29 maggio 2012 - martedì 29th May / Tuesday visioni del post - 10 La Palma d'oro al regista Michael Haneke Il Gran premio all'italiano Matteo Garrone Dopo "Il nastro bianco" il regista austriaco replica con "Amour" Fa il bis anche l'autore di "Gomorra", già premiato nel 2008. Nel palmarès anche Ken Loach, il rumeno Mungiu e il messicano Carlos Reygadas.
I PREMI Palma d'oro - Michael Haneke / Per il film "Amour" Gran Premio - Matteo Garrone / Per il film "Reality" Premio giuria - Ken Loach / Per il film "The angels' share" Regia - Carlos Reygadas / Per "Post tenebras lux" Sceneggiatura- Cristian Mungiu /Per il film "Beyond the hills" Attrici - Cosmina Stratan e Cristina Flutur / Per "Beyond the hills" Attore - Mads Mikkelsen / Per "La caccia" di Thomas Vinterberg
28 maggio 2012 - lunedì 28th May / Monday visioni del post - 6 Hesjedal ha vinto il Giro d'italia Rodriguez 2° a 16'', De Gendt 3° Scarponi quarto nella classifica finale. La crono conclusiva è stata dominata da Marco Pinotti Marco Pinotti vince l'ultima tappa del 95° Giro d'Italia, come nel 2008. Quella volta, sempre a Milano, trionfò Alberto Contador. Oggi è toccato al canadese Ryder Hesjedal, l'onore di indossare la maglia rosa. Il suo è stato un successo all'ultimo respiro e all'ultimissima pedalata, maturato per una questione di secondi. Ryder Hesjedal è stato irriverente e più forte dello Stelvio, del Mortirolo, dell'Alpe di Pampeago, di Cervinia. Alla fine, Milano ha incoronato per la prima volta un canadese (2° americano dopo Andy Hampsten). Il guastafeste nordamericano ha spodestato, al termine della cronometro di oggi, lo spagnolo Joaquin Rodriguez e si è preso con una zampata la maglia rosa. È stato implacabile, nei chilometri che lo separavano dalla piazza del Castello Sforzesco al Duomo, disegnando con precisione chirurgica le traiettorie, tagliando curve e rischiando. Il re del Giro è lui, Hesjedal, ex biker e provetto surfista; non uno scalatore, non ne ha il fisico, ma un uomo forte. Lo spagnolo Purito Rodriguez era partito con 31" di vantaggio sul nordamericano e, dopo poco più di 28 km del tracciato, si è ritrovato indietro di 16". Quando, dopo oltre 3.500 percorsi dalla Danimarca al Suditalia, solo 16" ti separano dal tuo rivale, allora i pensieri ti affollano la mente e forse ti convinci di non avere osato troppo. Ne sarebbe bastato uno per ciascuna delle 21 tappe e la maglia rosa si sarebbe materializzata. LE PAROLE DI HESJEDAL "FANTASTICO" — "È stata un'esperienza fantastica, ho cominciato a crederci sempre di più giorno dopo giorno quando vendevo che stavo bene sia in montagna che negli altri percorsi - ha detto Ryder, primo canadese della storia a vincere la maglia riosa - Le gambe giravano la testa stava bene, sono arrivato all'ultima tappa in condizione e sono riuscito a scrivere una pagina di storia importante" Marco Pinotti L'ingegner Pinotti di Osio Sotto (Bergamo) ha confermato di essere un grande interprete delle prove contro il tempo: ha messo a punto ogni traiettoria, non ha mai rischiato, ha solo pensato a mantenere un ritmo e un profilo elevatissimi, come un computer umano. Pinotti è stato irresistibile e solo il britannico Geraint Thomas, assieme al francese Jesse Sergent, è riuscito a rimanere sotto il minuto di distacco dall'ingegnere informatico, che il 25 febbraio scorso ha compiuto 36 anni ed è professionista dal 1999.
