La presentazione della squadra veneta
Quattromila persone hanno applaudito la squadra di Mandorlini
in via Sogare, a Verona / Entusiasmo Hellas / Il presidente Setti
suona la carica: "Dateci la Juventus" / La grinta di Rafael, il
portiere: "L'obiettivo è la salvezza, dobbiamo giocare con tutte
le nostre carte"
Le ultime luci del giorno lasciano il posto alle prime ombre della sera.
Il sole tramonta sullo stadio di via Sogare e scende anche qualche goc-
cia di pioggia ma batte forte il cuore di 4.000mila tifosi gialloblù che
hanno anticipato il rientro dalle vacanze... per ringraziare ancora una
volta Mandorlini e i suoi ragazzi, "quelli che fecero l'impresa", quelli
che hanno portato in tre anni l'Hellas dalla C alla A, per dare il benve-
nuto ai nuovi arrivati che hanno già capito che aria tira a Verona -
"una passione incredibile, me ne avevano sempre parlato ma non pen-
savo una roba così", ammette Luca Toni, un campione del mondo in
maglia gialloblù - per applaudire ancora una volta Setti, Sogliano, Gar-
dini... i dirigenti che hanno regalato un sogno alla gente scaligera.
Per abbracciare e non dimenticare Giovanni Martinelli, l'uomo che ha
avuto la forza di acquistare una società in grande difficoltà e di risolle-
varla con razionalità, intelligenza e tanto coraggio. "Lui è il nostro
presidente- ha detto Maurizio Setti - Giovanni martinelli ci è sempre
stato vicino e lo sentiamo vicino anche adesso, più che mai...".
Fumogeni colorati e cori da stadio. Brividi sulle gradinate, brividi in
mezzo al campo. Cristiana Buonamano, giornalista Sky e madrina
della serata, chiama sul palco lo staff tecnico. Poi i giocatori, uno a
uno, dai portieri agli attaccanti, in rigoroso ordine alfabetico.
La formazione dell'Hellas Verona che ha conquistato la serie A,
dopo una lunga permanenza in Prima Divisione e due anni in BApplausi per tutti, canzoni personalizzate per i beniamini del pubblico, per
bomber Cacia, per super Nick Ferrari, per Mimmo Maietta. "Noi voglia-
mo Maietta in Nazional, Maietta in Nazional, Maietta in Nazional...". Si
commuove il difensore gialloblù, stringe i denti come fa quando lotta in
mezzo all'area e prende in mano il microfono: ..."Cosa ho fatto per meri-
tarmi tutto questo? Dò sempre il massimo, dal primo all'ultimo minuto.
La gente l'ha capito e mi vuole bene. Io in Nazionale? Non scherziamo,
l'Hellas è la mia Nazionale". Ancora cori, ancora applausi.
CONTINUA... to be continued...
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