sabato 23 novembre 2019

Ultime notizie - dall'Italia / Latest news

23 novembre '19 - sabato                       23rd November / Saturday                  visione post - 4

ROMA
Giornata violenza sulle donne -
Decine di migliaia al corteo / Colori e parole per dire no alla violenza sulle donne
Slogan contro la Raggi e nessuna bandiera di partito per la manifestazione "Non
una di meno", aperta dall'associazione femminile Lucha y Siesta
 Un corteo coloratissimo che non espone bandiere di partito ma carri colorari con la musica e volti sorridenti di persone, provenienti da ogni parte del mondo. Sono i volti delle donne e delle ragazze (ma sono anche tanti gli uomini e i ragazzi) che con orgoglio rivendicano le loro libertà in vista della partenza del corteo "Non una di meno", che è partito da piazza della Repubblica ed è arrivato fino a San Giovanni. Oltre 10 mila persone, secondo fonti  della Questura, le donne che hanno partecipato alla manifestazione contro la violenza sulle donne.

Centomila secondo gli organizzatori i partecipanti per dire no a ogni forma di violenza contro le donne: la giornata dedicata al tema sarà lunedì. E dal ministro dell'Economia Roberto Gualtieri è arrivato l'annuncio che è pronto il decreto per attivare il fondo per gli orfani di femminicidio. "I soldi - ha scritto il ministro su Twitter - non restituiscono l'affetto mancato ma con 12 milioni da lunedì finanzieremo borse di studio, spese mediche, formazione e inserimento al lavoro". 


In testa uno striscione con la scritta "Contro la vostra violenza siamo rivolta" sorretto dalle attiviste con viso celato da una maschera di Lucha Y Siesta, il centro antiviolenza a rischio sfratto poichè situato in uno stabile di Atac che la società partecipata vorrebbe alienare.

Roma, migliaia in corteo per dire no alla violenza sulle donne

PIACENZA
UN PROFESSORE MINACCIA DI BOCCIARE GLI STUDENTI  "sardine"
Il MIUR: "Sospensione immediata".  E lui si scusa.
"Nelle mie materie renderò la vostra vita un inferno, vedrete il 6 col binocolo e
passerete la prossima estate sui libri".  aveva scritto su facebook, aggiungendo
"di idioti in classe non ne voglio. Sardina avvisata...".
Il suo profilo Facebook non è più raggiungibile, ma le parole scritte da Giancarlo Talamini Bisi, docente di italiano, storia e latino in una scuola del Piacentino, continuano a circolare in rete: minaccia di bocciare gli studenti che domani manifesteranno con le "sardine" a Fiorenzuola. Il professore, che sul suo sito personale si definisce apertamente "razzista", pubblicando un manifesto che si apre con la frase "Sì, sono razzista e me ne vanto", ha scritto: "Cari studenti, se becco qualcuno di voi" alla manifestazione delle sardine, "da martedì cambiate aria, nelle mie materie renderò la vostra vita un inferno, vedrete il 6 col binocolo e passerete la prossima estate sui libri. Di idioti in classe non ne voglio. Sardina avvisata...". Salvo poi più tardi ritirare tutto con una mail ai giornali: "Buonasera, sono Giancarlo Talamini, il docente che ha pubblicato su Facebook, le esternazioni, attualmente circolanti in rete - scrive l'insegnante - ne approfitto per scusarmi pubblicamente con tutti gli studenti, genitori, colleghi e dirigenti che non era certo nelle mie intenzioni mettere in difficoltà attraverso il mio scritto. Chi mi ha conosciuto - conclude - sa che non sarei mai e poi mai in grado di compiere azioni del genere".

Dopo le parole minacciose del prof era intervenuto il ministro dell'IstruzioneLorenzo Fioramonti: "A tutela dei diritti degli studenti e della stessa scuola ho attivato gli uffici del Miur per verificare i fatti e procedere con provvedimento immediato alla sospensione".