28 maggio 2012 - lunedì 28th May / Monday visioni del post - 24 (da "L'Eco di Bergamo" di giovedì 27 ottobre 2011 / di Chiara Zonca) Libro di una docente bergamasca premiato tra 200 proposte da tutta Italia Una mamma designer di Solza, Bergamo, crea il libro tattile più bello L'intraprendenza delle mamme in carriera, la creatività innata che ha radici negli anni '80 e l'ispirazione data dalle manine di sua figlia , la piccola Viola. Da qui nasce il libro tattile di Barba- ra Mazzoleni, illustratrice e docente bergamasca, che con il li- bro "Scopriamo le forme con il ditino?" ha vinto il primo concor- so nazionale di editoria tattile illustrata, svoltosi la scorsa estate a Padova. Una sorpresa per la designer di Solza, che aveva scelto di prender parte a "Tocca a te!" per gioco: "Non ho mai fatto con- corsi, ma leggendo dei liobri tattili di Bruno Munari e del concor- so in rete mi si è accesa una lampadina - spiega Barbara - Lavoro con le immagini ogni giorno èper professione e per divertimento con mia figlia Viola, da qui la sfida personale di inventare un li- bro per chi non può vedere". L'ispirazione è arrivata proprio dalla piccola Viola che con i lavo- retti e le schede disegnate alla scuola materna ha fatto nascere nella mamma il desiderio di realizzare qualcosa di utile e bello da toccare anche per i bambini meno fortunati. Barbara ha conse- gnato la sua opera alla Federazione nazionale delle Istituzioni pro ciechi, organizzatrice del concorso insieme all'Istituto dei ciechi di Milano, alla Fondazione "Robert Hollman", al Gruppo "Typhlo&Tactus" e la Ministero per i Beni e le Attività cultura- li. - Si è aggiudicata il premio come miglior libro tra gli oltre 200 presentati e il premio speciale come miglior libro didattico. Inoltre a novembre rappresenterà l'Italia al concorso"Typhlo& Tactus" di Praga. "Lunedì scorso - conclude Barbara - sono stata anche relatrice al convegno "Bambibi, bibioteche e disabilità visive" allo Spazio Viterbi in via Tassa (Bergamo). Penso che sia importante aiutare i bambini in difficoltà a scoprire il piacere della lettura, pur facen- do a meno dello sguardo e impiegando al meglio gli altri sensi". Lucianone
Verde: squadre promosse in serie A Blu : squadre che si giocano i Playoff Arancione: squadre che si giocano i Playout Rosso: squadre retrocesse in Prima Divisione
Juve Stabia 1 Sassuolo 3 Il Sassuolo al terzo posto definitivo della classifica Così arriva ai playoff da favorito - Il tecnico Pea vince anche sul campo della Juve Stabia. Il migliore è Cofie (voto 7) del Sassuolo. Modena 1 Verona 1 Il Verona è quarto, aggancia almeno i playoff e Mandorlini può sorridere alla fine. Il tecnico del Verona Hellas schiera i rincalzi ricevendo ottime risposte. Bene il Modena che comunque recrimina per un gol fantasma. Varese 3 Sampdoria 1 Il Varese arriva quinto dopo aver travolto una Sampdoria sperimentale - Attenti al Varese che è in gran forma e a questo punto è capace di tutto (veneti avvisati).
Il programma di Playoff Semifinali Sampdoria - Sassuolo / mercoledì 30 maggio - ore18,30 Sassuolo - Sampdoria / sabato 2 giugno - ore 21 Varese - Verona / mercoledì 30 maggio - ore 21 Verona - Varese / sabato 2 giugno - ore 18,30 Finale Andata: mercoledì 6 giugno - ore 20,45 Ritorno: sabato 9 giugno - ore 20,45
Il programma di Playout Vicenza - Empoli - domenica 3 giugno - ore 20,45 Empoli . Vicenza - venerdì 8 giugno - ore 20,45
27 maggio 2012 - domenica 27th May / Sunday visioni del post - 28 Giro d'Italia 20^tappa Classifica di tappa - ordine d'arrivo 1. DE GENDT Thomas 2. CUNEGO Damiano 3. NIEVE ITURALDE Mikel 4. RODRIGUEZ OLIVER Joaquin 5. SCARPONI Michele 6. HESJEDAL Ryder 7. GADRET John 8. URAN URAN Rigoberto 9. HENAO MONTOYA Sergio Luis 10. BASSO Ivan Tipo di tappa. alta montagna Lunghezza del percorso: 219 KM Media. 31,831 Km/h De Gendt: calci alla bici per una foratura De Gendt: "Mi sono allenato su questi tornanti per 30 volte" Basso: "Avevo capito già sul Mortirolo..." Classifica GENERALE 1. Rodriguez 2. Hesjedal 3. Scarponi 4. De Gendt 5. Basso
