domenica 13 ottobre 2019

Ambiente / Il personaggio - Federica Gasbarro: investiamo sulle alghe

11 ottobre 2019 - domenica                        11th October / Sunday                      visione post -   5           

(da la Repubblica  - Scienze/ambiente - 26 settembre '19)
PER salvare il pianeta ci vuole il blu. Mentre il Pianeta si avvia verso un futuro sempre più cupo
a caus del surriscaldamento climatico e i governi di tutto il mondo discutono sulle soluzioni ur-
genti da adottare per abbassare le emissioni, nel globo migliaia di cittadini tentano di correre ai
ripari piantando alberi.   Ma potrebbe esserci un altro potenziale anti-effetto serra molto più ef-
ficace nascosto sul fondo degli oceani: le alghe. A ricordarci come in futuro potrebbero essere
proprio le alghe a contribuire mitigare gli effetti del global warming è una giovane studen-
tessa italiana di Biologia a Roma, Federica Gasbarro,24 anni, abruzzese e portavoce di Fridays
For Future Roma.  Pochi giorni fa Federica, che ha in comune con Greta Thunberg la data di
nascita (3 gennaio) e la stessa passione nel voler difendere il Pianeta, è stata  l'unica  italiana
presente allo Youth Summit dell'Onu a New York, congresso dove 100 giovani di tutto il mon-
do hanno parlato di idee concrete per combattere il surriscaldamento. L'italiana ha portato la
sua idea: "Dei fotobioreattori, basati sulle alghe, economici, da mettere  nel centro delle città
per assorbire CO2". -  Da tempo l'industria e la ricerca bstanno già sperimentando i possibili
utilizzi di colture di micro e macro alghe in tantissimi campi. Sono state perfino utilizzate nel-
lo spazio, dove gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale ISS  hanno per esempio
usufruito di un Photobioreactor che consente di convertire  l'anidride carbonica  in ossigeno
tramite i processi fotosintetici delle alghe e ottenere  anche biomassa commestibile, cibo per
le missioni.  In Austria, all'Università di Inssbruk, hanno sviluppato addirittura un rivestimen-
to per edifici, chiamato AlgaeClad, sistema a base di alghe in grado di catturare l'anidride car-
bonica dall'atmosfera e immagazzinarla.
Dalle alghe si ottiene zucchero, farina, olio, mangimi animali, cosmetici, plastiche e perfino
combustibili. Le loro cellule contengono oli, proteine, antiossidanti, vitamine. Nelle profon-
dità, sargassi e kelp sono alghe fondamentali per inglobare  notevoli quantità di carbonio che
viene rimineralizzato  e sequestrato. In sostanza, fungono da serbatoi di carbonio e secondo
la scienza potrebbero essere per certi aspetti più efficaci degli alberi.
"Alcuni studi - spiega Gasbarro - indicano che in un anno possano essere anche 150 volte più
efficaci delle piante e occupano decisamente meno spazio di un albero. Oltre a riforestare, do-
vremmo tenere in considerazione anche questa soluzione. Io parlo dei fotobioreattori che po-
trebbero essere prodotti, a costi tutto sommato contenuti, e posizionati  nel centro delle città
per assorbire CO2".  Si immagina infatti un uso diverso  delle attuali tecnologie, solamente
votato all'ambiente: "Immaginatevi degli acquari di forma cilindrica alti due metri, senza pe-
sci dentro  ma con microalghe  che producono composti bioattivi  che vanno dalle proteine
agli acidi grassi. Fra le varie classi di microalghe lì dentro andrebbero quelle selezionate co-
me più efficienti nell'assorbire il biossido. Questi acquari potrebbero essere piazzati nel cen-
tro di Roma, ad esempio, e avere la stessa funzione  - ma più potente - delle piante".
La giovane ambientalista spiega che "ci sono delle criticità dato che vanno fatti raccolti a in-
tervalli regolari visto il tasso di crescita delle alghe ed è necessario usare delle colture mono
specifiche, non contaminate. Ma ho parlato con chi produce fotobioreattori ed è fattibile, il
problema è ora trovare investimenti per prendersene cura. In sostanza crederci".
Per la Gasbarro l'onda verde dei giovani che scioperano per il clima ha lo scopo di formare
nuove generazioni e svegliare quelle del passato  nell'attenzione per la Terra, dato che non
esiste un Pianeta B.  "Il cambiamento climatico - spiega - viene visto ancora, da troppe per-
sone, come un tema da chiacchiere, non come una crisi concreta e reale. Ma ora conosciamo
i danni a cui andiamo incontro. Agli adulti e potenti della terra chiedo dunque coraggio.
Credete in noi, investite per un mondo migliore, a partire dalle idee semplici, come usare le
alghe".

Lucianone

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