giovedì 24 marzo 2022

Commenti - UCRAINA: il coraggio della libertà

 24marzo '22 - giovedì                                 24th March / Thursday                         visione post - 18                          

(da la Repubblica - 3 marzo '22 - di Linda Laura Sabbadini)

La resistenza dell'Ucraina
Il coraggio della libertà
Resistenza. Sotto le bombe, a morire e a soffrire ci sono gli Ucraini, per colpa di un tiranno
sanguinario. La loro battaglia di libertà e democrazia è la nostra. Lo sentiamo nel profondo. 
Non solo, la loro battaglia rafforza la nostra stessa democrazia. Vengono le lacrime agli occhi,
spesso a vedere gli Ucraini che si mobilitano contro un invasore terribilmente  e drammatica-
mente più armato. A sentir scandire le loro parole, sanno che potrebbero soccombere. Ma sen-
tono che la loro forza di popolo contro l'invasore che cerca il loro abbientamento sarà più forte.
Sentono che vale la pena difendere la propria identità violata. - Sentono l'orgoglio di sfidare il
dittatore sanguinario e di non essere calpestati.  Loro che avevano trovato la strada verso la de-
mocrazia, l'avevano scelta, con libere elezioni, con grande determinazione e soprattutto orgoglio,
non ci vogliono rinunciare. Combattono, si organizzano, uomini e donne, giovani e anziani. Lo
fanno per sè stessi, lo fanno per i loro figli, . Ua resistenza di popolo.
Quella frase banale che si dice in ogni crisi "nulla sarà più come prima" non è mai stata così vera. 
Sì, perchè dopo l'invasione russa dell'Ucraina, il mondo sarà un altro, al di là di come finirà l'av-
ventura criminale di Putin in Ucraina. Sarà difficile tenere  sotto occupazione  un popolo che re-
siste così unito. Per quanto possano mettere al potere un Pétain qualunque, docranno tenere lì le
truppe come fecero i nazisti in Francia. Il popolo ucraino con la sua resistenza coraggiosa al so-
verchiante esercito invasore ha risvegliato il mondo sonnecchiante che aveva perso l'emozione 
per la libertà e la democrazia. Il prestigio del principale alfiere dell'anti-democrazia è irrimedia-
bilmente perso. Il Re è nudo. I suoi sodali di tutti questi anni, coloro che lo hanno incensato, cor-
teggiato, omaggiato, per ammirazione, o più spesso per interesse, si vergognano  di essere acco-
stati a lui in tanti Paesi. Sì, perchè ora ci si può dividere su tutto, ma non sulla difesa della demo-
crazia. E ciò non può che rafforzare le democrazie. Anche nel nostro Paese. - Allo stesso tempo
l'invasione di Putin ha prodotto una palese eterogenesi dei fini, come la definiva Wilhelm Wundt.
La guerra contro le democrazie Putin l'aveva avviata da anni, ben prima dell'invasione dell'Ucrai-
na, mettendo in campo una macchina da guerra mediatica e corruttiva impressionante, che ha avu-
to innegabili successi.  Ma poi vince Biden e nello stesso tempo si sviluppa la sollevazione popo-
lare democratica in Bielorussia contro i brogli elettorali del suo vassallo Lukashenko. Due episodi
importanti che hanno favorito l'errore capitale del nuovo zar. Voleva dissolvere come neve al sole
l'esercito ucraino, risolvere la questione velocemente e dividere il fronte occidentale.   E invece è
riuscito a scatenare una resistenza di popolo, a unire l'Europa, inclusi coloro che, come Polonia e
Ungheria, stava attraendo nell'orbita che aveva tracciato. E' riuscito a unire i Paesi del Patto Atlan-
tico, redivivo, e diventato un polo d'attrazione assoluto anche per i Paesi che non ne facevano par-
te. In più non ha certo galvanizzato i rusi contro gli ucraini.  Anzi, l'atto criminale ha risvegliato 
l'opposizione e il malcontento dei russi, causando manifestazioni e arresti, e il crollo della popola-
rità del regime. La voglia di libertà è contagiosa e può travalicare i confini tra Ucraina e Russia.
E se questo succederà non ci sarà scampo per Putin. Ma non basta, la Cina sorniona, che, verosi-
milmente, aveva fornito il placet all'operazione, al fine di testare la reazione mondiale in caso di
invasione di un Paese, sarà costretta, chissà, a rimeditare sulla sua tentazione di invadere Taiwan.
Gli Ucraini stanno dando una lezione al mondo intero. Si ribellano al tiranno invasore  e  danno
una scossa anche al popolo russo. E chissà che non sia venuta l'ora della riscossa dei popoli per 
la loro libertà.

(Linda Laura Sabbadini è direttore centrale Istat. Le opinioni qui espresse sono esclusiva respon-
sabilità dell'autrice e non impegnano l'Istat).

Lucianone 

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