giovedì 28 marzo 2024

Sport / SCI - L'intervista / Deborah Compagnoni

 28 marzo '24 - giovedì                                 28th March / Thursday                         visione post - 21

(da La Stampa - 16 dicembre '23 - di Daniela Cotto)

Brignone ha una sensibilità unica / Isolarsi le ha regalato serenità

Sarà per sempre la regina delle nevi, con i suoi tre ori vinti in tre differenti edizioni delle Olimpiadi invernali. Oggi Deborah Compagnoni, Ambassador della Fondazione Milano Cortina 2026, si dedica  con passione ai mille impegni della sua nuova vita da Imprenditrice nel campo della moda per lo sci e l'outdoor (ieri era a Bansko, in Bulgaria, con con marc Girardelli per l'inaugurazione di un nuovo impianto).  Ma non ha staccato la spina, segue ogni appuntamento di Coppa del mondo e ammira le sue eredi. federica brignone e Sofia Goggia, le stelle che trascinano l'Italia dello sci a corto di fuoriclasse tra gli uomini, oggi tornano in pista nella discesa di Val d'Isère.

Daniela Cotto: "Ha visto le stelle della Nazionale? Se le aspettava così forti? " 

D. Compagnoni: "Federica è stata bravissima con la doppietta centrata in Canada nella nebbia. Non tanto perchè era indietro nella prima manche ma perchè è stata coraggiosa nella difficoltà.   Quando non vedi tanto e vinci vuol dire che hai una sensibilità che agli altri manca. Dal mio punto di vista è la più forte in gigante. Ho visto bene anche Marta Bassino. Sono sicura che il podio arriverà, sta sciando bene. E Sofia Goggia è una certezza nella velocità". 

D. Cotto: "Che cosa ha in più la Brignone rispetto agli anni scorsi?"

D. Compagnoni: "Ho assistito alla sua crescita, è migliorata tantissimo. La prima cosa che si nota è la sicurezza, legata al suo nuovo stato d'animo. nelle difficoltà ha trovato coraggio. Ora Federica è più sicura di se stessa. la scelta  di essere seguita da suo fratello, Davide, è stata vincente. Questo le dà una dimensione familiare che le trasmette serenità, quello di cui aveva bisogno".

D. Cotto: "La sente durante la Coppa?"

D. Compagnoni: "Le scrivo, le mando messaggi e complimenti ma non mi intrometto più di tanto. Perchè so che durante la stagione gli sciatori vivono lontano dalla realtà. O meglio la loro quotidianità non ha nulla a che fare con quella di una persona diciamo 'normale'. Ed è giusto così, perchè gli atleti non devono pensare ad altro.. E il compito dello staff che ti segue è quello di isolarti. Meno persone vedi più sei libero di mente, più energie hai e meglio scii.. Come sta succedendo a Federica".

D. Cotto: "La sua opinione sullo squadrone rosa?"

D. Compagnoni: "Intanto, devo fare i complimenti a tutte.  So quanto impegno e quanta fatica ci sia dietro ai risultati. E in generale fanno bene allo sci e a tutto lo sport".

D. Cotto: "Cosa è cambiato nello sci di oggi rispetto a quando gareggiava lei?"

D. Compagnoni. "Purtroppo, questo sport che ha le sue radici tra la gente di montagna è diventato d'élite e carissimo rispetto a quando ero bambina. Ed è un peccato. Per questo motivo ho creato  la mia collezione Altavia, portando la mia esperienza sia a livello tecnico - dopo tanti anni di agonismo - sia a livello stilistico per chi, come me, pratica con piacere lo sci alpino e lo sci alpinismo, disciplina che diventerà olimpica nelle prossime Olimpiadi Milano Cortina 2026".

D. Cotto: Qual è la filosofia che l'ha guidata nella creazione?"

D. Compagnoni. "Quella di abbassare i prezzi e di risponbdere a elevati requisiti tecnici.  Inoltre Altavia per me è un nome evocativo, perchè la mia famiglia vanta generazioni di guide alpine. Ed è propeio dal nome del primo dei grandi percorsi dolomitici - Alta Via n. 1, detta la classica - che prende il nome la collezione".

D. Cotto: "Ci racconta della sua ultima passione sportiva, lo sci alpinismo?".

D. Compagnoni. "E' un modo di stare in montagna e di scendere da pendii che raggiungi con le tue forze. Un mondo parallelo a quello dello sci alpino clasico. Lì invece sei in solitaria e c'è questa relazione molto speciale con la neve e con la natura".

