mercoledì 29 settembre 2021

AMBIENTE / biodiversità - Il modello del VIvaio Bicocca di Milano

 29 settembre '21 - mercoledì                       29th September / Wednesday                    visione post - 29

(da la Repubblica - 8 settembre '21 - Milano Estate / di Massimo Labra)


Quando il caos fa crescere la biodiversità

Il Vivaio Bicocca, a Milano, ha recuperato un'area e
l'ha aperta al quartiere: un esperimento riuscito che
può diventare modello per il risanamento di spazi
abbandonati.
In queste settimane abbiamo raccontato la storia di alberi monumentali con caratteristiche 
particolari che arricchiscono la nostra città. Ma un albero da solo non basta. Per questo oggi
vorrei parlarvi delle aree verdi che sono la csa della biodiversità. Non di parchi o giardini
storici ma di quelle aree abbandonate, marginali e di spazi che si rendono disponibili perchè le
esigenze della città e dei cittadini cambiano. Per esempio, in Zona 9, l'Università Bicocca ha adot-
tato un vecchio vivaio  che si trova  all'angolo tra via Cozzi e via De Marchi. E stato chiamato Vi-
vaio Bicocca. Un'area che per più di cinquant'anni i fratelli Fumagalli avevano sapientemente uti-
lizzato per far crescere le piante da utilizzare in varie aree della città.  L'Ateneo, in accordo con il
Municipio ed il Comune, ha deciso di aprire quest'area  a studenti e cittadini  perchè rappresenta
un chiaro esempio di biodiversità urbana dove le specie tipiche dei vivai e quelle spontanee vivo-
no insieme. Non possiamo certo dire che sia un'area naturale in quanto l'uomo ha avuto un ruolo
fondamentale nel decidere cosa e dove  piantare le varie essenze.  Questo però è il suo bello: si 
può vedere bene come la biodiversità sia capace di evolvere cercando spazi nuovi e soluzioni. 
La competizione, ma anche la sinergia, ha fatto sì che le piante si siano alleate tra di loro e ab-
biano dato vita a una foresta urbana. I primi ad accorgersene sono stati gli animali  che hanno
subito popolato l'area. C'è una grande presenza di insetti, molti dei quali fondamentali per l'im-
pollinazione. Ma nel vivaio oggi nidificano molti uccelli; tra questi c'è anche  il fiorrancino (Re-
gulus ignicapilla), un piccolissimo passeriforme che pesa pochi grammi e che è diventato subi-
to la mascotte dell'area per il suo inconfondibile canto. 
Il Vivaio Bicocca, come altre aree che nascono da vicende antiche, è prezioso  non solo  per il
valore storico e per le singole piante che lo abitano ma anche perchè ci racconta molto di come 
dovremmo intervenire per creare foreste urbane sostenibili. Questo è un tema di grande attua-
lità che vede scienziati e amministratori al lavoro per tutelare e migliorare il contesto urbano
  Da queste aree impariamo  che non è sufficiente   individuare  una zona idonea  e  piantare
alberi ma che dobbiamo sin da subito pensare alle dinamiche della foresta nella sua comples-
sità. Considerare le esigenze degli alberi ma anche degli animali che vivono con loro e delle
specie erbacee che popoleranno il sottobosco. Ricordiamoci anche della comunità microbica
e di tutti gli altri organismi animali del suolo. -  In sintesi, dobbiamo progettare  e  realizzare
un ecosistema ricco e resiliente. Ricco perchè così avremo  una grande biodiversità e saran-
no garantiti tutti i servizi ecosistemici complessi come l'impollinazione   e la dispersione di
semi.  Resiliente perchè questa foresta dovrà resistere ai cambiamenti climatici, ai patogeni
e alle specie invasive ma soprattutto dovrà sopportare la presenza dell'uomo.  
Per quanto riguarda invece l'elemento di resilienza dobbiamo valutare quanto la nostra area
sarà capace di cambiare e plasmarsi in seguito a fattori avversi come le elevate temperature,
che in questi ultimi anni stanno diventando sempre più comuni nelle nostre città. Si dice che
la parola resilienza derivi da re - salire e/o saltare.  A me piace pensare  che il salto  si possa 
fare indietro, quando le condizioni sono critiche, ma anche in avanti se gli spazi lo permetto-
no. Esattamente come ha fatto  il Vivaio Bicocca  appena l'uomo  l'ha lasciato libero. Da una
dimora  di essenze arboree  si è trasformato  in un vero bosco  che ospita  specie di diversa 
provenienza. Oggi questo balzo in avanti lo potranno vedere cittadini e studenti, così da ap-
prendere che la biodiversità regala grandi sorprese se l'uomo non la costringe in piccoli spa-
zi ordinati.