PERUGIA
Sardine a Perugia / Successo per la manifestazione anti-Salvini
Migliaia di persone hanno risposto da tutta la regione all'invito lanciato sui social e hanno invaso pacificamente piazza della Repubblica, nel centro storico del capoluogo umbro. Il leader della Lega: "Liberi di protestare, ma a noi interessa la vita reale"
Il 'popolo delle sardine' dell'Umbria ha riempito piazza della Repubblica, nel centro storico di Perugia, a partire dalle 17.30. Migliaia di persone hanno risposto da tutta la regione all'invito lanciato sui social a manifestare contro Matteo Salvini, proprio in concomitanza con l'arrivo del segretario della Lega alla Città della Domenica, dove ha ringraziato gli elettori per la vittoria alle elezioni regionali, con la governatrice Donatella Tesei. I manifestanti, sulla scia del movimento spontaneo nato in Emilia Romagna, si sono radunati senza bandiere di partito, ma con cartelli a forma di sardina, hanno intonato 'Bella ciao' e alcuni cori tra cui "L'Umbria non si Lega". La manifestazione è perfettamente riuscita: si parla di migliaia di cittadini ma il numero ufficiale o stimato non è stato ancora comunicato. Zero bandiere di partito, ma solo cittadini accumunati dalla lotta alla Lega e ai populisti in genere.

Nella folla in Piazza della Repubblica anche molti bambini e giovanissimi con le famiglie. Clima di festa senza nessun problema. Molto soddisfatti gli organizzatori umbri: "Siamo tantissimi, da qui parte l'opposizione in Umbria e nel resto del Paese contro il populismo, il sovranismo e il razzismo. Le sardine ormai sono diventate l'incubo dello Squalo Salvini".
Da parte sua il leader leghista ha liquidato con poche parole la mobilitazione delle sardine nel centro storico del capoluogo umbro: "Fatemi occupare di lavoro, di pensioni, di tasse, di sicurezza, di quello che vogliamo fare. Se devo divertirmi, vado al parco giochi". Salvini ha poi spiegato ai cronisti di non dare importanza al movimento. "Ciascuno ha il diritto di protestare contro 





Sardine a Perugia, successo per la manifestazione anti-Salvini
 i razzisti, fascisti, nazisti, marziani - ha detto - noi ci occupiamo di cose, parliamo di Umbria, di una giunta che comincia a lavorare, di vita reale".






Lucianone































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SPORT - calcio / Serie A - 12^ giornata 2019/20

23 novembre '19 - sabato                            23rd November  / Saturday              visione post -

RISULTATI DELLE PARTITE
Sassuolo   3      Brescia   0      Inter            2     Napoli   0     Cagliari       5     Lazio   4
Bologna    1       Torino    4       H. Verona   1     Genoa   0     Fiorentina   2      Lecce   2

Sampdoria   0     Udinese   0      Parma    2     Juventus   1   
Atalanta       0     Spal         0      Roma    0      Milan       0

CLASSIFICA
Juventus   32  /   Inter   31  /   Lazio, Cagliari   24  /   Atalanta, Roma   22  /   Napoli   19  /
Parma   17  /   Fiorentina   16  /   H. Verona   15  /   Torino, Udinese   14  /   Milan, Sassuolo   13  /
Bologna   12  /   Lecce   10  /   Genoa, Sampdoria   9  /   Spal   8  /   Brescia   7




MARCATORI

14 reti - Immobile (Lazio)  /  9 reti - Lukaku (Inter)  /  8 reti - Muriel (Atalanta)
7 reti - Berardi ((Sassuolo), Belotti (Torino)
6 reti - Zapata (Atalanta), Joao Pedro (Cagliari), Correa (Lazio)
5 reti - Kouamè (Genoa), Martinez (Inter), C. Ronaldo (Juventus), Mancosu (Lecce),
Milik (Napoli), Cornelius (Parma), Dzeko (Roma),  Caputo (Sassuolo)

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venerdì 8 novembre 2019

Scienze / scuola - Gli studenti italiani campioni di biologia

8 novembre '19 - venerdì                         8th November / Friday                         visione post - 6

(da la Repubblica - 26 settembre '19 - di Tina Simoniello)

