8 novembre '19 - venerdì 8th November / Friday visione post - 6
(da la Repubblica - 26 settembre '19 - di Tina Simoniello)
"Siamo andati alla grande quest'anno: un argento, due bronzi e per la prima volta un oro. il primo
dal 2008, da quando l'Italia partecipa alle Olimpiadi". Isabella Marini, insegnante di scienze al Liceo scientifico Ulisse Dini di Pisa è orgogliosa, e giustamente, del medagliere della squadra che
ha rappresentato il nostro paese a IB02019, l'Olimpiade internazionale di biologia alla sua 30ma edizione.
A luglio a Szeged in Ungheria, 78 paesi, rappresentati ognuno da quattro studenti di scuola superio-
re, si sono sfidati a colpi di pipette Pasteur, soluzioni e microscopi. Marini è presidente della sezio-
ne pisana dell'Associazione Nazionale Insegnanti Scienze Naturali (Anisn) che in Italia organizza la
competizione, e con la collega Anna Pascucci e Giorgio Bianchini, ex olimpionico oggi ricercatore
all'università di Brist quest'anno hanno ol, a Szeged era tra i membri della giuria.
Le chiediamo quali sono le discipline e qual è il percorso che porta dai banchi di scuola al podio".
Le prove quest'anno hanno riguardato quattro grandi aree della biologia biochimica, biologia mo-
lecolare, e fisiologia animale, botanica, neurobiologia e bioinformatica - spiega - Ce n'erano di pro-
ve complesse, come quelle di biochimica e di bioinformatica e di più accessibili, come l'identifica-
zione di un amido di origine sconosciuta". L'IBO, e l'IESO, l'Olimpiade Internazionale di Scienze
della Terra, sono le due appendici internazionali delle Olimpiadi Nazionali di Scienze Naturali or-
ganizzate da Anisn e promosse dal MIUR. "La prima selezione è a livello di istituto, uando i po-
fessori scelgono i ragazzi da avviare a entrambe le competizioni, quest'anno hanno partecipato
662 scuole italiane, circa 40mila studenti e 1400 docenti. Il secondo step è regionale; poi, i più
bravi di ogni regione concorrono alle Olimpiadi nazionali, dalle quali usciranno gli studenti che parteciperanno sia alle IBO che alle IESO", spiega la professoressa. I primi 10 finalisti biologi,
tra cui i 4 della squadra olimpica, sono stati ospiti del CNR di Portici vicino Napoli.. Nei labo-
ratori dei ricercatori veri, i ragazzi si sono allenati sugli argomenti di IBO02019: "Hanno fatto
esami enzimatici, elettroforesi, clonaggi, dissezioni entomologiche, riconoscimenti di specie bo-
taniche, per colmare quel gap che c'è tra una preparazione scolastica tipica, che pure è eccellen-
te - riflette la professoressa - e quella richiesta per disputare una gara internazionale".
Ma qual è il senso delle gare scientifiche internazionali, per i ragazi e anche per la scienza in
generale? "Danno valore alla cultura scientifica, fondamentale per una cittadinanza attiva nel-
la società della conoscenza, e contribuiscono alla sua diffusione. Molti ragazzi sono già appas-
sionati, ma alcuni scoprono la passione per la scienza grazie proprio alla partecipazione, anche
solo alle prime selezioni. Infine, proprio grazie alle gare internazionali molte scuole hanno ria-
perto i loro laboratori magari chiusi per anni".
Lucianone
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