Lucianone

domenica 26 settembre 2021

SPORT - calcio / Serie A - 5^ giornata - Anno 2020/21

 26 settembre '21 - domenica                         26th September / Sunday                    visione post - 6

Risultati delle partite
Bologna -  Genoa   2 - 2  /  Atalanta - Sassuolo   2 - 1
Fiorentina - Inter   1 - 3  /  Salernitana - H. Verona  2 - 2
Spezia - Juventus  2 - 3  /  Cagliari - Empoli   0 - 2
Milan - Venezia   2 - 0  /  Torino - Lazio   1 - 1   
Sampdoria - Napoli   0 - 4     
Roma - Udinese    1 -0

CLASSIFICA  

NAPOLI   15  /  Milan, Inter   13  /  Roma   12  / Atalanta   10  /  Fiorentina   9  /   Bologna,
Lazio   8  /  Torino, Udinese   7  /  Empoli   6  /   Sampdoria, Juventus   5  /  Sassuolo, Genoa,
H. Verona, Spezia   4  /  Venezia   3  /  Cagliari   2  /  Salernitana   1


COMMENTO
- di Luciano Finesso -

Continua...
to be continued...

Riflessioni - Senza politici (veri) non c'è politica, specialmente nel centrodestra

 26 settembre '21 - domenica                          26th September / Sunday                       visione post - 7

(da la Repubblica - 18 settembre '21 - L'Amaca / Michele Serra)
La politica senza i politici
Pare che il centrodestra arranchi nei sondaggi per l'elezione dei nuovi sindaci. Pare che il suo eletto-
rato potenziale non sia attratto dai candidati, che tranne, forse, in un caso (Torino) colpiscono per la
loro mancanza di appeal, di notorietà, di dialettica, insomma di tutto quamto servirebbe per conqui-
stare qualche voto in più rispetto alla percentuale messa a disposizione dai partiti della coalizione.
Si pensi solo ai due pittoreschi carneadi scelti per le due città più importanti di Italia, Roma e Mi-
lano. Le due capitali. Perchè questo avvenga, è in un certo senso un mistero: la vistosa ascesa po-
litica dei due leader della coalizione, il Salvini e la Meloni, avrebbe dovuto attrarre, secondo logi-
ca, personalità di spicco, compagni di viaggio, intellettuali, imprenditori, magari anche profittato-
ri, ma di livello, come sempre avviene, fisiologicamente, quando un leader ha successo.   Perchè
non è accaduto? Perchè per trovare due nomi per Milano e Roma hanno dovuto tirare a indovina-
re?  Azzardo un'ipotesi (tra tante). La politica è anche un mestiere, e un mestiere duro. E' un insie-
me di competenze e di voglia di fare. Non per caso sono sempre esistiti scuole di partito. corsi di
formazione, seminari. Se, per esempio, il Salvini , invece di stipendiare un impressionante ploto-
ne (tredici maschi) per bastonare e irridere sui social i suoi avversari, avesse speso quei soldi per
iscriverli tutti e tredici a una università decente, oa una scuola di partito, magari non subito, ma
tra qualche anno, si ritroverebbe con qualcosa he assomiglia a una vera classe dirigente. La poli-
tica, senza bravi politici, alla lunga finisce nel nulla.

Lucianone

sabato 25 settembre 2021

AMBIENTE / Climbing for Climate - Appennino: il Gran Sasso rimane senza ghiacciaio

 25 settembre '21 - sabato                         25th September / Saturday                         visone post - 6

(da la Repubblica - 15 settembre '21 - di Luca Fraioli / Gran Sasso)