Oggi a Milano ci sarà la cronometro decisiva La maglia rosa Rodriguez, Hesjedal e Scarponi si giocheranno la vittoria con Gendt che ha fatto l'impresa sullo Stelvio Nuoto Pellegrini - regina dei 200 sl e poi 3 argenti dagli altri Pellegrini da favola: è lei la regina dei 200 sl Debrecen (Ungheria, 26 maggio 2012) E' di Fede il quinto oro europeo azzurro: in finale la primatista mondiale chiude in 1'56''76. Quarta la Mizzau. Pioggia di argenti con Scozzoli, la Barbieri la staffetta di Magnini & Co. Rivolta sorprende nei 100 farfalla e conquista il primo bronzo in vasca lunga. Orsi in finale dei 50 sl. Ancora uno show, da Pellegrini. Federica trionfa nei suoi 200 stile libero agli Europei e conferma l’imbattibilità che dura ormai da cinque anni: l'oro arriva in 1’56"76 sulla tedesa Silke Lippok, argento in 1’58"19 e sulla francese Etienne, 1’58"23, che lascia sotto il podio la nostra Alice Mizzau, ancora brava in 1’58"39. Dopo la gara, Fede rivela di aver rotto la cuffia prima di entrare in camera di chiamata e di essere corsa a prendere quella di riserva. "Il tempo? Sono tranquilla. E sono contenta anche per l’oro". E' Italia Record L'oro di Federica lancia gli azzurri con 5 medaglie la Pellegrini si conferma nel 200 sl sempre davanti alla tedesca Lippok. Resta imbattuta, ma il tempo (i'56''76) proccupa in chiave olimpica.
ARIANNA ARGENTO BIS — Un altro argento per Arianna Barbieri, dopo quello nei 100 dorso olimpici: la dorsista-rivelazione dell’89, padovana che s’allena a Bologna con Fabrizio Bastelli, ha toccato nei 50 dorso in 28"31, appena un centesimo peggio del crono della semifinale, e lo stesso crono della croata Sanja Jovanovic. Un doppio argento, dunque, mentre quinta è l’altra azzurra, Carlotta Zofkova, in 28"65, anche per lei con un tempo peggiore di quello della semifinale. A trionfare è stata la spagnola Mercedes Peris Minguet, nata nell’85, autrice di 28"33. Nell’altra finale del dorso, i 200 maschili, grande rimpianto per Sebastiano Ranfagni, il lungagnone azzurro che tocca sotto il podio: è un quarto posto in 1’57"99, non lontano dal personale di 1’57"49, ma non abbastanza per la medaglia di bronzo che va all’israeliano del 1992 Yakov Yan Toumarkin (1’57"35), mentre oro e argento sono del polacco Radoslaw Kawecki (1’55"28, secondo crono al mondo quest’anno) che batte il magiaro Peter Bernek, anch’egli del 1992. E’ una generazione nuova che avanza, irrompe.
Fabio Scozzoli, argento nei 50 rana. Reuters
SCOZZOLI ARGENTO— Nei 50 rana in cui è vicecampione del mondo, Fabio Scozzoli conferma la posizione anche a livello europeo dopo l’oro nella distanza olimpica principale, i 100. L’azzurro nuota in 27"49, cedendo al tocco solo allo sloveno Damir Dugonjic (27"32) e davanti al greco Panagotis Samilidis (27"64), che purtroppo beffa l’altro azzurro in gara, il veneto Mattia Pesce che in semifinale aveva nuotato in 27"63, tempo che gli avrebbe consentito la seconda medaglia di bronzo dopo quella nei 100 di Scozzoli, che si conferma grande agonista e allunga la strisca di medaglie consecutive da tre stagioni. La compagna di allenamenti del romagnolo, Alessia Polieri, invece è eliminata dalla finale dei 200 farfalla per l’inezia di 15 centesimi (2’11"46) a vantaggio della svizzera Van Berkel, mentre la più rapida è stata l’ungherese Katinka Hosszu, in 2’07"03.
CHE STAFFETTA! — La giornata trionfale dell’Italia si conclude con la medaglia d’argento della 4x200 stile libero: Gianluca Maglia (1’48"56), Riccardo Maestri (1’47"87) Samuel Pizzetti (1’48"26) e Filippo Magnini (1’48"41) hanno ceduto alla Germania di Biedermann (1’46"70 nella prima frazione) . Bronzo per l'Ungheria. Dopo il flop di due anni fa, a Budapest, l'Italia si conferma sempre sul podio.
Tennis
Strasburgo
La Schiavone torna al successo.
dopo due anni.