D. Cotto: "Torniamo alle Olimpiadi di Milano - Cortina. Sarà una svolta per il mondo della neve e del ghiaccio?".

D. Compagnoni: "I Giochi del '26 saranno l'occasione per rilanciare gli sport invernali".




Lucianone

venerdì 22 marzo 2024

Ultime notizie - Esteri

 22 marzo 2024 - venerdì                             22nd March / Friday                            visione post - 21

MoscaATTENTATO

Strage nella sala da concerto a Mosca (periferia)  / Almeno 40 morti e 100 feriti, tra cui anche bambini. Avvenuto questa sera dopo le 19.  L' Isis rivendica l'attentato 

Un commando armato di almeno quattro/cinque uomini in mimetica ha aperto il fuoco nella sala da concerto Crocus City Hall, periferia di Mosca. Secondo i media, nell’attentato almeno 40 persone sono state uccise e oltre 100 ferite, tra loro anche bambini. Tajani: «Non abbiamo segnalazioni di italiani coinvolti». Allerta in tutta la Russia / l'Isis rivendica l'attentato.



Lucianone

mercoledì 20 marzo 2024

RIFLESSIONI - -Le zanne all'uranio

 20 marzo '24 - mercoledì                              20th March / Wednesday                 visione post - 14

(da la Repubblica - 17 marzo, '24 -  l'Amaca / di Michele Serra)

Le zanne all'uranio

La facilità con la quale si tira in ballo la guerra atomica, nell'uòtimo paio d'anni, non ha precedenti. I più anziani ricordano ancora la crisi di Cuba, quando il titolo di giornale "Il mondo con il fiato sospeso" ebbe (ma per pochi giorni) un significato tangibile. Il mondo trattenne effettivamente il fiato, e tirò il classico sospiro di sollievo appena fu chiaro che non ci sarebbe stato alcun conflitto atomico. Ora, non è facile stabilire se il prolungato "allarme atomico" seguito all'invasione russa dell'Ucraina sia dovuto più all'uso sistematico di quell'argomento che fa il governo russo, subito rintuzzato da governi e diplomazie occidentali, come se fosse impossibile non stare a quel gioco; oppure se a ingigantire il pericolo sia il sistema mediatico mondiale, nel suo complesso molto incline a usare le emozioni, l'enfasi e le paure come ingrediente fisso.  Fatto sta che il pericolo atomico, da inaudita minaccia di sterminio, estinzione, atroci malattie per i sopravvissuti, è diventato una specie di evenienza da mettere in conto tra le tante, e parole come apocalisse  e armageddon (sempre in bilico tra Bibbia e Hollywood) sono diventate di uso quasi comune.

C'è qualcosa di sconcio, in questo assuefarsi collettivo alla più sconcia delle potesi..Qualcosa di sconcio ma anche di sfinito, come se gli uomini parlassero di se stessi senza più nessuna fiducia in se stessi. Chi siamo noi? Siamo la bestia con le zampe all'uranio. Riusciamo ancora a immaginarci in un'altra maniera? Forse no, e questa sarebbe la vera vittoria di Putin.

Lucianone

Appuntamenti - MOSTRE

 20 marzo '24 - mercoledì                              20th March / Wednesday                      visione post - 13


Fiera di Rho  (Milano)  -

Si tiene nei padiglioni della Fiera di Rho dal 16 al 21 aprile la 52^ edizione del Salone del Mobile di Milano, l'appuntamento del design più importante del mondo.    Oltre 1.900 gli espositori, 172.500 i metri quadrati di spazio occupato, 600 i giovani talenti, 22 le scuole di design e un'installazione speciale firmata da David Lynch: A thinking room.

Reggia di Venaria /  (Venaria Reale, Torino, lavenaria.it)  -

Dal 29 marzo al 15 settembre '24,  le Sale delle Arti della residenza sabauda (inserita dal 1997 nella Lista del Patrimonio dell'umanità dell'Unesco9 ospiteranno  Capodimonte da Reggio o Museo. Cinque secoli di capolavori da Masaccio a Andy Warhol

Continua... to be continuous...




sabato 16 marzo 2024

Sport - calcio / Serie A - 28^ giornata / anno '23 - '24

 16 marzo '24 - sabato                                    16th March / Saturday                           visione post - 11

