3 gennaio 2017 - lunedì 3rd January / Monday visione post - 8
ROMA - Migranti
Accordo al Viminale: migranti, rimpatri e piano anti rivolte
Le nuove disposizioni del capo della polizia Gabrielli. Modifiche al reato di clandestinità
per rimpatri più veloci. La vita difficile di chi è costretto a vivere per mesi nei centri di
accoglienza
M5S - Grillo
Sì al Nuovo codice etico: "Con avviso di garanzia dimissioni facoltative"
Grillo: balle da giornali e tv / Addirittura proposta Giuria popolare contro
le 'balle' di giornali e tv
TURCHIA - Istanbul / Attentato di Capodanno
"Il killer è kirghizo", anzi no: nel caos l'inchiesta sulla strage
L'unica certezza è che l'attentatore è un miliziano addestrato, forse arrivato dalla
Siria. Rilasciato l'uomo che assomigliava alla foto diffusa il primo giorno.
SPAGNA - Barcellona / Lo studente scomparso
Ritrovato lo studente di Albisola scomparso a Barcellona
Era ricoverato in un ospedale della città spagnola. Ha riabbracciato il fratello e la madre.
"Adesso torniamo a casa" le sue prime parole. Avrebbe subito un'aggressione nella
notte di Capodanno.
Lucianone
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domenica 1 gennaio 2017
sport - calcio / Serie B - 20^ giornata 2016/17
1 gennaio 2017 - domenica 1st January / Sunday visione post - 23
RISULTATI delle partite
Pisa 0 Ascoli 1 Avellino 3 Brescia 2 Carpi 1 Cesena 3
Spezia 0 Bari 1 Salernitana 2 Pro Vercelli 1 Verona H. 1 Trapani 1
Frosinone 3 Perugia 1 Spal 4 Vicenza 2 Entella 4
Benevento 2 Latina 1 Ternana 0 Cittadella 0 Novara 1
Il commento
Era prevedibile: le squadre che si alterneranno alla vetta del campionato saranno
le due pronosticate dall'inizio le più papabili per la conquista dei posti a disposi-
zione per la Serie A, cioè HellasVerona e Frosinone. E per loro si tratterebbe di
una risalita alla massima serie. Dunque sembra tutto calcolato: ai momenti di
rilassatezza del team di Pecchia, fanno subito seguito e riscontro gli scatti imme-
diati della squadra laziale. E così si alternano al comando. Fino alla fine? Con
tutta probabilità, sì.
Le altre squadre che sembrano più attrezzate per ambire al terzo posto sono, a
mio giudizio, solo tre: Carpi, Spal, Perugia. E tra queste vedo molto bene per il
rush finale dei play off, la squadra ferrarese che per ora è anche molto motivata.
Ma c'è ancora tutto il percorso di ritorno... Intanto vediamo come termina l'andata!
Dimenticavo: grandi complimenti vanno fatti a questo Vicenza che è risalito dal fon-
do classifica in neppure un mese, oltretutto vincendo anche i due derby (veneti) e to-
gliendosi dunque una bella soddisfazione. Sembrava spacciato poche settimane fa, e
guarda adesso che balzo in questa pazza classifica, dove il Cittadella stesso sta invece
perdendo posizioni su posizioni. Per la stessa classifica VEDERE il prossimo post de-
dicato alla serie B.
- Luciano Finesso -
Lucianone
RISULTATI delle partite
Pisa 0 Ascoli 1 Avellino 3 Brescia 2 Carpi 1 Cesena 3
Spezia 0 Bari 1 Salernitana 2 Pro Vercelli 1 Verona H. 1 Trapani 1
Frosinone 3 Perugia 1 Spal 4 Vicenza 2 Entella 4
Benevento 2 Latina 1 Ternana 0 Cittadella 0 Novara 1
Era prevedibile: le squadre che si alterneranno alla vetta del campionato saranno
le due pronosticate dall'inizio le più papabili per la conquista dei posti a disposi-
zione per la Serie A, cioè HellasVerona e Frosinone. E per loro si tratterebbe di
una risalita alla massima serie. Dunque sembra tutto calcolato: ai momenti di
rilassatezza del team di Pecchia, fanno subito seguito e riscontro gli scatti imme-
diati della squadra laziale. E così si alternano al comando. Fino alla fine? Con
tutta probabilità, sì.