Francesca si aggiudica il torneo: 6-4 6-4 sulla francese Cornet. Il successo le mancava dal Roland Garros del 2010. Almagro vince a Nizza, la Radwanska a Bruxelles.
26 maggio 2012 - sabato 26th May / Saturday visioni del post - 31 Brad Pitt è in concorso a Cannes con il film "Killing them softly" L'attore, interprete e produttore del thriller, dice: " I partiti pensano solo a vincere" (da la Repubblica del 23 maggio 2012 / Arianna Finos) Il divo Brad Pitt, anni 48, accantona il glamour e la butta in politica. Habituè del Festival, l'anno scorso era qui con il film Palma d'oro L'albero della vita di Terrence Malick; stavolta è arrivato alla Croisette senza famiglia, come produttore e protagonista del film "Killing them softly", gangster movie sui ge- neris firmato dal sodale Andrew Dominik che ha l'ambizione (la velleità?) di raccontarci la fine del sogno americano. A far da contrappunto alla storia tarantiniana in cui recitano Ray Liotta e James Gandolfini - regolamen- to di conti tra la mafia e e due balordi che hanno ra- pinato una bisca clandestina dell'organizzazione - ci sono i dibattiti pubblici sulla crisi finanziaria e l'inadeguatezza dei politici trasmessi dalle tv dei bar, dalle radio in macchina. Compaiono anche interi spezzoni delle campagne elettorali di Barack Obama e John McCain del 2008. Al sicario Brad Pitt /Cougan è affidato il monologo finale, in cui attacca (dandogli del bugiardo e del- l'ipocrita) Thomas Jefferson, principale fautore della Dichiarazione di indipendenza degli Stati Uniti: "Vivo in America, qui sei da solo e pensi so- lo a te stesso. L'America non è una nazione, ma è business, violenza, soldi". Il divo, da sempre sostenitore di Barak Obama, chiarisce: "Non voglio essere strumentalizzato o frainteso, ho grande stima di Jefferson e Obama, le cui idee sono condivisibili anche se poi le cose vanno in modo diverso. Sono un democratico, ma oggi che il Paese è fortemente diviso non ho paura di confrontarmi con opinioni diverse". Parla anche di una "politica tossica", in cui i partiti puntano solo a vincere, più che a risolvere i problemi.
Trama del film Ambientato in una piccola città, in qualche parte degli States, resa fantasma dalla crisi, ovunque negozi chiusi e negozi abbandonati, "Killing them softly" è un noir lento e verboso, con lampi di humour: "Ci sono più dia- loghi che azione? E' così, nella vita" dice il saccente neo- zelandese Andrew Dominik, che ha avuto il merito di far vincere la Coppa Volpi a Bread Pitt con il non esaltante "L'assassinio di Jesse James per mano del codardo Robert Ford". - Anche stavolta la cosa migliore è il personaggio di Pitt: Cougan, il sicario della mafia mandato a uccide- re i rapinatori e recuperare i soldi. Un killer ma con dei principi. "Mai ucciso qualcuno? - spiega nel film - Pian- gomo, chiamano la mamma, supplicano, si pisciano ad- dosso. E' imbarazzante. E allora preferisco ammazzarli da lontano, con dolcezza". L'attore la butta in politica perfino quando gli chiedono data delle nozze con Angelina Jolie: "Ancora non c'è una data , quelle diffuse sono tutte false. E spero ancora che vedremo relizzata l'eguaglianza matrimoniale in tutti gli Stati d'America prima delle nostre nozze", ha detto rife- rendosi al sostegno dato alla campagna a favore dei matri- moni omosessuali.
25 maggio 2012 - giovedì 25th May / Thursday visioni del post - 8 Giro d'Italia (17^ tappa) Guardini come un razzo in volata, più forte anche dei veleni dopo la polemica sul palco con Cavendish. Rodrigues e Basso: "Staccare Hesjedal!".