Risultati delle partite

Napoli - Torino  1 - 1   Sassuolo - Frosinone  1 - 0

Cagliari - Salernitana  4 - 2

Bologna - Inter   0 - 1    Genoa - Monza   2 - 3

Lecce -  H. Verona   0 - 1   Milan - Empoli  1 - 0

Juventus - Atalanta  2 - 2

Fiorentina - Roma   2 - 2

Lazio - Udinese    1 - 2

Commento -

continua...


giovedì 14 marzo 2024

SOCIETA' / (esteri) - Israele / Palestina: cessare il fuoco e immaginare scenari di pace

 14 febbraio '24 - giovedì                             14th February / Thursday                       visione post - 13

(da "il manifesto" - 18 novembre '23 -  di Ali Rashed)

Cessare il fuoco, immaginare scenari di pace

Tutte le guerre nel Vicino Oriente sono state precedute da nuovi piani di ammissione o spartizione che ne hanno ridisegnato i confini. Questo è avvenuto nel 1948 quando fu cancellata la Palestina dalla carta geografica, poi avvenne nella guerra del 1967. Quando Israele occupò il resto della Palestina (Cisgiordania e Gaza) insieme al Sinai e alle alture del Golan.  Avvenne anche nel 1973 quando Israele fu costretta a restituire il Sinai all?Egitto oppure nel 1982 quando occupò una parte significativa del Libano per poi essere costretta a ritirarsi dopo il massacro di Sabra e Chatila e grazie alla resistenza del popolo libanese. Lo stesso avenne in occasione dopo l'11 settembre 2001 con l'occupazione dell'Afghanistan e la guerra all'Iraq che, insieme alla libertà e alla democrazia, si fa per dire, portarono con sè lo smembramento di questi paesi in un coacervo di aree fondate su basi etniche e confessionali solcate da infrastrutture funzionali al controllo delle materie prime. Al contrario solo lo Stato di Israele non ha definito i propri confini, sfruttando ogni occasione (ovvero ogni nuova guerra) per espandere il proprio territorio. Quello che del resto sta accadendo in questa guerra reagendo all'aggressione di Hamas, per annettersi definitivamente la Striscia di Gaza, espellendone la popolazione. Con licenza di buona parte delle potenze occidentali e dei mezzi di informazione che ne hanno avvallato le attività criminali di pulizia etnica e di di massacro della popolazione civile. -  Già dal 9 ottobre, due giorni dopo l'attacco di Hamas, gli Stati Uniti e alcune diplomazi occidentali hanno cercato di convincered l'Egitto ad ospitare i Palestinesi di Gaza nel Sinai in cambio della cancellazione del loro debito estero.  Contestualmente i coloni ebrei hanno intensificato i loro attacchi contro i villaggi e i civili palestinesi in Cisgiordania, intimando loro di fuggire in Giordania. Intenzioni respinte almeno per il momento, anche grazie al deciso rifiuto della Giordania e dell'Egitto - per motivazioni legate al timore di destabilizzazioni interne - ma solo accantonate.

Di fronte alla tragica realtà causata dalla logica di vendetta del governo di Netanyahu - che calpesta le più elementari norme del diritto internazionale - si sono evidenziate delle discrepanze nell'atteggiamento delle potenze occidentali, fin qui asservite al volere della destra israeliana e degli Usa.  Tanto che il segretario di stato nordamericano Blinken ha affermato che "una autorità palestinese efficace e attiva" dovrebbe alla fine governare Gaza. Senza per altro fornire indicazioni su come superare l'opposizione di Netanyahu, il quale vorrebbe che Israele  si assumesse  la responsabilità complessiva  della "sicurezza" sul territorio palestinese per un periodo indefinito..Lo stesso dicasi per il capo della diplomazia europea Borrell, xhe ha detto chiaramente che Israele non può rimanere a gaza dopo la guerra. Dalla Germania poi viene la proposta di mettere Gaza sotto un ombrello protettivo delle Nazioni Unite per permettere la ricostruzione e la creazione di un autogoverno locale. Evidentemente la questione è più complicata di quello che pretendeva la follia israeliana. Nel 1948 , come scrisse Rabin nelle sue memorie, è bastato un gesto della mano di ben Gurion per cacciare via più di 700.000 palestinesi dalle loro case, città e villaggi. Di certo oggi, dopo il brutale attacco di hamas e la carneficina di Gaza da parte di Israele, trovare una soluzione giusta e condivisa è (certamente) meno facile che in passato. -      Occorre fermarsi. Serve un immediato cessate il fuoco indispensabile per la vita di milioni di esseri umani e per evitare l'allargamento della guerra a tutta la regione, Mediterraneo compreso. Ed iniziare a riflettere su come trovare una soluzione di pace duratura, individuando strade diverse da quelle fin qui percorse.  Ma per far questo occorre un cambiamento radicale delle politiche di tutti gli attori, nonchè un cambio necessario delle classi dirigenti. Fin quando saranno le armi e la violenza a dettare l'agenda politica del Vicino Oriente (e dei potenti della Terra), la pace non potrà eseere che un lontano miraggio.

