BERLUSCONI ALLA CAMERA SENZA OPPOSIZIONE
Il capo dello Stato Napolitano: "Grande preoccupazione" e
subito dopo dice ancora "serve una verifica di maggioranza".
(Da Redazione Online del "Corriere della Sera" di mercoledì 12 ottobre)
Roma - Nessun passo indietro. La strategia del governo è andare avanti,
nonostante la bocciatura alla Camera dell'articolo e del rendiconto dello
Stato. Silvio Berlusconi chiederà la fiducia alla Camera giovedì alle 11,
subito dopo aver concluso un consiglio dei ministri. Ma il premier parlerà
davanti ad un'aula composta unicamente dai deputati della maggioranza.
Tutti i partiti di opposizione hanno infatti deciso di non assistere al discorso
del presidente del Consiglio. La verifica verrà votata venerdì, e in quella i
deputati della minoranza ci saranno per votare ovviamente contro il governo.
LA DECISIONE DELL'OPPOSIZIONE
La proposta è partita dal gruppo di Futuro e Libertà. Ma è stata condivisa
da tutte le altre forze di opposizione che si sono riunite alle 19 a Montecitorio.
L'Aventino del PD era in realtà già partito nel pomeriggio di martedì.
I deputati democratici non avevano infatti preso parte alle riunioni delle
commissioni della Camera. E' stato poi lo stesso Bersani a schierare il
partito in questa forma di protesta che ha pochi precedenti, il più celebre
dei quali risale al caso Matteotti, nel 1924, evento decisivo nella storia
del Fascismo.
LA QUERELLE SUL RENDICONTO
I capigruppo, dopo una riunione con il presidente della Camera Gianfranco
Fini, hanno deciso di far parlare Berlusconi giovedì e non mercoledì (cioè
oggi). Una decisione che non è piaciuta alla maggioranza. Tanto che il ca=
pogruppo della Lega, Marco Reguzzoni, accusa Fini di "essere di parte
non consentendo al governo di riferire in data odierna".
Secondo l'esponente del Carroccio, "Fini ha espresso valutazioni politiche
in una sede istituzionale sul comportamento del governo, valutazioni che
non competono al presidente della Camera. Quest'ultimo si è comunque
recato al Quirinale, su invito dell'opposizione, per spiegare come sia diven=
tato difficile, vista la situazione in cui versa la maggioranza, garantire il
normale andamento dei lavori parlamentari.
In particolare Fini avrebbe spiegato al Capo dello Stato le ragioni dell'op=
posizione secondo cui non è possibile procedere alle comunicazioni del
presidente del Consiglio dopo la bocciatura dell'articolo e4 del rendiconto
2010.
IL CAPO DELLO STATO
Ed è proprio Napolitano, in una nota, a chedere una "risposta credibile"
anche per capire se la maggioranza è in grado di operare", dopo il voto
di martedì. Dunque, "la questione che si pone è se la maggioranza di
governo ricompostasi nel giugno scorso con l'apporto di un nuovo gruppo,
sia in grado di operare con la costante coesione necessaria per garantire
adempimenti imprescindibili come l'insieme delle decisioni di bilancio e
soluzioni adeguate per i problemi più urgenti del paese, anche in rapporto
agli impegni e obblighi europei.
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mercoledì 12 ottobre 2011
POLITICA .- Napolitano: serve una verifica di maggioranza
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