5 luglio '15 - dpomenica 5th July / Sunday visione post - 8
Memoria al top a vent'anni, ma
a cinquanta vince la logica
Uno studio condotto su 50mila volontari rivela che
la mente non invecchia. E' vero che per ogni facoltà.
dal leggere al ragionare, esiste una precisa età d'oro.
(da 'la Repubblica' - 24/ 06/ '15 - R2 La Scienza - Elena Dusi)
Con il tempo il cervello non invecchia, matura. Come un buon vino, perde alcune qualità
ma ne acquista altre. Tra i 15 e i 20 anni ha la massima capacità di ricordare una lista di
parole, la trama di una storia, i dettagli di un disegno. Lavora in maniera velocissima, ad
esempio quando deve individuare dei dettagli all'interno di un disegno e digitare su una ta-
stiera dei simboli al posto delle lettere. Ma la bravura nel fare i calcoli non raggiunge il
suo picco prima dei 35 anni e rimane ai massimi livelli almeno fino ai 55. Dove il tempo
lavora poi a vantaggio dei neuroni è nel memorizzare parole e informazioni e nell'abilità
di legare cause ed effetti all'interno di un ragionamento complesso. Anche leggere le
emozioni altrui è un gioco da persone mature più che da ragazzi. I risultati migliori in que-
sto compito si raggiungono tra i 45 e i 50 anni e tendono a non declinare con l'accumular-
si delle primavere. "A ciascuna età alcune facoltà migliorano, altre peggiorano e altre
ancora raggiungono un plateau. Non esiste un'età in cui il cervello raggiunge il picco di
tutte le sue performance insieme" spiega Joshua Hartshorne, il ricercatore del Massa-
chussetts Institute of Thecnology che con una collega di Harvard ha pubblicato su Psy-
chological Science il suo articolo sulle diverse "età dell'oro" del cervello.
"Un tempo si credeva - scrivono Hartshorne e Laura Germine - che l'interlligenza fluida
(ad esempio la memoria a breve termine) raggiungesse il suo picco molto presto nella vi-
ta, mentre l'intelligenza cristallizzata (ad esempio l'ampiezza del vocabolario) raggiunges-
se il suo picco durante l'età adulta". Lo studio di oggi dimostra che il quadro è molto più
articolato- La caspacità di ,memorizzare liste di parole e di numeri, e poi di manipolarle
ripetendole a ritroso, continua peer esempio a migliorare fino all'età adulta. Anche ad as-
semblare i puzzle si diventa sempre più bravi fino ai trent'anni circa. E trovare le somi-
glianze all'interno di un gruppo eterogeneo di elementi è abilità che si affina fino ai 45
anni. "Il fatto che il cervello raggiunga i picchi delle varie facoltà in momenti distinti vuol
dire che i meccanismi che usa per svolgere i vari compiti sono diffrenti" scrivono i due
psicologi. "E che diversi gruppi di neuroni maturano e invecchiano differentemente".
Ma il terreno della ricerca in questo campo è ancora vergine. E capire perchè ogno facol-
tà intellettiva abbia la sua particolare età dell'oro resta oggi un obiettivo lontano.
Lucianone
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