsi compagnia nell'assenza improvvisa di compagnia e aggregazione e contatto quotidiano per le strade citta-
dine, e nel desiderio di riempire un vuoto insopportabile. sono state immagini  che  ci  hanno
sconvolto in tanti, e che soprattutto noi italiani non avremmo mai pensato che ci avrebbero ri-
guardato di lì a pochi giorni, soprattutto noi abitanti del Nord dell'Italia. E quella visione pau-
rosa di una città cinese spettrale speravamo di non poterla provare anche noi dalle nostre parti.
Però poi è successo: il virus è arrivato e la paura  si è fatta realtà fisica  anche da noi  nelle re-
gioni italiane del Nord, primi in Europa.

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Cultura / Libro e intervista - Il romanzo "Olocaustico" di Alberto Caviglia: le bugie sulla SHOAH

31 gennaio '20 - venerdì                            31st January / Friday                           visione post - 9


(da la Repubblica - 5 dicembre '19 - Cultura/L'intervista - di Francesco Manacorda, Roma)
"Ma che risate le bugie sulla Shoah"
La mattina dell'appuntamento con Alberto Caviglia, una normale mattina italiana, sui giornali ci
sono le foto di "Miss Hitler" con la sua svasticona tatuata sulla schiena, le dichiarazioni di un'al-
tra autoproclamata meonazista secondo la quale ad Auschwitz "c'erano piscina, teatro, cinema",
la storia di un consigliere comunale di Schio, che non vuole le pietre d'inciampo perchè "rischia-
no di alimentare di nuovo odio e divisioni".
Caviglia, per molti anni assistente alla regia di Ferzan Ozpetek e poi regista di Pecore in erba,
un "mockumentary" sull'antisemitismo, esce adesso con Olocaustico, il suo primo romanzo.
La storia è quella di David Piperno, giovane ebreo romano archetipico fin dal nome. E' in Israele,
dove sogna di girare il suo grande film di fantascienza, ma intanto si arrangia facendo videointer-
viste ai sopravvissuti della Shoah per lo Yad Vashem, il museo della memoria che è pietra fondan-
te dell'identità nazionale. Quando anche l'ultimo sopravvissuto muore il suo incarico è finito. Ma
David ha un asso nella manica: inventarsi un sopravvissuto  e intervistarlo.  Incredibile successo
dell'inganno e poi invece scoperta, scandalo e conseguente negazione planetaria della Shoah   Il
finale di redenzione (o quasi) prevede che la verità storica torni ad affermarsi anche grazie ad al-
leati improbabili come un preistorico lucertolone e tramite l'ubriacatura globale per le "fake news".
Intervista (F. Manacorda)
- O gli dei del marketing hanno deciso di darle una mano, oppure lei è stato davvero poco fantasio-
so. Oggi il suo romanzo dell'assurdo rischia di diventare narrazione della realtà...
"Ho cominciato a scriverlo due anni fa proprio sull'onda di alcuni episodi  come  quelli che oggi
sono sempre più frequenti; in particolare la legge approvata in Polonia che proibiva di parlare di
responsabilità polacca nella Shoah perchè sosteneva che tutte le responsabilità per i campi di ster- minio erano tedesche. Una cosa incredibile. Ma ormai con il mio editore, Shulim Vogelmann di
Giuntina, abbiamo una chat apposita in cui ci scambiamo solo articoli su queste notizie".
 - Il suo approccio alla Shoa è - diciamo - non ortodosso. Ma si può fare ironia su questo tema
quando per l'appunto la realtà supera l'immaginazione  ed  Ezio Greggio  rischia di passare da 
Striscia la Notizia al Giardino dei Giusti?
"Il mio libro non fa umorismo fine a se stesso sulla Shoah, ma semmai guarda in modo umoristi-
co a come è trattata la Shoah".
 - E come è trattata?
"Partiamo da una premessa. Io appartengo all'ultima generazione che ha ascoltato i racconti dei
testimoni reali, le vittime della Shoah. Lo considero un grande privilegio che ai miei figli, se ne
avrò, non sarà dato. Così cerco di accorciare la distanza che separa i più giovani da quanto è ac-
caduto. Oggi infatti i ragazzi vanno ad Auschwitz e si fanno i selfie. Ecco, non vorrei che Aus-
schwitz fosse vissuto come un Jurassic Park, una storia di dinosauri passata e non legata all'Eu-
ropa di oggi; ma vorrei che anche i più giovani sentissero quanto è accaduto come cosa viva e
presente, come un rischio oggettivo di fronte alle tante manifestazioni che vediamo oggi e che
mi spaventano".
 - Non pensa che l'identità ebraica - con la necessaria genericità che questo termine porta in sè -
rischi di cristallizzarsi sulla Shoah e di identificarsi esclusivamente con questo enorme trauma?
"Prima del libro ho fatto un film sull'antisemitismo  che non parlava di Shoah.  E' stato difficile
farlo, ma non volevo che le due cose si sovrapponessero. E allo stesso modo penso che ebraismo
e Shoah non si debbano sovrapporre. Ma vedo anche che oggi c'è sempre più insofferenza per co-
me è raccontata la Shoah. Non ci si può rassegnare a non raccontarla  perchè  le persone sono in-
sofferenti a questa narrazione. Ma bisogna assolutamente uscire dalla retorica con cui oggi viene
raccontata la Shoah, trovare nuovi modi per narrarla.   Dobbiamo far capire  che è una storia che
non è lontana da noi ma abbiamo anche la responsabilità di custodirla e tramandarla.  E'  quello
che accade al mio protagonista e provo a fare anche nel mio libro".
 - "Olocaustico" è un titolo forte, anche perchè, al di là del gioco di parole, ricorre talvolta nei 
siti negazionisti, con un chiaro intento dispregiativo.
"E' un titolo provocatorio. Ma questo è un libro per negare i negazionismi e prova a farlo entran-
do nello stesso terreno di gioco dei negazionisti - quello delle realtà negate e delle storie incredi-
bili fatte passare per verità - per far vedere la natura criminale dei loro atti.  Per questo esaspero
nel libro quello che vorrebbero fare, ossia cancellare la Shoah".
 - Nel libro proprio le "fake news" sconfiggono i negazionisti  sul loro terreno  e  ristabiliscono 
l'esistenza - sebbene riveduta e corretta - della Shoah. E' una soluzione?
"Ovviamente non ho soluzioni e non penso che quel che accade nel libro debba accadere nella
realtà. ma sono tutt'altro che ottimista: penso che siamo in un momento di caos che è destinato
a peggiorare perchè stanno aumentando gli strumenti con cui si possono proporre dubbi  e ne-
gazioni di fatti storicamente avvenuti. Stiamo perdendo la guerra tra "fake news" e realtà sto-
rica. E se crollasse la memoria della Shoah si porterebbe dietro anche tutte le altre certezze su
cui basiamo la nostra civiltà".
 - Il senso di colpa è ingrediente essenziale dell'identità ebraica. Si sente anche un pò in colpa
per aver scritto "Olocaustico"? Teme reazioni, magari dalla stessa comunità ebraica?
"Ho qualche preoccupazione, ma quando penso alla storia che ho scritto  e  a come possa esse-
re interpretata - perche' alla fine i rischi nascono da quello - non c'è nulla che mi porti al rimor-
so. Credo in questa operazione  e a quella che per me è un'assunzione di responsabilità, nono-
stante io navighi nel senso di colpa in qualsiasi altro campo".

Lucianone