domenica 19 novembre 2023

Ultime notizie - dall'Italia e dall' Estero / Latest news

 19 novembre '23 - domenica                             19th November / Sunday               visione post - 13

Italia PORDENONE / Barcis

Il massacro di Giulia - Il corpo della giovane donna trovato in fondo a un dirupo, vicino al lago di Barcis. Giulia ha provato a difendersi  dal suo aguzzino (ex fidanzato) che aveva voluto seguire, e ha provato a difendersi, ma è stata uccisa a coltellate (più di 20). E aveva gli stessi abiti del giorno della scomparsa. L'ex fidanzato tradito da una telecamera. Ora caccia all'uomo in fuga. -  / L'auto di Turretta avvistata in Austria. La procura: "Consegnati".

UN altro femminicidio, probabilmente più impressionante di altri...l'ennesimo (più di cento dall'inizio dell'anno 2023) e questo ormai ci riguarda tutti, tutta la società, quella della fine del benessare, quella della caduta libera del ceto medio, quella della povertà assoluta che ormai è lasciata a sè stessa  e ai suoi problemi di sopravvivenza quotidiana, e in questa società post-capitalista e superliquida si usa sempre più spesso la parola "bravi" e "brave" per persone, per gente, uomini o donne, ragazzi e ragazze che hanno compiuto omicidi o comunque sono andati contro la legge. E questo "bravi" e "brave" si usa sempre dopo che sono stati commessi reati più o mneo gravi, omicidi più o meno efferati. E tanti di noi, se non tutti, si chiedono il perchè quei  Bravi "delinquenti" hanno compiuto quello che hanno compiuto e fatto come fosse una "bella sorpresa".  E allora meditiamo, gente, meditiamo... !   (Lucianone-  L. Finesso)

Sarcis (PORDENONE)  -  Nascosta nel fitto del bosco, a cento metri dalla strada impervia che da Piancavallo porta a Barcis. Era lì, adagiata in una cavità tra le rocce, con due sacchi neri intorno al corpo che forse servivano a coprire il colore acceso del suo maglioncino. Su di lei non solo segni di percosse e varie contusioni - dovute anche alla caduta - ma numerose coltellate mortali sul collo e sulla testa e, sulle mani, i classici tagli di chi cerca di difendersi.  La conferma di un omicidio di cui è accusato l'ex fidanzato Filippo Turetta, ormai in fuga da una settimana, ma anche di un macabro dettaglio che riporta gli inquirenti a riflettere sull'ipotesi della premeditazione.

Israele  /  Conflitto Israele - Hamas

Colpite due scuole a Jabalia / Il leader Usa Biden: cuore spezzato per i bimbi morti / Gantz e Netanyahu divisi sul ruolo futuro dell'Anp / Ora Israele si muove verso Sud.  Biden: coloni violenti, no ai visti lllllllllllllllllllllllllllll  Gerusalemme  -  Dopo cinque giorni dalla partenza da Tel Aviv, la marcia delle famiglie degli ostaggi ha raggiunto Gerusalemme, dove c'è stata una manifestazione sotto la residenza del premier Benyamin Netanyahu. Secondo gli organizzatori hanno partecipato 25 mila persone 

Commento

Continua... to be continued...

domenica 12 novembre 2023

L'intervista - Il regista e scrittore Emir KUSTURICA: "L'apocalisse non è ora... "

 12 novembre '23 - domenica                           12th November / Sunday                  visione post - 15

( da LA STAMPA - 4 novembre '23 - di Franco Giubilei)

Emir Kusturica: 

"L'apocalisse non è ora, l'essere umano saprà sopravvivere. Da un secolo viviamo una guerra infinita. Gaza è solo l'ultimo capitolo"

"Prima della guerra in Bosnia i nostri figli giocavano a un videogame in  ui vinceva chi ammazzava più civili". Il ricordo di Emir Kusturica  dice molto  sul ruolo  dei mezzi culturali        nel tenerci in costante allenamento in una delle attività predilette del genere umano, fare la guerra appunto. Il regista serbo (ieri al Circolo dei lettori di Torino per il festival "Radici" a presentare il suo romanzo L'angelo ribelle), passa    in  rassegna i conflitti del XX secolo  e definisce  quello  in corso a Gaza     "solo l'ultimo capitolo della serie"  I candidati alla successione non mancano e i prossimi potrebbero essere i suoi Balcani, dove odio e rancori non sono mai morti e oggi riaffiorano in Kosovo, con la minoranza serba ad affilare le armi contro gli albanesi al governo.