Le altre squadre che sembrano più attrezzate per ambire al terzo posto sono, a
mio giudizio, solo tre: Carpi, Spal, Perugia. E tra queste vedo molto bene per il
rush finale dei play off, la squadra ferrarese che per ora è anche molto motivata.
Ma c'è ancora tutto il percorso di ritorno... Intanto vediamo come termina l'andata!
Dimenticavo: grandi complimenti vanno fatti a questo Vicenza che è risalito dal fon-
do classifica in neppure un mese, oltretutto vincendo anche i due derby (veneti) e to-
gliendosi dunque una bella soddisfazione. Sembrava spacciato poche settimane fa, e
guarda adesso che balzo in questa pazza classifica, dove il Cittadella stesso sta invece
perdendo posizioni su posizioni. Per la stessa classifica VEDERE il prossimo post de-
dicato alla serie B.
- Luciano Finesso -
Lucianone
Spettacoli / CINEMA - "Le regole del mercato": nel vortice della crisi
1 gennaio 2017 - domenica 1st January / Sunday visione post - 14
(da la Repubblica - 29 ottobre 2015 - Al cinema / Roberto Nepoti)
La crisi economica e le sue ricadute sulla vita delle persone sono state affrontate nei
film con un approccio, a dir poco, timido. In Italia, generalmente, si è preferita la
forma della commedia, inventandosi soluzioni più o meno improbabili e consolato-
rie. Anche il cinema di lingua francese ha preso tempo prima di rappresentare la
crisi, la disoccupazione, le umiliazioni quotidiane che oggi infestano il mondo del
lavoro: quando lo ha fatto, però, ha prodotto alcuni titoli importanti come Due
giorni, una notte dei fratelli Dardenne, Tutti i nostri desideri di Philippe Lioret e
ora questo magnifico La legge del mercato, in concorso al Festival di Cannes dove
Vincent Lindon ha vinto una sacrosanta Palma come miglior attore protagonista.
Cinquantenne disoccupato con responsabilità familiari (il figlio ha un handicap
fisico) Thierry dura a trovare un impiego. Da mesi sostiene colloqui via Skype,
talvolta umilianti e sottomessi a regole indecifrabili; ma senza risultato. Frattan-
to si vede costretto a mettere in vendita, per poche migliaia di euro, la casetta mo-
bile di famiglia; neppure questo, però, è facile: anche i potenziali acquirenti sono
poveri e contrattano fino all'ultimo soldo. Per rilassarsi, frequenta un corso di
danza e balla, a casa, con la moglie e il loro ragazzo. Tuttavia il viso di Lindon è
loquace nell'esprimere la frustrazione e lo scoramento del personaggio. Che, a
un certo punto, ritroviamo - giacca e cravatta - come sorvegliante in un ipermer-
cato. Qui sembra che Thierry abbia risolto il problema (può chiedere una picco-
la somma alla banca, che ora gliela concede, ha di nuovo un suo nuovo status so-
ciale...); e invece, è proprio ora che comincia il peggio.