Nuoto 4x200 d'oro con la Pellegrini Barbieri e Di Tora d'argento
anziani25 maggio 2012 - giovedì 25th May / Thursday visioni del post - 20 Catene di micro-imprese per battere la crisi: dagli asili agli anziani, meno prodotti e più servizi Negli ultimi anni, con l'espandersi della crisi, ha preso sempre più piede in Italia una nuova forma di imprenditorialità: quello della micro-impre- sa, che all'inizio parte con investimento relativamente ridotto. Formazione e supporto per l'apertura dei punti vendita sono gli elementi che lo rendono un settore in controtendenza. - Ma in una veste dl tutto nuova: cioè quello che prima era in mano quasi solo ai grandi gruppi. ora è alla portata del micro imprenditore, concentrato non tanto sui prodotti quanto sui servizi (di cui c'è ancora molta richiesta). Come nel caso del "Il pianeta dei bambini", il franchising di asili nido - per bambini da 3 mesi a 3 anni) che, dopo aver aperto 17 filiali nel Nord Italia, ne ha programmate altre sette nel corso di quest'anno. E il valore aggiu nto è la presenza in ogni asilo di uno "Sportello dei genitori" con tanto di psicologa e pscicoterapista. - Poi, sul fronte del supporto agli anziani (diventata vera e propria emergenza) PrivatAssistenza ha visto quasi raddoppiare la presenza sul territorio, con 115 centri attivi 24 ore su 24 e 5 mila tra medici, operatori socio-sanitari e badanti, impegnati nell'assistenza domiciliare. Grazie alla collaborazione con Asl, società farmaceutiche, fondi, il giro di affari è arrivato nel 2011 a 5 milioni di euro, di cui 3 derivanti dalla sanità pubblica. In tempi di crsi non si butta via niente, Magari si vende e si ripara, ed ecco allora spuntare come funghi i punti "Mercatino", arrivati a quoya 200. Qui si vende e si acquista di tutto, dai vinili ai mobili, dall'oro ai fumetti: il giro di affari è stato di 113 milioni di euro nel 2010. Pe rle signore che ma se la cavano con trapano e martello c'è il 'Marito Aggiustatutto', un franchising di operai e professionisti del fai.da-te che per 30 euro l'ora (preventivo gratuito) eseguonolavoretti di casa, dal montaggio mobili al giardinaggio, dai piccoli lavori idraulici ed elettrici a quelli di muratura e tinteggiatura. Un settore che non sente crisi è l'estetica. In particolare la depilazio- ne definitiva con la luce pulsata, un trattamento molto costoso. In Ita- lia e in altri 13 Paesi sono stati inaugurati oltre mille centri specia- lizzati della catena spagnola No+vello (30 in Italia in un anno) che offrono una tariffa unica, 36 euro, per ogni zona da depilare e per seduta, per un massimo di 12 sedute. (notizie ricavate da la Repubblica del 23 maggio 2012) Che cos'è il FRANCHISING Un accordo di collaborazione per la distribuzione di beni e servizi fra una Azienda affiliante e uno o più Imprenditori affiliati. Gli affiliati pagano una certa cifra all'affiliante per usare la sua formula commerciale, il suo know-how, il marchio e l'immagine. Lucianone
1992 - 2012: la lunga stagione del sangue e dei misteri,
ma anche della rivolta civile contro la mafia Dall’agguato a Salvo Lima a via D’Amelio l’anno orribile del sangue e delle stragi che annunciava già le verità che sarebbero emerse,
Le testimonianze "Attorno a noi vedemmo l'inferno e riuscimmo a venirne fuori". Storie dei sopravvissuti di Capaci Impugnavano mitra e pistole dentro le croma blindate che da Punta Raisi correvano verso Palermo in quel sabato pomeriggio. Un corteo di tre auto, al centro del quale viaggiava quella guidata da Giovanni Falcone che aveva chiesto all’autista, Giuseppe Costanza, di cedergli il volante. Accanto al giudice, la moglie Francesca Morvillo. Non c’era particolare tensione, altre volte avevano svolto quel servizio di scorta quando Giovanni Falcone tornava a Palermo da Roma dove lavorava al Ministero di Grazia e Giustizia. «Poi, all’altezza di Capaci, l’inferno. Un boato, un cratere che si apre, la nostra blindata che vola in aria e ricade sulle macerie. Io ero al volante, accanto a me Paolo Capuzza e dietro Angelo Corbo. Il fumo era altissimo le altre blindate erano come scomparse. Siamo feriti, storditi, vediamo l’autoblindata del giudice Falcone con il muso sotto un cumulo di terra e cemento, l’altra blindata che precedeva la macchina sulla quale viaggiava il giudice e dove c’erano gli altri tre colleghi, Antonino Montinaro, Rocco Di Cillo e Vito Schifani era come scomparsa. Non si vedeva, era dall’altra parte dell’autostrada. Erano tutti morti». Gaspare Cervello, il caposcorta, non capisce se è vivo o morto anche lui come gli altri. È stordito e quella scena non riesce più a cancellarla. «Eravamo ancora dentro la blindata e volevamo uscire non solo per salvarci ma per proteggere quell’uomo, Giovanni Falcone e sua moglie, Francesca Morvillo, che ci erano stati affidati. Avevamo appena lasciato l’aeroporto andavamo ad una velocità non sostenuta, dietro avevamo delle altre automobili che non facevamo passare e tra queste una Lancia Thema che poi è rimasta coinvolta nell’esplosione. Dopo il rettilineo, poco prima del bivio per Capaci il finimondo, un’esplosione incredibile e non ho visto più niente, non ricordo quanto tempo sono rimasto in macchina con gli altri due miei colleghi feriti e quando ho ripreso i sensi ho visto che ero intrappolato dentro la blindata e non riuscivo ad aprire lo sportello. Ho impiegato non so quanti secondi, quanti minuti.