L'agonia del Gran Sasso: l'Appennino perde
il suo unico ghiacciao
Lezione di clima a 2600 metri d'altezza. Sullo sfondo niente lavagna o diapositive, ma ciò che resta
di un ex ghiacciaio condannato a morte dal riscaldamento globale. Oltre 100 tra studenti universitari,
ricercatori, docenti e rettori si sono arrampicati fin sotto la vetta del Gran Sasso per toccare con mano
l'ultimo ghiaccio del Calderone, quello che una volta  poteva vantare  il titolo di ghiacciaio più a sud
d'Europa. Nel 2007 è stato declassato a "glacionevato" e oggi appare come una macchia di neve 
sporca sul fondo della conca di roccia, incastrata tra le vette del Corno Grande e del Corno Piccolo.
"E pensare", spiega nella sua lezione ad alta quota Massimo Frezzotti, presidente del Comitato
Glaciologico Italiano, "che all'inizio del secolo scorso il ghiaccio riempiva tutto il Calderone. Anzi
secondo alcune testimonianze in alcune occasioni tracimava e lasciava cadere acqua  e frammenti
di ghiaccio sul versante teramano del Gran Sasso". Un colosso gelato alto decine di metri che si è
fuso in poco più di un secolo. Con un processo che ora sta persino accelerando.  "I nostri dati, ed
è notizia di qualche giorno fa, dicono che  si è ridotto  del 65%  negli ultimi 25 anni", conferma 
Masimo Pecci, anche lui del comitato Glaciologico Italiano, che ha dedicato gli studi di una vita
all'ormai ex ghiacciaio del Calderone. 
"La prima volta ci sono salito 40 anni fa. Le volte successive ci ho camminato sopra con i rampo-
ni, ci ho sciato. E si vedevano chiaramente le strutture tipiche di un ghiacciaio: il fronte, la lingua.
Ora è irriconoscibile", racconta Simone Gozzano, alpinista, filosofo e prorettore  dell' Università
dell'Aquila, unodegli atenei abruzzesi, insieme al Gran Sasso Science Institute, l'Università di Te-
ramo, l'Università d'Annunzio di Chieti-pescara, padroni di casa in questa iniziativa.
Ma Climbing for Climate nascein realtà a Brescia. E' infatti l'Università lombarda ad averla ideata
con una visita all'Adamello nel 2019.  "Due anni fa abbiamo pensato di cambiare  le modalità che usavamo per comunicare l'urgenza della crisi climatica: i convegni non bastavano più.  Se i retto-
ri facendo anche un pò di fatica vanno a vedere e fanno vedere  quello che sta succedendo forse
l'effetto è migliore, ci siamo detti. E a giudicare dalla giornata di oggi sul Gran Sasso direi che ha
funzionato", dice soddisfatto Maurizio Tira, docente di ingegneria ambientale  e  rettore dell'Uni-
versità di Brescia.   Climbing for Climate è stata subito adattata dalla Rete delle Università per lo
Sviluppo sostenibile (Rus), che raccoglie una ottantina di atenei particolarmente sensibili al tema.
"Iniziative come questa contribuiscono  non solo  alla costruzione  di una comunità consapevole,
ma anche al rafforzamento delle relazioni tra atenei che vivono e hanno un impatto rilevante sui
territori", spiega Patrizia Lombardi, presidente della Rus e vice-rettrice del Politecnico di Torino.
Organizzata nell'anno in cui il nostro Paese ha assunto la Presidenza del G20 e la copresidenza
di COP26, questa terza edizione  del Climbing for Climate  rappresenta  un tassello importante
nella promozione del 2021  come anno  dell'ambizione climatica.  E contribuisce a valorizzare
l'impegno degli atenei italiani nel perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'A-
genda 2030 dell'Onu. Oggi anche l'Anvur ha incluso questi temi tra i criteri di valutazione del-
le università".
"In effetti", aggiunge Eugenio Coccia, rettore del Gran Sasso Science Institute, "le università 
sono un avamposto della sostenibilità, non solo ambientale ma anche sociale, un luogo dove
si sensibilizzano gli studenti e i cittadini. E se oggi siamo qui a oltre 2000 metri è per essere
più convinti noi e più convincenti con loro". -  "Certo, è un atto simbolico, ma comunque si-
gnificativo: toccare con mano quel che resta del ghiacciaio più a sud d'Europa", interviene il
rettore dell'Università di Teramo Dino Mastrocola.  - "Tuttavia, aldilà dei gesti dimostrativi,
per le università è ormai un imperativo occuparsi di sostenibilità e lotta ai cambiamenti cli-
matici. Noi a Teramo, negli ultimi tre anni abbiamo varato cinque corsi di laurea che nel no-
me hanno la parola sostenibilità". - "In generale, le università italiane stanno lavorando mol-l
tissimo", conferma Tira.  "E' stato appena istituito  un dottorato di ricerca nazionale, con un 
centinaio di borse e l'adesione di 31 atenei. E a fine agosto è arrivato dal ministero un finan-
ziamento di circa 220 milioni complessivi per posizioni di ricercatori, con il vincolo però che
si concentrino soprattutto su tematiche green. E ci sono 1,4 miliardi di euro per l'edilizia uni-
versitaria, che naturalmente sarà un'edilizia sostenibile.  Ma come università abbiamo abbia-
mo anche fatto raccolta differenziata, piantato alberi, distribuito borracce per ridurre il consu-
mo di plastica".  Dunque, anche guardando questi studenti arrivati fin quassù, è ottimista sul-
l'emergenza climatica? Il mondo accademico contribuirà a trovare le soluzioni? "Ottimista se
guardo ai giovani. Realista se osservo fenomeni ormai irreversibili.  Come questo ghiacciaio 
che non c'è più".

Lucianone

martedì 21 settembre 2021

SPORT - calcio / Serie A - 4^ giornata - anno 2021/22

 21 settembre '21 - lunedì                            21st September / Monday                           visione post - 5 

Risultati delle partite
Sassuolo - Torino   1 - 0  /  Genoa - Fiorentina   1 - 2
Inter - Bologna   6 - 1  /  Salernitana - Atalanta   0 - 1
Empoli - Sampdoria   0 - 3  /  Venezia - Spezia   1 - 2
Lazio - Cagliari   2 - 2  /  H. Verona - Roma   3 - 2
Juventus - Milan   1 - 1  /  Udinese - Napoli   0 - 4

CASSIFICA

Inter, Milan   10  /   Napoli, Roma, Fiorentina   9  /   Udinese, Lazio, Atalanta, Bologna   7  
Torino   6  /   Sampdoria   5  /   Sassuolo, Spezia   4  /   H. Verona, Genoa, Empoli, Venezia   3
Juventus, Cagliari   2  /   Salernitana   0   


   

Commento
Totale: 33 gol, cinque vittorie in trasferta (fuori casa, come un tempo si diceva spesso).
Sono queste le cifre e considerazioni oggettive che risultano da questa quarta
giornata del campionato della serie A. Entusiasmo tornato tra gli ormai numerosi spetta-
tori 'dal vivo' sugli spalti di tutti gli stadi: questa è la grande sensazione positiva
che si tocca con mano e si vede nel gioco delle squadre più spumeggiante, vivo e
vegeto rispetto all'anno degli stadi vuoti ed echeggianti solo delle voci di giocatori
in campo, tecnici e panchinari, quest'ultimi unici veri tifosi in campo.
Adesso gli alè. alè, gli hurrà, i cori straripanti del tifo si possono sfogare nella
loro naturale cornice epica del calcio giocato con partecipazione di tutti i supporter
nelle curve innanzi tutto e sugli spalti centrali  con stampa e giornalisti compresi.
- Luciano Finesso -
 