"Siamo andati alla grande quest'anno: un argento, due bronzi e per la prima volta un oro. il primo
dal 2008, da quando l'Italia partecipa alle Olimpiadi".  Isabella Marini, insegnante di scienze   al Liceo scientifico Ulisse Dini di Pisa è orgogliosa, e giustamente, del medagliere della squadra che
ha rappresentato il nostro paese a IB02019, l'Olimpiade internazionale di biologia alla sua 30ma edizione.
A luglio a Szeged in Ungheria, 78 paesi, rappresentati ognuno da quattro studenti di scuola superio-
re, si sono sfidati a colpi di pipette Pasteur, soluzioni e microscopi.  Marini è presidente della sezio-
ne pisana dell'Associazione Nazionale Insegnanti Scienze  Naturali (Anisn) che in Italia organizza la
competizione, e con la collega Anna Pascucci e Giorgio Bianchini, ex olimpionico  oggi ricercatore
all'università di Brist quest'anno hanno ol, a Szeged era tra i membri della giuria.
Le chiediamo quali sono le discipline e qual è  il percorso che porta dai banchi di scuola al podio".
Le prove quest'anno hanno riguardato  quattro grandi aree della biologia biochimica, biologia mo-
lecolare, e fisiologia animale, botanica, neurobiologia e bioinformatica - spiega - Ce n'erano di pro-
ve complesse, come quelle di biochimica e di bioinformatica e di più accessibili, come l'identifica-
zione di un amido di origine sconosciuta".  L'IBO, e l'IESO, l'Olimpiade Internazionale di Scienze
della Terra, sono le due appendici internazionali delle Olimpiadi Nazionali di Scienze Naturali or-
ganizzate da Anisn e promosse dal MIUR.  "La prima selezione è a livello di istituto, uando i po-
fessori scelgono i ragazzi da avviare a entrambe le competizioni, quest'anno hanno partecipato
662 scuole italiane, circa 40mila studenti e 1400 docenti. Il secondo step è regionale; poi, i più
bravi di ogni regione concorrono alle Olimpiadi nazionali, dalle quali usciranno gli studenti che parteciperanno sia alle IBO che alle IESO", spiega la professoressa.  I primi 10 finalisti biologi,
tra cui i 4 della squadra olimpica, sono stati ospiti del CNR di Portici vicino Napoli.. Nei labo-
ratori dei ricercatori veri, i ragazzi  si sono allenati sugli argomenti di IBO02019: "Hanno fatto
esami enzimatici, elettroforesi, clonaggi, dissezioni entomologiche, riconoscimenti di specie bo-
taniche, per colmare quel gap che c'è tra una preparazione scolastica tipica, che pure è eccellen-
te - riflette la professoressa - e quella richiesta per disputare una gara internazionale".
Ma qual è il senso delle gare scientifiche internazionali, per i ragazi e anche per la scienza in
generale?  "Danno valore alla cultura scientifica, fondamentale per una cittadinanza attiva nel-
la società della conoscenza, e contribuiscono alla sua diffusione. Molti ragazzi sono già appas-
sionati, ma alcuni scoprono la passione per la scienza grazie proprio alla partecipazione, anche
solo alle prime selezioni. Infine, proprio grazie alle gare internazionali molte scuole hanno ria-
perto i loro laboratori magari chiusi per anni".

Lucianone

Nuove riflessioni Del Venerdì - Come si è arrivati alla scorta per Liliana Segre?

8 novembre '19 - venerdì                            8th November / Friday                    visione post - 6

"I GIOVANI DEVONO CONOSCERE
QUELLO CHE E' REALMENTE ACCADUTO:
E' L'UNICO MODO PER PORRE UN ARGINE
ALLA VIOLENZA PRESENTE E FUTURA."
- Liliana Segre -

Chi è Liliana Segre
Nata a Milano (10 settembre, 1930), Liliana Segre è un'attivista e politica italiana, superstite
dell'Olocausto e attiva testimone della Shoah italiana.
Il 19 gennaio 2018 è stata nominata senatrice a vita dal presidente della 
repubblica Sergio Mattarella "per aver illustrato la Patria con altissimi
meriti nel campo sociale".
Sopravvissuta ad Auschwitz
Nel 1938 Liliana Segre ha otto anni. Con gli occhi ingenui e disorientati della sua età, osserva
la vita quotidiana che si sfilaccia lentamente (nel 1938 nessuno immagina che le leggi per la difesa della razza recitino appena il preludio di una rovina di portata talmente vasta e profonda; e una
bambina ebrea di famiglia borghese come Liliana, che non ha mai frequentato la Sinagoga, cosa
può percepire di questo sinistro ingrnaggio che comincia ad animarsi?) , fino a inabissarsi di col-
po nel buio di un carro merci in partenza dalla Stazione Centrale di Milano.