Poi, con la forza della disperazione, sono riuscito ad aprire quel maledetto sportello. In quel momento non ho fatto caso neanche ai colleghi, se stavano bene, se erano vivi, se erano morti perché il mio unico istinto in quel momento era quello di andare a vedere dov’era la macchina del giudice Falcone. E quando sono arrivato, barcollando, confuso, con il braccio rotto, ho visto la blindata del magistrato. Una scena straziante. Mi sono avvicinato: la parte anteriore della macchina era coperta dalla terra del cratere, poi ho visto il vetro anteriore lato guida, ma lo sportello era chiuso ed anche se volevamo aprire quello sportello non potevamo fare nulla. Allora come un disperato ho cominciato a gridare il nome del giudice Falcone: “Giovanni, Giovanni...”. Lui si è voltato, era ancora vivo, aveva tutto il blocco dello sterzo chelo incastrava al sedile, aveva però la testa libera, che si muoveva per qualche attimo. Poi si è accasciato sul volante che gli strozzava il collo». Subito dopo, arrivano anche gli altri due sopravvissuti, Angelo Corbo e Paolo Capuzza. Tentano di chiamare via radio la centrale operativa della questura: «Quarto Savona 15, quarto Savona 15, ci sentite?», gridava Gaspare Cervello, ma nessuno rispondeva, era saltato tutto, non soltanto le tre croma blindate una delle quali, quella con a bordo gli altri tre poliziotti ormai cadaveri non si vedeva più in mezzo a quelle macerie. Ma la notizia si diffonde dopo alcuni minuti e finalmente arriva anche alla “Centrale”. La radio gracchia: «Esplosione al bivio di Capaci, coinvolta nota personalità ». Quella personalità era Giovanni Falcone. E quando arrivano i primi soccorritori, trovano quei quattro superstiti, Cervello, Corbo, Capuzza, miracolosamente scampati all’attentato. Tra i primi ad arrivare anche “Indio”, un poliziotto della scorta che quel giorno era libero. “Indio” chiamato così perché con quei capelli lnghi neri corvini non sa darsi pace: «Un collega mi aveva chiamato dalla Centrale dicendomi che era stato un attentato: hanno fatto saltare in aria la persona che sai tu. Raggelai. Sono uscito, sono salito in macchina con un altro collega e sono andato sul posto, ho visto quei corpi martoriati, non riuscivo a distinguere chi erano quei corpi dilaniati in quella campagna dove era finita la blindata saltata in aria assieme a quella di Falcone. Poi sono stati recuperati i documenti ed ho scoperto che quei corpi irriconoscibili erano quelli di Antonio, Vito e Rocco». (da la Repubblica.it / di Francesco Viviano)
Brindisi, il Killer voleva colpire proprio le ragazze di Mesagne L'ultima ipotesi degli investigatori. L'omicida ha disinnescato e riattivato l'ordigno, lasciando passare le giovani di un altro pullman. Il capo dello Stato a Palermo con i compagni della sedicenne uccisa. Monti: "Il terrore non ci spaventerà"
L'esecutivo accoglie un ordine del giorno dell'Idv in commissione al Senato, dove prosegue l'esame del ddl di riforma. L'odg approvato
all'unanimità
EMILIA_ROMAGNA / Diminuiscono le scosse Ma gli oltre 5.000 sfollati restano nelle tendopoli Una dozzina di repliche, nella notte, tra Modena e Ferrara. La più forte di magnitudo 2.6.Il governo ha decretato60 giorni di stato di emergenza. Il dolore e la voglia di ricominciare degli abitanti di uno dei centri più colpiti