Costretto a occuparsi dei poveracci che rubacchiano (teppistelli, ma anche vec-
chietti smarriti che non arrivano alla fine del mese), si trova quasi subito alle
prese con un dilemma morale. Tanto più, e tanto peggio, perchè sa che le picco-
le trasgressioni riguardano meno il pubblico che il personale alle casse. La pro-
prietà, infatti, vuole tagliare teste, per aggirare le regole, spia i dipendenti con
le stesse telecamere di sorveglianza non aspettando altro che un passo falso di
quella povera gente (buoni spesa non gettati, tessera-punti usata a proprio fa-
vore...) per poterla licenziare. E' il caso, tra gli altri, di una matura cassiera di
lungo corso. - Senza esagerazioni nè sottolineature melodrammatiche, Brizè
racconta un'amarissima storia di declassamento sociale che tocca temi sensibi-
li attraverso un personaggio immaginario, però rappresentato in modo da sem-
brare perfettamente plausibile. Un pò come la Sandra del citato Due giorni,
una notte, alla quale rimanda la scelta finale di Thierry, presa all'insegna della
dignità e del rispetto di sè. Il cinema dei Dardenne è evocato non solo nei conte-
nuti, ma anche nello stile della regia di Brizè: lunghi piani-sequenza, inquadra-
ture ravvicinate, riprese in semi-soggettiva. Per rendere il tutto più verosimile,
e crudele, il cineasta è ricorso alla macchina da presa di uno specialista del do-
cumentario, Eric Dumont, e ha circondato Lindon di un coro di attori non pro-
fessionisti che interpretano più o meno se stessi.
Lucianone
(da la Repubblica - 29 ottobre 2015 - Al cinema / Roberto Nepoti)
La crisi economica e le sue ricadute sulla vita delle persone sono state affrontate nei
film con un approccio, a dir poco, timido. In Italia, generalmente, si è preferita la
forma della commedia, inventandosi soluzioni più o meno improbabili e consolato-
rie. Anche il cinema di lingua francese ha preso tempo prima di rappresentare la
crisi, la disoccupazione, le umiliazioni quotidiane che oggi infestano il mondo del
lavoro: quando lo ha fatto, però, ha prodotto alcuni titoli importanti come Due
giorni, una notte dei fratelli Dardenne, Tutti i nostri desideri di Philippe Lioret e
ora questo magnifico La legge del mercato, in concorso al Festival di Cannes dove
Vincent Lindon ha vinto una sacrosanta Palma come miglior attore protagonista.
Cinquantenne disoccupato con responsabilità familiari (il figlio ha un handicap
fisico) Thierry dura a trovare un impiego. Da mesi sostiene colloqui via Skype,
talvolta umilianti e sottomessi a regole indecifrabili; ma senza risultato. Frattan-
to si vede costretto a mettere in vendita, per poche migliaia di euro, la casetta mo-
bile di famiglia; neppure questo, però, è facile: anche i potenziali acquirenti sono
poveri e contrattano fino all'ultimo soldo. Per rilassarsi, frequenta un corso di
danza e balla, a casa, con la moglie e il loro ragazzo. Tuttavia il viso di Lindon è
loquace nell'esprimere la frustrazione e lo scoramento del personaggio. Che, a
un certo punto, ritroviamo - giacca e cravatta - come sorvegliante in un ipermer-
cato. Qui sembra che Thierry abbia risolto il problema (può chiedere una picco-
la somma alla banca, che ora gliela concede, ha di nuovo un suo nuovo status so-
ciale...); e invece, è proprio ora che comincia il peggio.
Costretto a occuparsi dei poveracci che rubacchiano (teppistelli, ma anche vec-
chietti smarriti che non arrivano alla fine del mese), si trova quasi subito alle
prese con un dilemma morale. Tanto più, e tanto peggio, perchè sa che le picco-
le trasgressioni riguardano meno il pubblico che il personale alle casse. La pro-
prietà, infatti, vuole tagliare teste, per aggirare le regole, spia i dipendenti con
le stesse telecamere di sorveglianza non aspettando altro che un passo falso di
quella povera gente (buoni spesa non gettati, tessera-punti usata a proprio fa-
vore...) per poterla licenziare. E' il caso, tra gli altri, di una matura cassiera di
lungo corso. - Senza esagerazioni nè sottolineature melodrammatiche, Brizè
racconta un'amarissima storia di declassamento sociale che tocca temi sensibi-
li attraverso un personaggio immaginario, però rappresentato in modo da sem-
brare perfettamente plausibile. Un pò come la Sandra del citato Due giorni,
una notte, alla quale rimanda la scelta finale di Thierry, presa all'insegna della
dignità e del rispetto di sè. Il cinema dei Dardenne è evocato non solo nei conte-
nuti, ma anche nello stile della regia di Brizè: lunghi piani-sequenza, inquadra-
ture ravvicinate, riprese in semi-soggettiva. Per rendere il tutto più verosimile,
e crudele, il cineasta è ricorso alla macchina da presa di uno specialista del do-
cumentario, Eric Dumont, e ha circondato Lindon di un coro di attori non pro-
fessionisti che interpretano più o meno se stessi.
