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(da La Stampa - 16 dicembre '23 - di Daniela Cotto)
Brignone ha una sensibilità unica / Isolarsi le ha regalato serenità
Sarà per sempre la regina delle nevi, con i suoi tre ori vinti in tre differenti edizioni delle Olimpiadi invernali. Oggi Deborah Compagnoni, Ambassador della Fondazione Milano Cortina 2026, si dedica con passione ai mille impegni della sua nuova vita da Imprenditrice nel campo della moda per lo sci e l'outdoor (ieri era a Bansko, in Bulgaria, con con marc Girardelli per l'inaugurazione di un nuovo impianto). Ma non ha staccato la spina, segue ogni appuntamento di Coppa del mondo e ammira le sue eredi. federica brignone e Sofia Goggia, le stelle che trascinano l'Italia dello sci a corto di fuoriclasse tra gli uomini, oggi tornano in pista nella discesa di Val d'Isère.
Daniela Cotto: "Ha visto le stelle della Nazionale? Se le aspettava così forti? "
D. Compagnoni: "Federica è stata bravissima con la doppietta centrata in Canada nella nebbia. Non tanto perchè era indietro nella prima manche ma perchè è stata coraggiosa nella difficoltà. Quando non vedi tanto e vinci vuol dire che hai una sensibilità che agli altri manca. Dal mio punto di vista è la più forte in gigante. Ho visto bene anche Marta Bassino. Sono sicura che il podio arriverà, sta sciando bene. E Sofia Goggia è una certezza nella velocità".
D. Cotto: "Che cosa ha in più la Brignone rispetto agli anni scorsi?"
D. Compagnoni: "Ho assistito alla sua crescita, è migliorata tantissimo. La prima cosa che si nota è la sicurezza, legata al suo nuovo stato d'animo. nelle difficoltà ha trovato coraggio. Ora Federica è più sicura di se stessa. la scelta di essere seguita da suo fratello, Davide, è stata vincente. Questo le dà una dimensione familiare che le trasmette serenità, quello di cui aveva bisogno".
D. Cotto: "La sente durante la Coppa?"
D. Compagnoni: "Le scrivo, le mando messaggi e complimenti ma non mi intrometto più di tanto. Perchè so che durante la stagione gli sciatori vivono lontano dalla realtà. O meglio la loro quotidianità non ha nulla a che fare con quella di una persona diciamo 'normale'. Ed è giusto così, perchè gli atleti non devono pensare ad altro.. E il compito dello staff che ti segue è quello di isolarti. Meno persone vedi più sei libero di mente, più energie hai e meglio scii.. Come sta succedendo a Federica".
D. Cotto: "La sua opinione sullo squadrone rosa?"
D. Compagnoni: "Intanto, devo fare i complimenti a tutte. So quanto impegno e quanta fatica ci sia dietro ai risultati. E in generale fanno bene allo sci e a tutto lo sport".
D. Cotto: "Cosa è cambiato nello sci di oggi rispetto a quando gareggiava lei?"
D. Compagnoni. "Purtroppo, questo sport che ha le sue radici tra la gente di montagna è diventato d'élite e carissimo rispetto a quando ero bambina. Ed è un peccato. Per questo motivo ho creato la mia collezione Altavia, portando la mia esperienza sia a livello tecnico - dopo tanti anni di agonismo - sia a livello stilistico per chi, come me, pratica con piacere lo sci alpino e lo sci alpinismo, disciplina che diventerà olimpica nelle prossime Olimpiadi Milano Cortina 2026".
D. Cotto: Qual è la filosofia che l'ha guidata nella creazione?"
D. Compagnoni. "Quella di abbassare i prezzi e di risponbdere a elevati requisiti tecnici. Inoltre Altavia per me è un nome evocativo, perchè la mia famiglia vanta generazioni di guide alpine. Ed è propeio dal nome del primo dei grandi percorsi dolomitici - Alta Via n. 1, detta la classica - che prende il nome la collezione".
D. Cotto: "Ci racconta della sua ultima passione sportiva, lo sci alpinismo?".
D. Compagnoni. "E' un modo di stare in montagna e di scendere da pendii che raggiungi con le tue forze. Un mondo parallelo a quello dello sci alpino clasico. Lì invece sei in solitaria e c'è questa relazione molto speciale con la neve e con la natura".
D. Cotto: "Torniamo alle Olimpiadi di Milano - Cortina. Sarà una svolta per il mondo della neve e del ghiaccio?".
D. Compagnoni: "I Giochi del '26 saranno l'occasione per rilanciare gli sport invernali".