SOCIETA' / Pandemia e non solo - Lo psicologo volontario che cura gli incubi dei medici / Intervista

 21 settembre '21 - lunedì                          21st September / Monday                         visione post - 2

(da la Repubblica - 19 settembre '21 -  / Storie italiane - di Dario Cresto-Dina)

Damiano Rizzi, psicologo:
 "Io, volontario curo gli incubi dei medici"
Questa è una piccola storia di un mestiere: il volontariato. Lui si chiama Damiano Rizzi. ha 49 anni, è
sposato con maria Pia e ha due figli, Irene e Filippo. E' uno psicologo clinico, ricercatore al San Mat-
teo di Pavia. Per occuparsi delle vite degli altri ha creato la fondazione Soleterre.  "Ho depositato alle 
13 e 05 del 22 ottobre 2002  l'atto di costituzione  al registro delle Onlus. Poco dopo siamo stati rico-
nosciuti dal ministero degli Esteri come Organizzazione non governativa, con tutti i requisiti per la-
vorare in ogni ospedale e luogo del mondo".
- Mi spieghi la scelta del nome (Soleterre)
-  "E' il contrario di 'terre sole', luoghi abbandonati in cui le persone vivono in estrema povertà.
Soleterre arriva e cerca di dare loro quello che gli spetta di diritto. Se i diritti fossero riconosciuti.
Abbiamo cominciato con l'occuparci di bambini malati di cancro a Kiev, 70 chilometri da Cherno-
byl. I medici amputavano gambe e braccia con una sega manuale. Chirurgia di guerra, spiegavano.
Il primo progetto fu acquistare un kit pediatrico per rendere le amputazioni meno invasive. Da al-
lora abbiamo curato in Ucraina oltre novemila bambini".
- Quanto è estesa la vostra presenza all'estero?
-  "Siamo in ventiquattro Paesi di Africa, Est Europa e Centro America. Lavoriamo nelle oncologie
pediatriche di dieci ospedali pubblici, in Italia a Pavia e Taranto, garantendo sostegno psicologico 
e economico ai bambini, alle famiglie e al personale medico. Abbiamo seguito più di 37 mila bim-
bi malati di cancro". 
- Attraverso quali canali vi finanziate?
-  "Funding Mix, raccolta fondi privata e pubblica, progetti e bandi del governo italiano e dell'Unio-
ne Europea. Nel 2020 siamo arrivati a 7 milioni di euro".
- Qual è il prezzo più alto che paga il volontariato?
-  "Quello di essere scarsamente valorizzato  e rienuto 'scontato' o, peggio, meno qualificato
rispetto ad altre professioni. Il terzo settore oggi in Italia ha un valore stimato in circa 80 mi-
liardi di euro, pari al 5% del Pil.  Un comparto economico e sociale di grande rilevanza che
ha dato vita a vere e proprie profesioni sino a pochi anni fa inesistenti. Penso al fund raiser
per esempio".
- Lei è cattolico, crede in Dio?
-  "E' una domanda che mi pongo spesso a cui non riesco e non voglio dare una risposta categorica:
sì o no. Cerco di praticare, nella mia vita, un pensiero molto semplice che ho ritrovato sia in diver-
se religioni sia in atei convinti: prendersi cura degli altri.  Per me  Dio è fondamentalmente la spe-
ranza che  vi sia sempre  qualcosa di meglio  rispetto al fenomeno in sè.  Penso alla disperazione,
quando sembra che nulla sia più possibile. Dio può essere un'ancora capace di una risposta attra-
verso un uomo, una donna o un bambino che viene in tuo soccorso. Qualcosa di smisurato, come
spesso è non misurabile la disperazione. Mi piace pensare, infine, come titolava un bel film, che
Dio è donna. Capace di generare vita".
- Durante la pandemia avete lavorato accanto ai medici in terapia intensiva. Quanto è stato pesante?
-  "Ci siamo ancora oggi. Negli ospedali l'emergenza continua. Da marzo a giugno del 2020  i 14
psicologi ingaggiati da Soleterre hanno lavorato al Policlinico San Matteo di Pavia in sei reparti
per un totale di 1912 ore, in media 32 al giorno. In terapia intensiva ricordo un medico che mi ha
detto di essersi trovato nella difficile situazione di dare precedenza a un paziente e non a un altro, 
per poche ore. Uno è entrato in terapia intensiva nel pomeriggio, l'altro il mattino successivo. Era
normale visto il numero spaventoso di emergenze. Per fortuna entrambi sono riusciti a riprender-
si. Ma quel medico non ha dormito per molte notti".
- Quali ferite resteranno su di loro?
-  "I sintomi del Post Traumatic Stress Desorder, soprattutto pensieri e ricordi ripetuti e involontari,
sogni angoscianti o flashback che riportano alla mente l'evento traumatico. Paura, orrore, rabbia,
senso di colpa".
- La sua più grande emozione?
-  "La morte di un paziente  in terapia intensiva  messo in un sacco bianco, chiuso con una lampo
e disinfettato. E la morte, a distanza di un'ora, di una coppia genitori ricoverati con la figlia, anche
lei malata. Dare la notizia, assieme al medico, all'altra figlis, è stato angosciante".
- Che giudizio dà al comportamento delle istituzioni nella lotta la virus?
-  "Dal punto di vista medico-sanitario si è fatto il meglio, forse anche di più. Soprattutto all'interno degli ospedali. La medicina territoriale, invece, in alcune zone del Paese non si è attivata. Dal pun-
to di vista politico i tempi di reazione all'emergenza sono incompatibili  con la situazione dramma-
ca in cui ci troviamo.  Se va bene i fondi  del Piano di ripresa e resilienza  arriveranno  a due anni 
dallo scoppio della pandemia. E non è ancora chiaro quali saranno i benefici per le categorie sen-
za protezioni contrattuali. Un tempo incongruo e gestito con sussidi insufficienti". 
- Abbiamo affrontato davveo una guerra?
-  "E' un paragone inadeguato. Non è giusto, perchè l'idea della guerrs crea automaticamente un
nemico che genera paura. La sfida della pandemia si vince con la consapevolezza che non è ne-
cessariamente una lotta ma, al contrario, la visione che tutti dobbiamo adottare comportamenti
di solidarietà. Se solo pochi hanno accesso alla medicina e al vaccino non si vincerà".
- Le domande di un dramma personale  per giungere a un tema collettivo. Lei ha un figlio
adottivo che è figlio di sua sorella, vittima di femminicidio".
-  "Sì, mia sorella Tiziana. Uccisa dal marito a coltellate il 9 luglio 2013".
- Decise subito di accogliere quel bimbo nella sua famiglia?
-  "Che cosa dovrei raccontarle? Mi fa una domanda molto privata che mi costringe a entrare
in una vicenda che avrà per sempre, per me, la dimensione di una profonda ferita. In una not-
te, quando aveva due anni e mezzo, ha perso tutto quello che puoi perdere a quell'età. Tutto 
quello che fino a poco prima era il suo mondo di riferimento. La mamma, il papà, la casa, i
giochi. provi a fermarsi un attimo. provi a immaginare. Che cosa le viene in mente? Io vedo
un bambino con una busta di plastica bianca in mano, contenente tutto quello che gli era ri-
masto. Che mi guardava negli occhi. Abbiamo iniziato il lungo percorso di adozione con un
affidamento, poi sono diventato il suo tutore. L'adozione è stata una silenziosa e costante at-
tività di ricostruzione e costruzione di una vita insieme. Renderla possibile  credo sia un im-
pegno non indifferente per tutta la nostra famiglia. Nello stesso tempo, è stato di quanto più
naturale potessi intraprendere, insieme con mia moglie. Un persorso  giunto  al termine po-
chi mesi fa. Oggi è un ragazzino in gamba, molto acuto e simpatico con una memoria soli-
da. Che ama, è amato". 
- Lei è riuscito a perdonare? 
-  "Perdono è una parola dai molti significati. Se si intende non avere più legami psichici di
rancore con chi ha commesso un atto imperdonabile, allora sì. Lìassassino è morto qualche
anno dopo in carcere e francamente tutta questa storia mi provoca un grande senso di pietà
umana nel pensare a due giovani vite finite presto e male. perdonare chi uccide la madre di
tuo figlio non credo, invece, sia possibile. Il femminicidio non può essere perdonato".