INTERVISTA -

F. Giubilei - "Il suo film Underground, usvito nel '95 quando la situazione in ex Jugoslavia era ancora incandescente, era molto politico e scomodo: lo sarà anche il prossimo?" 

E. Kusturica: "Tutti i film sono politici, i miei primi poi  lo erano  in particolare.   Sono cresciuto nel cinema degli anni Settanta e Ottanta, in cui tutti gli aspetti della vita erano considerati. Negli ultimi 6 anni ho lavorato  a un nuovo film  che girerò  l'anno prossimo  e  che  si rifà a Delitto e castigo di Dostoevskij, uno dei romanzi chiave nella storia della letteratura russa, secondo la sua idea di redenzione in un mondo dove la vecchia moralità sta collassando, con conseguenze sulla vita privata delle persone".

F, Giubilei - "Le piace il vinema che viene prodotto oggi? Trova che racconti bene la realtà?"

 E. Kusturica:"Oggi abbiamo sentoeri  ideologici stretti e ispirati dal denaro. Poi non vedo più di una decina di grandi autori al mondo, fra cui Kaurismaki, Sorrentino, Garrone. Il cnema è in declino, come testimoniano gli insetti che infestno le sale parigine, e le piattaforme come Netflix in questo hanno un loro ruolo. Il consumo dei film oggi è soprattutto domestico, vedere un film in sala non è più tanto importante".

E. Giubilei - "Il cinema così come lo conoscevamo agonizza e non sarà più come prima. ma come circolano i contenuti della nostra civiltà? "

E. Kusturica: "Le faccio un esempio: già prima della guerra in Bosnia fra i nostri figli giravano dei videogame in cui, se non eri pronto a distruggere ospedali e a uccidere i civili, perdevi la partita. Persino nei videogiochi le regole prevedevano gli attacchi alla popolazione inerme". 

E. Giubilei - "Un ennesimo segnale di asuefazione alla guerra nella sua accezione peggiore. lei si sente pessimista o ottimista sul futuro dell'umanità? Si direbbe che non ci sia scampo".

E. Kusturica: "Sono molto ottimista invece: ci sono molte armi nucleari negli arsenali. come sappiamo bene, ma non credo che le useremo, perchè in fondo vogliamo sopravvivere. La Terza guerra mondiale forse non ci sarà, o forse sì, ma qualche guerra ci sarà di sicuro. Del resto dalla fine della Seconda, nel '45, ce ne sono state parecchie: c'è stata la Corea, poi il Vietnam, l'attacco russo all'Afghanistan, la guer- ra civile nell'ex Jugoslavia, due guerre in Iraq, la Siria, la Libia e ora la Palestina. La guerra in realtà  non si è mai fermata, questa in Medio Oriente è solo l'ultimo capitolo , e in tutti i conflitti gli americani hanno avuto un ruolo"

E. Giubilei: "Attribuisce agli Stati Uniti responsabilità precise?"  

E. Kusturica - "Hanno conyribuito a tutte le guerre, guardare a Joe Biden vuol dire chiedere al miglior indirizzo per questo. Le guerre sono delle grandi produzioni e cìoè qualcuno che ci fa un sacco di soldi, parlo dell'industria pesante militare".

E. Giubilei: "Il leader di Hezbollah ha definito l'attacco iniziale di Hamas a Israele "uperazione sacra e grande": è un appello a una nuova guerra santa?"

E. Kusturica: "Non ho gli elementi per rispondere, ma quel che vedo è l'armata americana molto vicino al Medio Oriente. Facendo il conto delle migliaia di civili palestinesi uccisi in un mese di attacchi israeliani, arriviamo a totalizzare le vittime di quattro anni di conflitto nell'ex Jugoslavia...".

E. Giubilei: "Lei ha scritto un romanzo, L'angelo ribelle. Che cosa ha spinto un cineasts sulla via della letteratura? Il suo mezzo di espressione prediletto resta il cinema?"

E. Kusturica: "Negli ultimi ventiquattro anni  ho suonato, ho finito gli ulimi concerti l'estate scorsa, fatto due documentari e tre film. Ma il motivo per cui ho scelto la scrittura è dimostrare che non sono uno stupido". 

E. Giubilei: "Prego?"

E. Kusturica: "Nel senso che gli scrittori in genere sono convinti che i registi, che in genere si basano su storie fatte da altri, siano stupidi. Ecco perchè ho scritto il mio romanzo, per provare che non lo sono".