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lunedì 4 novembre 2019

SPORT - calcio / Serie A - 11^ giornata 2019/20

4 novembre '19 -lunedì                            4th November / Monday                   visione post - 7             

Risultati delle partite
Roma   2     Bologna   1     Torino       0     Atalanta   0     Genoa       1     Lecce        2
Napoli  1      Inter         2      Juventus   1     Cagliari   2     Udinese    3      Sassuolo   2

H. Verona   2     Fiorentina   1     Milan   1     Spal             0
Brescia        1     Parma         1     Lazio   2     Sampdoria   1

CLASSIFICA
Juventus      29  /   Inter   28  /   Roma   22  /   Lazio, Atalanta, Cagliari   21  /   Napoli   18  /
Fiorentina   16  /  H. Verona   15  /  Parma   14   /  Milan, Udinese   13  /   Bologna   12  /
Torino   11     Sassuolo, Lecce   10  /   Genoa, Sampdoria   8  /   Brescia, Spal   7



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Ultime notizie - dall'Italia / Latest news

4 - 5 novembre '19 - lunedì, martedì          4th - 5th November / Monday, Tuesday
                                                                                                                           visione post - 4

Italia - CRONACA / calcio-Balotelli
Aperta una inchiesta per discriminazione razziale
Per il momento l'accusa è contro ignoti, ma si stanno identificando i tifosi
 , Mentre alcuni consiglieri comunali di Verona  hanno presentato una mozione
affinchè il sindaco denunci il calciatore e chi "diffama ingiustamente la città".
Dopo i cori razzisti contro Balotelli la Procura di Verona, guidata da Angela Barbaglio, ha aperto un'inchiesta per discriminazione razziale in violazione della legge Mancino. Per ora l'accusa è contro ignoti ma si stanno identificando i tifosi che hanno gridato insulti dalla curva sud. La polizia ha già depositato una informativa in procura. 
Gli investigatori della Digos stanno acquisendo i filmati delle telecamere dello stadio Bentegodi di Verona e i video pubblicati sui social network, e procedendo all’audizione di persone informate sui fatti. L’inchiesta giudiziaria corre parallela a quella del giudice sportivo, che nel pomeriggio di martedì 5 novembre ha deciso di chiudere per un turno il settore est della curva dello stadio di Verona.

Non è il primo fascicolo aperto dalla procura veronese relativo a manifestazioni razziste da parte di tifosi dell’Hellas Verona. Nel giugno scorso i pm veronesi - in seguito a un articolo di Repubblica - avevano avviato un’indagine sui cori della tifoseria per festeggiare la promozione della squadra in seria A: “Siamo una squadra fantastica, a forma di svastica. Che bello è: allena Rudolf Hess”.
 
Rispetto alla decisione della società dell'Hellas Verona di interdire lo stadio al leader della tifoseria, e dirigente veronese di Forza Nuova, Luca Castellini fino al 30 giugno 2030, va sottolineato che Castellini risulta già sottoposto a Daspo firmato dal Questore per fatti avvenuti in precedenza nel corso di manifestazioni sportive, con validità fino al 2022, ed è quindi da tempo lontano dalle curve.


Secondo il rapporto della procura Figc, i cori di domenica scorsa contro Mario Balotelli durante Verona-Brescia sono stati "chiaramente percepiti, oltre che dal calciatore, anche dal rappresentante della Procura federale posizionato in prossimità", ma dopo di questi "si sono levati, da parte dei tifosi assiepati nell'attigua "curva sud", cori di sostegno, seguiti da un lungo applauso”.
 