Lucianone

lunedì 20 settembre 2021

Società - Afghanistan e Kabul: il vecchio metodo dei nuovi talebani

 20 settembre '21 - lunedì                          20th September / Monday                     visione post - 4

(da la Repubblica - 10 settembre '21 - di Mattia Sorbi / Kabul)

La denuncia: giornalisti cercati casa per casa
La Ue: reporter picchiati e media chiusi
La situazione dell'informazione in Afghanistan è drammatica. I talebani stanno rastrellando i gior-
nalisti locali vasa per casa. Alcuni sono stati picchiati. Solo nelle ultime tre settimane, sono stati 
chiusi oltre cento canali radio televisivi.   Secondo il rapporto dell'Ufficio europeo di sostegno per 
l'asilo (Easo), i servizi segreti dispongono di una lista nera su cui sono segnate tutte le persone so-
spettate di aver collaborato con l'amministrazione precedente. Conterebbe un numero molto eleva-
to di individui presi di mira dalla polizia politica: per intercettarle, i talebani contatterebbero le mo-
schee e la polizia locale per ottenere informazioni.  I pochi media rimasti attivi  non hanno  alcuna
libertà. -  Il rapporto spiega poi come "nel luglio 2021 i talebani avrebbero rassicurato Pechino sul 
fatto che avrebbero ignorato la soppressione degli Uiguri in cambio del riconoscimento cinese del-
la loro autorità".
Prosegue anche la cancellazione dei diritti delle donne, tanto che proprio nella giornata di ieri (9
settembre, ndr,) i talebani hanno fatto incursione  in alcune scuole elementari della capitale  per
terrorizzare le bambine che non indossavano il burqa.   Siamo al punto che  Anthony Lloyd  del
Times di Londra ha scoperto una famiglia che per sopravvivere  alla crisi economica  innescata 
dalla presa del potere da parte degli studenti coranici ha venduto la figlia in un mercato di Ka-
bul. -    Per non far circolare le notizie, ieri, per buona parte della giornata  è stata interrotta  la
comunicazione internet. Oscurata così  anche la manifestazione  di dissenso, davanti all'amba-
sciata pakistana, subito dispersa a colpi di kalashnikov in aria. Lo stesso ad Herat.
Amnesty International  ha lanciato un appello alle Nazioni Unite perchè istituiscano un'inchiesta
per fare luce sulla violazione dei diritti umani, auspicando che la questione diventi prioritaria al-
la prossimasessione del Consiglio dei diritti umani Onu. -     Intanto in vista dell'11 settembre il
portavoce dei talebani, Zabihullah Muiahid, ha negatola partecipazione di Bin Laden all'attacco
alle Torri: "Affermare il contrario è stato solo una scusa per invadere l'Afghanistan".
In piazza il coraggio delle donne afghane: "Il mondo ci ha tradite, ma resistiamo"


