12 maggio '21 - mercoledì 12th May / Wednesday visione post - 6
(da la Repubblica - 4 maggio '21 - L' amaca / Michele Serra)
Censura di palazzo e censura di piazza
Fedez annuncia, da trionfatore, la sottomissione della Rai ai partiti (tutti, non solo la Lega).
Fedez annuncia, da trionfatore, la sottomissione della Rai ai partiti (tutti, non solo la Lega).
Vecchia piaga nazionale che può vantare, negli archivi, migliaia di articoli e invettive tutti
caduti in prescrizione, comprese decine di Amache, parole al vento. Fedez è bene in arcione
alla tigre mediatica, sa come cavalcarla, ha il merito (non piccolo di indirizzare la tigre nella
direzione giusta, che è quella dei diritti, di una realtà sociale e sessuale che cambia e chiede
un cambio. Bravo Fedez.
Ma supplico lo spettabile pubblico, giustamente indignato contro la censura, di tenere da conto
anche certe storie minori, come quella di Gianni Pacinotti in arte Gipi, grande disegnatore e ar-
tista libero, potente e fragile nello stesso tratto di lapis, che per avere espresso nella sua manie-
ra (che non è quella di Beppe Grillo) i suoi dubbi in materia di pregiudizio di genere, è stato
crocifisso sui social. Gli hanno rovesciato addosso lo stigma dello stupratore: che nel caso spe-
cifico vale tanto quanto lo stigma di comunista quando ad affibbiarlo erano i maccartisti.
Io sto con Fedez, e questo è facile ma sto anche con Gipi, e questo è meno facile. E sto con Gi-
pi, attenzione, anche se avesse sbagliato. Non esiste invocazione di libertà, di liberazione, di
pari diritti, se a esercitarla sono tifoserie organizzate. Non esiste giustizia, non esiste libertà, se
a fare da corona a entrambe è una nuova inquisizione. L'olio di ricino non è meno odioso se a
somministrarlo sono i virtuosi, per la migliore causa, con le migliori intenzioni. Anche nella piazza
dei social, non solo nel Palazzo della Rai, esiste la censura. Se davvero vogliamo parlare di intimi-
dazione e di bavaglio, parliamone: ma senza omettere di dire che la piazza e il Palazzo, quando si
tratta di conformismo, spesso fanno a gara.
Lucianone
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