Lucianone
martedì 27 dicembre 2016
sport - calcio / Serie A - 18^ giornata - 2016/17
27 dicembre '16 - martedì 27th December / Tuesday visione post - 17
RISULTATI delle partite
Atalanta 2 Inter 3 Cagliari 4 Fiorentina 3 Palermo 1 Roma 3
Empoli 1 Lazio 0 Sassuolo 3 Napoli 3 Pescara 1 Chievo 1
Sampdoria 0 Torino 1 Crotone Bologna
Udinese 0 Genoa 0 Juventus e Milan mercoledì 8 febbraio
CLASSIFICA
Juventus 42 / Roma 38 / Napoli 35 / Lazio 34 / Milan 33 /
Atalanta 32 / Inter 30 / Torino 28 / Fiorentina 27 / Udinese, Chievo 25 /
Genoa, Sampdoria, Cagliari 23 / Bologna 20 / Sassuolo 17 / Empoli 14 /
Palermo 10 / Crotone, Pescara 9
RISULTATI delle partite
Atalanta 2 Inter 3 Cagliari 4 Fiorentina 3 Palermo 1 Roma 3
Empoli 1 Lazio 0 Sassuolo 3 Napoli 3 Pescara 1 Chievo 1
Sampdoria 0 Torino 1 Crotone Bologna
Udinese 0 Genoa 0 Juventus e Milan mercoledì 8 febbraio
CLASSIFICA
Juventus 42 / Roma 38 / Napoli 35 / Lazio 34 / Milan 33 /
Atalanta 32 / Inter 30 / Torino 28 / Fiorentina 27 / Udinese, Chievo 25 /
Genoa, Sampdoria, Cagliari 23 / Bologna 20 / Sassuolo 17 / Empoli 14 /
Palermo 10 / Crotone, Pescara 9
Lucianone
lunedì 19 dicembre 2016
SPORT - calcio / Serie B - 19^ giornata 2016/17
19 dicembre '16 - lunedì 19th December / Monday visione post - 31
RISULTATI delle partite
Trapani 1 Bari 2 Cittadella 1 Latina 1 Novara 3 Pro Vercelli 3
Frosinone 4 Avellino 1 Pisa 0 Brescia 1 Cesena 1 Spal 1
Salernitana 1 Spezia 2 Ternana 1 Benevento 0 Verona H. 1
Carpi 2 Perugia 1 Vicenza 2 Ascoli 0 Entella 0
CLASSIFICA
VeronaHellas 37 / Frosinone 35 / Benevento 33 / Spal 32 / Cittadella, Carpi 31 /
Perugia 29 / Bari 27 / Entella, Spezia 26 / Novara 25 / Ascoli, Brescia 23 /
Salernitana, Latina, Pro Vercelli, Vicenza 21 / Pisa, Ternana 20 / Cesena 19 /
Avellino 17 / Trapani 12
Lucianone
RISULTATI delle partite
Trapani 1 Bari 2 Cittadella 1 Latina 1 Novara 3 Pro Vercelli 3
Frosinone 4 Avellino 1 Pisa 0 Brescia 1 Cesena 1 Spal 1
Salernitana 1 Spezia 2 Ternana 1 Benevento 0 Verona H. 1
Carpi 2 Perugia 1 Vicenza 2 Ascoli 0 Entella 0
CLASSIFICA
VeronaHellas 37 / Frosinone 35 / Benevento 33 / Spal 32 / Cittadella, Carpi 31 /
Perugia 29 / Bari 27 / Entella, Spezia 26 / Novara 25 / Ascoli, Brescia 23 /
Salernitana, Latina, Pro Vercelli, Vicenza 21 / Pisa, Ternana 20 / Cesena 19 /
Avellino 17 / Trapani 12
Lucianone
Riflessioni - In Italia solo leader politici divisivi? Sembra di sì!