Lucianone

sabato 18 settembre 2021

SPORT - calcio / Serie A - 3^ giornata - Anno 2021 / 22

 18 settembre '21 - sabato                          18th September / Saturday                          visione post - 5

Risultati delle partite
Empoli - Venezia   1  -  2  /   Napoli - Juventus   2  -  1
Atalanta - Fiorentina   1  -  2  /   Sampdoria - Inter   2 - 2
Cagliari - Genoa   2  -  3  /   Spezia - Udinese   0  -  1
Torino - Salernitana   4   -  0  /   Milan - Lazio   2  -  0
Roma - Sassuolo   2  -  1  /   Bologna - H. Verona   1 - 0 

CLASSIFICA

Roma, Milan, Napoli   9  /   Inter, Udinese   7  /   Lazio, Fiorentina   6  /   Bologna, Sassuolo,
Atalanta   4  /   Torino, Empoli, Genoa, Venezia   3  /   Sampdoria   2  /   Juventus, Cagliari,
Spezia   1  /   H. Verona, Salernitana   0  

I
COMMENTI
Il nuovo e giovane bomber Vlahovic -
Ora Vlahovic è l'attaccante più forte del campionato?
(da La Gazzetta dello Sport - di Fabio Bianchi / Il domandone della giornata)
L'altra sera a Bergamo gli è mancato soltanto il gol su azione, poi il repertorio sarebbe stato
completo: due rigori tirati in modo perfetto, un punto di riferimento costante pe la squadra
(Fiorentina) in attacco e movimento a tutto campo. In evidenza due recuperi in area, la sua,
degni del miglior centrale, con annessa ripartenza bruciante. In una di queste Sottil si è
divorato un gol sul (suo) preciso assist. Poi la ciliegina nel finale: doppio dribbling in un
fazzoletto in area e tiro, respinto.  Non c'era bisogno della sfida con l'Atalanta per scoprire
Dusan Vlahovic ma questo ha l'aria di essere il campionato della completa esplosione.
Vlahovic, va ricordato, ha solo 21 anni. E' un potenziale fenomeno, all'altezza dei mi-
gliori centravanti del mondo. Ma è già il più forte serial bomber della A?  E la risposta
è: probabilmente sì, con buona pace di Ibra - nel cui mito Dusan è cresciuto - Immo-
bile e compagnia.

Continua... to be continued...

Riflessioni - Essere padroni della propria vita

 18 settembre '21 - sabato                          18th September / Saturday                         visione post - 3

(da la Repubblica - 7 settembre '21 - L'Amaca /  Michele Serra )

Il Quarto Stato a Kabul
Le ragazze afghane che manifestano in mezzo ai mitra dei talebani (maschi tribali scesi dalle valli
per punire le città blasfeme) ci ricordano che la sola vera posta della politica, sempre, è essere pa-
droni della propria vita. Diventarlo se non lo si è, rimanerlo se lo si è già. Ovvero, le vera sola po-
sta della politica è la libertà. 
Che sia libertà dalla fame o dalla schiavitù o dalo sfruttamento o dalla dittatura o dal patriarcato,
è così rilevante? La strana discussione (molto in auge a sinistra) se siano più importanti i diritti
del lavoro o i diritti personali ricorda un poco quel giochino che si faceva alle medie: preferiresti
morire impiccato o ghigliottinato? La sola risposta credibile è: preferirei non morire.  Vivere in
soggezione economica o in soggezione dei capitribù. con la pancia vuota o con la bocca cucita
è comunque il contrario della dignità alla quale ogni persona aspira. Quelle donne a volto sco-
perto rischiano percosse, galera, stupro, uccisione, nel nome della propria volontà di apparte-
nersi, di decidere ciascuna  per proprio conto  chi essere e che cosa fare, lavorare o studiare, 
sposarsi o no, figliare o no.
Nel Quarto Stato di Pelizza da Volpedo, quadro iconico del socialismo in marcia, non è forse 
identica l'intenzione del corteo dei braccianti? Che cosa chiedevano i proletari insorgenti, di
così diverso dalle donne di Kabul e di Herat?   Chiedevano la stessa cosa:. voglio essere pa-
drone della mia vita, non voglio piegare la testa all'arbitrio del più forte, non voglio arrender-
mi a un ordine che non prevede, tra i suoi scopi, i miei scopi.  Non ero prevista, e invece ecco-
mi qui: la ragazza afghana come la contadina con il bimbo in braccioi in prima fila nel Quarto
Stato.