(Ali Rashed  - già primo segretario Ambasciata palestinese in Italia)

Lucianone

sabato 9 marzo 2024

Riflessioni con commento - I camion e i bambini / Gaza: morire per il cibo e la sopravvivenza

 9 febbraio '24 - sabato                               9th February / Saturday                             visione post - 12

(da la Repubblica - 6 marzo '24  / da  L'Amaca / di Michele Serra)

(Al varco di Rafah, che è la pèorta tra la Striscia di Gaza e l'Egitto ci sono centinaia di camion pieni di cibo, bloccati. Dall'altra parte ci sono bambini denutriti e disidratati. Ascolto alla radio, mentre come tutti sto guidando e pensando agli affari miei, la voce di un uomo che piange, non riesce a parlare, non riesce a spiegare come sia possibile che da una parte ci sia cibo a volontà, dall'altra bambini affamati, e quella porta rimanga chiusa. -  La voce è quella di Angelo Bonelli, leader dei Verdi, in missione da quelle parti con altri quindici parlamentari italiani (dunque serve ancora a qualcosa, cari "antipolitici", fare politica). La trasmisssione è "il rosso e il nero", condotta da Francesco Storace e Vladimir Luxuria, breve spicchio di umanità nel palinsesto militante di Radiouno (parentesi: Storace è schiettamente fascista, Luxuria è stata eletta in Parlamento con Rifondazione Comunista.  Se riesco ad ascoltarli è perchè danno l'idea di essere al microfono in quanto esseri umani, non in quanto impiegati della politica).  Ascoltando Bonelli, il uo semplice racconto fatto di dolore e di impotenza, ho pensato, ed è un pensiero che mi duole, che Netanyahu sta scavando la fossa a Israele - come se non bastassero quelli che già vogliono scavargliela. Niente, nemmeno il bestiale pogrom di hamas il 7 di ottobre, nemmeno gli ostaggi giustifica la rappresaglia feroce sulle persone di Gaza, la fame e la sete dei bambini, il terrore, lo sfinimento, la morsa inumana su un popolo schiantato.  Valenti sponsor dell'una dell'altra causa ancora si schierano, e spiegano chi ha ragione e chi ha torto. Ma i soli che hanno ragione sono i bambini (prendete queste parole al netto di ogni retorica) e o mi sento rappresentato solo dalle lacrime di Angelo Bonelli, fermo tra i camion e i bambini.

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di Luciano Finesso _

Gaza: morire per il cibo e la sopravvivenza

"Crimine di guerra" quello perpetuato dall'esercito di Israele, al comando di Netanihau e soci nazisti, contro la popolazione di Gaza bambini compresi..Israele e il suo governo di ultradestra si difendono da ogni accusa di genocidio, dicendo che sono alla caccia dei "terroristi" di Hamas che si nascondono tra la popolazione, bambini compresi, sia hegli ospedali che in ogni luogo nascosto alla loro vista; e dunque ogni azione di guerra aperta contro Hamas è lecita.  Quindi è inteso che non è vendetta ma una ricerca (infinita) dei capi e seguaci sanguinari di Hamas per sconfiggere definitivamente questo gruppo che ha trucidato famiglie israeliane e anche cittadini inermi israeliani.  Ma allora così non se ne esce: se un governo per difendere i propri cittadini e la sua popolazione si accanisce su un'altra popolazione, in mezzo alla quale crede di trovare tutti i terroristi di Hamas, è lecito anche pensare a un possibile stratagemma per colpire anche, vendicandosi, il maggior numero di palestinesi o popolazione palestinese innocenti. E non è impossibile pensare a un modo facile, sbrigativo di vendicarsi, soprattutto su un numero elevato di bambini che non hanno colpe alcune. Ma muoiono e rischiano di morire per mancanza di cibo sotto le bombe e alla ricerca della sopravvivenza.  Sia poi  che si tratti di genocidio o meno.

:lucianone

giovedì 7 marzo 2024

Riflessioni della settimana: Abbasso Donald Trump, Evviva Biden nonostante l'età!

 7  febbraio 2024, giovedì -                                7th FebruRY / Thursday                    visione post - 22