Ma a Verona diversi esponenti politici e religiosi si sono scagliati, più che contro i cori razzisti, contro le polemiche sorte dopo la reazione di Balotelli. Cinque consiglieri comunali di maggioranza tra cui Andrea Bacciga - che sta affrontando un processo per apologia del fascismo per aver fatto il saluto romano in consiglio comunale - hanno depositato una mozione per impegnare il sindaco ad “adire le vie giudiziali nei confronti del calciatore e di tutti coloro che attaccano Verona diffamandola ingiustamente”.


E anche il sindaco di Verona, Federico Sboarina (presente domenica allo stadio Bentegodi) ha parlato di “gogna mediatica su una tifoseria e una città”. Persino il vescovo veronese Giuseppe Zenti è intervenuto per difendere una città “accogliente, inclusiva, ricca di associazioni di volontariato, che non merita di essere infangata”. 
 
Il referto arbitrale e la relazione della Procura federale sulla partita, interrotta al 9' dall'arbitro per i cori di discriminazione razziale contro Balotelli, hanno indotto il giudice a infliggere al Verona la sanzione di chiusura per una giornata effettiva di gara con decorrenza immediata, di quel settore dello stadio Bentegodi.


 
Una decisione adottata considerando, si legge nel comunicato ufficiale della Lega, che "il pur esiguo numero degli autori dei cori va rapportato al numero di occupanti quel settore". Il giudice ha ritenuto che "la sanzione possa essere applicata limitatamente al settore in primis indicato" e che "non sussistono i presupposti per l'applicazione della misura sospensiva dell'esecuzione della sanzione ai sensi dall'art 28 comma 7 CGS, vista anche la durata dell'interruzione del giuoco doverosamente disposta dal direttore di gara”.



Insulti a Balotelli: aperta una inchiesta per discriminazione razziale 



Bologna - Cronaca / calcioCori della curva interista irridono la strage alla stazione
a dei familiari delle vittime, Bolognesi: "L'Inter dovrebbe scusarsi". La denuncia di Alberani: "L'ho sentito, intonare quella frase è stata una bruttissima cosa". Il Pd: "Vergognoso, intervenga la giustizia sportiva" 

Alessandria - Cronaca / tragedia-pompieri
Trappola esplosiva nella cascina:uccisi tre pompieri. Spunta ipotesi dei dissidi familiari
Il pm: "Atto voluto e deliberato! Le squadre chiamate nella notte  nel piccolo centro  di
Guargnento sono state investite da una seconda esplosione.

MILANO -  Atti di antisemitismo
Striscione di Forza Nuova davanti al teatro che ospita  Liliana Segre
L a senatrice premiata. E gli studenti intonano "Bella Ciao".


Lucianone

sabato 2 novembre 2019

Appuntamenti / eventi - ARTE

2 novembre '19 - sabato                          2nd November / Saturday                    visione post - 3

ARTE
"Il tempo di GIACOMETTI - Da Chagall a Kandinsky"
Capolavori della fondazione  Maeght
Verona - Gran Guardia
dal 16 novembre '19 fino al 5 aprile 2020
Info e prenotazioni: 0422.429999 - lineadombra.it
"VAN GOGH - I colori della vita"
Padova - San Gaetano
fino al 11 aprile 2011

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venerdì 1 novembre 2019

SPORT - calcio / Serie A - 10^ giornata 2019/20

1 novembre '19 - venerdì                          1st November / Friday                     visione post - 5

Risultati delle partite

Parma         0      Brescia     1     Napoli      2     Cagliari    3     Juventus     2     Lazio     4 
H. Verona   1      Inter         2      Atalanta   2     Bologna   2      Genoa        1     Torino    0

Sampdoria   1     Sassuolo     1     Udinese   0      Milan   1
Lecce           1     Fiorentina   2     Roma      4      Spal     0

CLASSIFICA
Juventus   26  /   Inter   25  /   Atalanta   21  /   Roma   19  /   Lazio, Napoli, Cagliari   18  /
Fiorentina   15  /   Parma, Milan   13  /   Bologna, H. Verona   12  /   Torino   11  /   Udinese   10  /
Sassuolo, Lecce   9  /   Genoa   8  /  Brescia, Spal   7  /   Sampdoria   5