Lucianone

martedì 14 settembre 2021

SPORT - calcio / serie B - 2^ giornata - Anno 2021 / 22

 14 settembre '21 - martedì                          14th September / Tuesday                      visione post - 4

Risultati delle partite

Brescia - Cosenza  5 - 1  /  Pisa -Alessandria  2 - 0
Perugia - Ascoli  2 - 3  /  Vicenza - Frosinone  0 - 2
Cittadella - Crotone  4 - 2  /  Lecce - Como  1 - 1
Monza - Cremonese 1 - 0 / Parma - Benevento  1 - 0
Reggina - Ternana  3 - 2  /  Spal - Pordenone  5 - 0 

CLASSIFICA
Brescia, Cittadella, Pisa, Ascoli   6   /   Frosinone, Parma, Reggina, AC Monza   4
Spal, Cremonese, Benevento, Perugia   3   /   Como   2   /   Crotone, Lecce   1
Alessandria, Ternana, Vicenza, Cosenza, Pordenone   0

Commenti -
Smonta e rimonta, il giochino a Cittadella riesce sempre: Due partite, due vittorie, due vittime
illustri, Vicenza e Crotone e primato in classifica assieme a Brescia, Pisa e Ascoli. Non fa im-
pressione vedere il Citta lassù, in fondo è la squadra che più di ogni altra negli ultimi anni ha
centrato la zona spareggi, poi fallendo sempre - magari per un soffio.
(da La Gazzetta dello sport - di Davide Tondi / La pensiamo così)

Nostalgia Chievo
La seconda squadra di Verona, il Chievo di Campedelli con sponsor Paluani-pandori, non fa più
parte della B. Penalizzato per problemi economici - il Patron non riusciva più a pagare i debiti
accumulati (ma, come dice lui, è solo il Chievo a pagare anche per tutte le altre squadre e squa-
droni più o meno con gli stessi problemi e magari più grossi) - il team della frazione di Verona
più famoso d'Italia, adesso nel dimenticatoio, ha rischiato pure di scomparire come società cal-
cistica (non gli era stata data nemmeno la possibilità della vecchia serie C o della D) se non ci
fosse stato il provvidenziale intervento dell'ex calciatore (dello stesso Chievo) Pellissier che ha
prelevato, probabilmente aiutato dai santi, le quote necessarie al salvataggio. Così il Chievo
rientrerà in qualche categoria, forse anche al di sotto della D (mi informerò), e sopravviverà
naturalmente senza il nome accanto della città scaligera, non più Chievo Verona, ma soltanto
Chievo, che è già tanta roba... Ma quanta nostalgia! Anche perchè pur tifando l'Hellas, non
sono mai stato così ostile al Chievo, anzi spesso mi era simpatico. E poi i derby sono il sale
della vita calcistica. O no?
- Luciano Finesso -


Lucianone

sabato 11 settembre 2021

Appuntamenti - Salute / Mostre / Musica / Eventi

 11 settembre '21 - sabato                           11th September / Saturday                        visione post - 5

Festival di Salute
- La Scienza scopre la nuova normalità -
14 settembre '21
Ritorno al futuro. La lezione di Covid e la medicina di domani
ore 17.30
Trieste - Salone degli Incanti
Ingresso gratuito - prenota il tuo posto su: eventi-live.gedidigital.it

Festa dell'Art Week
- settimana dedicata all'arte moderna e contemporanea -
Comune di Milano - dal 13 sett. al 19 sett. '21
MIART - Fiera Milano
17 - 19 settembre
145 galleristi e collezionisti da tutto il mondo:
installazioni, mostre, visite guidate, conferenze
Coinvolte 35 istituzioni pubbliche e private
Ingresso: 15 euro

Sicilia Jazz Festival
Palermo / 13 - 19 settembre 2021
Sette giorni di jazz in una delle più seducenti
cornici del Mediterraneo
siciliajazzfestival.live / visitsicily.info

Bellini in Fest / Prima edizione
Catania - Taormina - Messina
fino al 6 ottobre 2021

Lucianone

venerdì 10 settembre 2021

SOCIETA ' - Anniversario / 11.9 - Attacco all'America: il giorno che ha cambiato il mondo

 10 settembre '21 - venerdì                         10th September / Friday                      visione post - 3

Come ogni anno, a New York sono stati accesi i due fasci luminosi di luce: ricordano
la sagoma delle Twin Towers crollate negli attentati dell'11 settembre.