Lucianone

domenica 5 novembre 2023

Il COMMENTO / Guerra in Medio Oriente - E' arrivato l'inferno

 5 novembre '23 - domenica                             5tth November / Monday                visione post - 17

(da La Stampa - mercoledì, 18 ottobre '23 - Il Commento / di Assia Neumann Dayan)

E' arrivato l'inferno sulla terra

Sono morte cinquecento persone nell'ospedale Al-AhliArabiBaptist di Gaza. Sono morte cinquecento persone perchè l'ospedale è stato bombardato . Sono morte cinquecento persone tra donne, bambini, uomini, anziani, medici. Sono morte cinquecento persone, sono morte.e altre ne moriranno.  l ministero della salute palestinese, controllato da Hamas, dice che è stato un bombardamento israliano , Israele dice che è stato il lancio fallimentare di un missile di Hamas a causare la strage. Vale la pena ricordare che bombardare un ospedale è un crimine internazionale. Noi ancora non sappiamo chi abbia causato la morte di cinquecento persone, ma quello che sappiamo è che nemmeno i filmati, nemmeno le fotografie, nemmeno le prove documentate, nemmeno i testimoni faranno cambiare idea a chi dice che è stato Israele o a chi dice che è stato Hamas. Quindi è ancora importante la verità?  A cosa serve la verità se nessuno è disposto a crederci? Qual è il numero esatto di morti? Chi è il responsabile?  Cercare di capire quello che sta succedendo è un dovere che ognuno di noi dovrebbe sentirsi addosso, ma non è così, perchè nessuno è disposto a sacrificare la propria di verità. Si dirà che quella notizia non è vera perchè non corrisponde alla nostra idea di vero, e non perchè sia falsa. .  Si dirà che quella notizia l'ha data un giornale che non ci piace e che quindi non può essere vera, si dirà che dalle foto non si vede bene, si dirà che è stata l'intelligenza artificiale, si dirà qualunque cosa pur di far coincidere la verità alla nostra idea di verità. Di verità ce n'è solo una: la gente muore. Muoiono i palestinesi, muoiono gli israeliani, muoiono per mancanza di cibo e acqua, muoiono bruciati vivi, muoiono per le bombe, muoiono in modi che noi nemmeno riusciamo a immaginare, muoiono soprattutto bambini. Non riusciamo a immaginarli anche se ci sono le fotografie, ma nemmeno a quelle crediamo perchè il pensiero di un bambino morto, di fame o bruciato vivo, non può rientrare nel nostro ordine di idee. Quello che sta succedendo cambierà per sempre il corso della storia, e dovremmo averne consapevolezza, perchè cambierà tutto, anche la nostra di storia. E' il trauma di una nazione, Israele, che deve elaborare il più grande lutto dopo la Shoah. E' il trauma della Palestina, condannata a subire le conseguenze delle decisioni di Israele, e di Hamas,  Ieri era la vigilia della visita di Biden in Israele, e di certo bombardare un ospedale non era la miglior cosa da fare, mettendo a repentaglio qualsiasi intervento degli Stati Uniti.  Era anche la vigilia dell'incontro con Abu Mazen, incontro che è stato cancellato.  Di certo, ogni notizia diramata da Hamas va verificata, perchè sono terroristi, quindi una fonte per natura non attendibile. Di certo, questa è una guerra, e se la responsabilità di Israele venisse verificata, constateremmo che ha commeso un crimine contro l'umanità e ne pagherebbe le conseguenze. -  In Occidente nessuno ha la percezione del massacro, è tutto ridotto a una compiaciuta ipocrisia di quelli che occupano il proprio tempo libero a cercare le fonti. le foto, i filmati, a commentare in maniera patologica qualunque notizia.            Quello  che è venuto meno  è  il senso dell'opportunità.  I morti si piangono, e piangere richiede  un tempo  di elaborazione  che nessuno  è più disposto  a spendere. E' venuo a mancare il senso della comunità civile, sono tornate le svastiche sono tornate le stelle di David sulle porte, è tornato il silenzio di chi non ha spesa parola per le vittime di Israele. Un bambino di sei anni negli Usa è stato ucciso solo perchè musulma-  no, i palestinesi muoiono ogni giorno, e chi sopravive è condannato a vivere l'inferno sulla terra. E' vero che in guerra la prima vittima è la verità, così come è vero che le prime vittime sono i civili.  Il nostro tempo occidentale andrebbe speso meglio. andrebbe speso a cercare la verità senza che a sostituirla sia l'ideologia. i terroristi sono persone innamorate della morte.  Si può davvero combattere , e sconfiggere, qualcuno che non crede nella vita, ma solo nella vita che viene dopo? -

Lucianone