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Società / libri - La lingua e la propaganda, che si prende gioco di noi

1 novembre '19 - venerdì                                 1st November / Friday                  visione post - 4
-
(da LA LETTURA / Corriere della Sera  - 20 ottobre '19 - di Giuseppe Antonelli)
COSI' LA PROPAGANDA SI PRENDE GIOCO DI NOI
La lingua batte dove chi mente vuole. Due bei libri usciti da poco - La razza e la lingua di Andrea
Moro (La nave di Teseo) e La Lingua disonesta di Edoardo Lombardi Vallauri (il Mulino) - torna-
no a soffermarsi sul nesso tra lingua e propaganda. Sulle diverse strategie  grazie alle quali la lin-
gua (o la linguistica) può diventare strumento di persuasione. Le strategie più efficaci, ci spiegano
questi due libri, non sono mai quelle dirette e frontali. Sono quelle più insinuanti  e  insidiose che
poggiano su una serie di non detti  e presupposti, coincidenti spesso  con altrettanti pregiudizi. E
riescono a mettere in moto riflessi linguistici condizionati: risposte quasi inconsapevoli dal nostro
cervello. Anche se non è più di moda parlare di demistificazione, è ancora - oggi più che mai - de-
cisivo riconoscere queste strategie per non ritrovarsi a subirle passivamente.
Attenzione: contenuti impliciti
"Tornare ancora servi? Diciamogli di no! Basta con le solite chiacchiere: ora è il momento di fare".
Frasi simili ci sembra di averle già lette e sentite mille volte. Nei tweet di un politico, in un dibat-
tito televisivo, sui manifesti di una campagna elettorale. Magari accompagnate da qualche imma-
gine ad effetto: perchè quando parliamo di strategie della persuasione, il contenuto verbale conta
molto meno di quello che passa attraverso i sensi.  Sono frasi buione per ogni occasione, eppure
ùsempre efficaci: soprattutto se -in una congiuntura economicamente difficile - fanno leva su um
generale malcontento , sulla voglia di rivalsa di chi si sente penalizzato.  Sono efficaci soprattutto
perchè veicolano una serie di messaggi impliciti, veementi ma vaghi: perfetti per suscitare in noi
una reazione istintiva, senza passare per il vaglio delle razionalità-  Capita spesso, ultimamente,
di leggere nelle piattaforme che distribuiscono musica l'avviso che certi testi hann o "contenuti
espliciti" (in inglese Warning: explicit lyrics). In realtà, i contenuti più pericolosi sono  proprio
quelli impliciti. Mentre un giudizio, un ordine, un invito esplicito attivano forme quasi automa-
tiche di difesa /"Perchè dovrei credere a quello che mi si dice? Perchè dovrei fare quello che mi
si chiede?"), le strategie linguistiche basate sull'implicito riescono ad aggirare quella diffidenza
e "a convincere eludendo la vigilanza critica del destinatario"  Infatti, come Lombardi Vallauri
dimostra con grande ricchezza di esempi, (quelle strategie) sono le più usate nella propaganda
politica e pubblicitaria degli ultimi anni
Il  presupposto universale
La forza delle presupposizioni nasce dal fatto che distolgono l'attenzione da certe informazioni,
riuscendo a darle per scontate. In una frase come "Tornare ancora servi?" il verbo presuppone
l'idea di qualcosa che già c'è stato: un governo precedente, ad esempio.  Una parola sgradevole
come servi collega a quella fase una sensazione di disagio e oppressione.  Ma non viene detto
servi di chi: "Un'altra condizione che lascia in parte impliciti i contenuti trasmessi dai linguaggi
linguistici ì ricorda Lombardi Vallauri - è la vaghezza". Molto meglio riferirsi a un astratto loro:
quelli che - lascia intravedere il messaggio -  comandano e decidono che cosa si farà a loro pia-
cimento. Quelli che sono contro di noi, secondo la contrapposizione evocata immediatamente
dopo dalla prima persona plurale di diciamogli: a lui, a lei, ma anche - con un uso comunissi-