(dal volume "11.9 - Il giorno che ha cambiato il mondo - Le parole" / Corriere della Sera)

13 settembre 2001
Ennio Caretto
Lo spirito antico del giorno dopo
L'America colpita dalla più sanguinosa tragedia della sua storia dà oggi al mondo una lezione
di grande dignità. La nazione c'è: nell'eroico sacrificio di suoi pompieri, nella generosità dei
suoi volontari, nella straordinaria gara di solidarietà della sua popolazione, nella composta
sofferenza dei newyorkesi, in quei tassisti, a volte cinici e indifferenti, trasfomati in tanti pre-
murosi barellieri. La superpotenza ha visto crollare di colpo, insieme al World Trade Center
e al Pentagono, il mito della propria granitica sicurezza, ma il leggendario spirito americano
si è subito rigenerato, quasi avesse trovato alimento nella polvere di Manhattan. 
L'America si è fermata, ha chiuso Wall Street, lo spazio aereo e le frontiere monumenti e persino
Disneyland ma si è mobilitata come in una emergenza bellica, dispiegato le portaerei nella rada
di New York, mandato la Guardia nazionale nelle strade di Washington. Lo spirito americano ri-
vive nell'indelebile immagine  dei membri del Congresso  che intonano God Bless America, Dio
benedica l'America, con la stessa dolorosa spontaneità che spinge molti loro concittadini a espor-
re alle finestre le bandiere a lutto, ad avvolgere attorno ad alberi e lampioni  i nastri gialli segno
dell'attesa, via via più disperata, di un ritorno dei dispersi.    Anche a Washington, nei centri del 
potere, è emersa l'america migliore. Non ci sono stati scambi di accuse tra i partiti, non si sono
cercati capri espiatori, e nei media il dibattito sulla sicurezza si è svolto in termini civili. In altri
Paesi i processi cominciano prima dei soccorsi. Sebbene inesperto e sfortunato - quale altro pre-
sidente incominciò il suo mandato in circostanze tanto traumatiche? - Bush junior ha dimostrato
di essere allaltezza del suo compito: è ritornato alla casa Bianca nonostante le obiezioni dei suoi
consiglieri, ha rivolto alla nazione un messaggio, scarno ma nobile, e preso le immediate contro-
misure.  - Dovrà avere anche il coraggio di smascherare responsabilità, insipienze e leggerezze
di una rete di sicurezza interna tragicamente inadatta e di un servizio di intelligence clamorosa-
mente ridicolizzato. Ha scritto il Washington Post che gli attentati di martedì  hanno rappresen-
tato "un colpo terribile per l'impero americano". Ma non per la sua democrazia, che ne è uscita
che  ne è uscita rafforzata, corroborata dalla peggiore delle prove, quella per la quale  non  era
possibile prepararsi del tutto.  -     E' lo spirito dell'America che rinasce, per ironia del destino,
nella città che l'anima profonda degli Stati Uniti guarda con sospetto, misto a invidia e disprez-
zo morale.   Uno spirito  orgoglioso di rivincita, non un cieco sentimento di vendetta, figlio di
quel legame di sangue e di cultura che la risollevò nel '41 dopo il "giorno dell'infamia", come
chiamò Franklin Delano Roosevelt l'attacco vile di Pearl Harbor.   Pensavamo, erroneamente
che nell'era della globalizzazione, del melting pot, del miscuglio e groviglio di lingue, religio-
ni e etnie che formano, arricchendola, la società americana, questa fibra  si fosse logorata  in
uno scomporsi disordinato di identità separate. 
Scopriamo invece che non è così: l'American Way of Life è fatta da quei beni immateriali di
cui si nutre una democrazia: la tolleranza, la solidarietà, il senso delle regole e dei valori  di
una autentica convivenza civile, ma anche la consapevolezza della forza della civiltà. Orgo-
glio, dignità e senso di appartenenza.   valori che probabilmente condividono molti cittadini
americani di religione islamica, magari originari dei Paesi che coprono, assistendolo, il ter-
rorismo cieco dei seguaci di Osama Bin Laden. Alcuni di loro, quasi sicuramente, sono sot-
to le macerie del World Trade Center.  E chissà  se  si riuniranno, nell'aldilà musulmano, a  
quei terroristi suicidi ai quali i loro capi hanno fatto credere che godranno, insieme alle gra-
zie di settantadue vergini, della gloria eterna.
Continua...
to be continued...


sabato 4 settembre 2021

Ultime notizie - dall'Italia e dal Mondo / Latest news

 4,5, 6 settembre '21 - sabato                 4, 5, 6th September / Saturday                   visione post - 3

Afghanistan
Le donne protestano: dopo Harat, le donne afghane in piazza a Kabul, dove i talebani
celebrano la conquista del Panjshir (smentiti dalla "resistenza")  esibendo cinture
esplosive e autobombe. Ma gli Usa sono pronti alla collaborazione militare contro
l' Isis.

Italia - Roma
Presidente Mattarella: "Non si invochi libertà per sottrasi a vaccinazione"
Salvini e Meloni si abbracciano con selfie: prove tecniche di governo
Di Maio sul Green Pass obbligatorio: "Salvini scelga tra Meloni e il bene
del Paese"
Vaccino - terza dose Pfizer, Ema avvia valutazione: iniezione a sei mesi
dalla seconda, sopra i 16 anni.

Francia
E' morto Jean-Paul Belmondo, mostro sacro del cinema francese
Icona della nouvelle vague, il padre era italiano. Eterno rivale di Alain Delon,
Palma d'oro alla carriera nel 2011 e Leone d'oro nel 2016. Aveva 88 anni.

Lucianone