nell'italiano di tutti i giorni - a loro.  "C'è chi dice no", urlava Vasco Rossi pensando di cantare
fuori dal coro. In realtà, è molto più facile far dire a qualcuno "no", piuttosto che fargli dire "sì"
(ne sanno qualcosa i sostenitori dell'ultima campagna referendaria). E' sempre più facile mette-
re d'accordo le persone su una critica destruens che su una proposta construens.
Allo stesso modo - infatti - in "Basta alle solite chiacchiere" c'è quel basta che è un'altra manie-
ra di dire no,  e quel solite che attribuisce le chiacchiere (per definizione inutili e inconcluden-
ti) ai soliti loro del solito - implicito - passato. La presunta inversione di rotta passa per quel-
lìora che al passato contrappone un diverso presente, facendo balenare un futuro del fare. Ma
fare cosa?  Tutto si regge sul vuoto stereotipo del fatti non parole"; quando, invece, tutto sta
proprio nelle parole. Tanto che sarebbe il caso di recuperare la paradossale provocazione fat-
ta da Roberto Benigni tanti anni fa, inaugurando un corso di istruzione per adulti: "Tutti vi di-
cono: fatti, non parole. E io vi dico invece: prima di tutto parole, parole, parole".
Che razza di lingua
Stereotipi e pregiudizi agiscono anche nella nostra più generale concezione della lingua.  E, ci
avverte Andrea Moro, rischiano di alimentare forme di razzismo basate non sui tratti somatici
ma su quelli linguistici. Sull'idea, potenzialmente pericolosa, che esistano lingue migliori di al-
tre e dunque che i parlanti di quelle lingue siano intellettualmente superiori. La prima volta che
viene usato l'aggettivo ariano è in un saggio di linguistica del 1864, per definire le lingue indo-
europee considerate più complete e funzionali delle altre. Anche se non era nelle intenzioni dei
glottologi, la strumentalizzazione propagandistica arriva poco dopo e - nel nome di una "razza
ariana" - salda la presunta superiorità linguistica a quella fisica, psicologica e sociale. Gli esiti
saranno quelli devastanti del nazismo. Ecco perchè è bene avere sempre presente che "non esi-
stono lingue pià semplici o più complesse", non esistono "lingue più evolute o lingue primitive"
e neanche "lingue geniali e lingue banali".
Come radicale soluzione ai rischi che queste gerarchie possono creare, Moro indica la teoria del
linguista americano Noam Chomsky, convinto da tempo "che tutti gli esseri umani nascano esat-
tamente con le stesse istruzioni geneticamente determinate per arrivare a costruire e interpretare
tutte le lingue possibili".
E pensare che c'era il pensiero
La sfida è oggi - per le teorie linguistiche di Chomsky, ma anche per le strategie della persuasio-
ne - trovare conferma in evidenze sperimentali di tipo neurologico.  "I dati neurobiologici sulla
sintassi - scrive Moro - corroborano l'ipotesi che per lingue diverse si attivi essenzialmente la
stessa rete neuronale". E Lombardi Vallauri dedica un intero capitolo alla verifica dell'ipotesi
per cui "il cervello processa diversamente ciò che il linguaggio presenta diversamente".   Gli
esperimenti comportamentali confermano che le informazioni "contrabbandate" in modo im-
plicito tendono a essere accettate con maggiore passività; gli esperti neurofisiologici sembra-
no dare risultati diversi, forse perchè "i correlati cerebrali della vigilanza epistemica restano
da scoprire".    Ma è proprio su quella vigilanza  che bisogna lavorare: sulla consapevolezza
che chi vuole convincerci di qualcosa, ci presenta quella cosa come meno importante.
Come l'illusionista che svia il nostro sguardo dal trucco o come quel contrabbandiere di bi-
ciclette che, per ingannare i doganieri, portava sempre pacchi ingombranti sul manubrio.
Sta a noi mantenere alta la soglia d'attenzione: evitare di pensare con la pancia e cercare
di pensare col pensiero. Perchè la lingua batta dove la mente vuole.

Lucianone