19 dicembre '16 - lunedì 19th December / Monday visione post - 13
Condivido quello che ha detto dalla Gruber, a proposito di Renzi, l'editorialista del
"Fatto quotidiano" Antonio Padellaro. Ha detto (riassumo) che un vero leader do-
vrebbe unire un Paese, non spaccarlo in due. Vero, il grande difetto di Renzi è esat-
tamente quello, la sua incapacità caratteriale e politica di portare a sintesi punti di
vista differenti.
Subito dopo, però, mi sono chiesto quali sono, in Italia, i leader non divisivi. Quelli
che uniscono il Paese, quelli che portano a sintesi, eccetera. Berlusconi? Nessuno
nella storia italiana (forse solo il nefasto Benito) ha saputo dividere gli italiani quan-
to lui. Beppe Grillo? E' il paradigma vivente della spaccatura: lo schema politico
M5S contro resto del mondo. cristallizza il rozzo bipolarismo amico/nemico, "io ho
ragione, tutti gli altri affanculo". Matteo Salvini? E' uno che vive solo di bianchi e
di neri, di applausi e di fischi: i grigi non sono contemplati. A meno di candidare a
Palazzo Chigi il Papa (comunque malvisto dai cattolici tradizionalisti) o Andrea
Camilleri (comunque malvisto dagli autori di noir meno fortunati) di leader "non
divisivi" non se ne vede l'ombra. Forse lo era Enrico Letta: non ha avuto fortuna.
Viene un sospetto, del quale rendo partecipe anche Padellaro: non sarà che abbia-
mo leader divisivi perchè dividerci è la sola forma di identità politica alla nostra
portata?
(Da la Repubblica - 26/10/'16 - L'AMACA - Michele Serra)
Lucianone
Condivido quello che ha detto dalla Gruber, a proposito di Renzi, l'editorialista del
"Fatto quotidiano" Antonio Padellaro. Ha detto (riassumo) che un vero leader do-
vrebbe unire un Paese, non spaccarlo in due. Vero, il grande difetto di Renzi è esat-
tamente quello, la sua incapacità caratteriale e politica di portare a sintesi punti di
vista differenti.
Subito dopo, però, mi sono chiesto quali sono, in Italia, i leader non divisivi. Quelli
che uniscono il Paese, quelli che portano a sintesi, eccetera. Berlusconi? Nessuno
nella storia italiana (forse solo il nefasto Benito) ha saputo dividere gli italiani quan-
to lui. Beppe Grillo? E' il paradigma vivente della spaccatura: lo schema politico
M5S contro resto del mondo. cristallizza il rozzo bipolarismo amico/nemico, "io ho
ragione, tutti gli altri affanculo". Matteo Salvini? E' uno che vive solo di bianchi e
di neri, di applausi e di fischi: i grigi non sono contemplati. A meno di candidare a
Palazzo Chigi il Papa (comunque malvisto dai cattolici tradizionalisti) o Andrea
Camilleri (comunque malvisto dagli autori di noir meno fortunati) di leader "non
divisivi" non se ne vede l'ombra. Forse lo era Enrico Letta: non ha avuto fortuna.
Viene un sospetto, del quale rendo partecipe anche Padellaro: non sarà che abbia-
mo leader divisivi perchè dividerci è la sola forma di identità politica alla nostra
portata?
(Da la Repubblica - 26/10/'16 - L'AMACA - Michele Serra)
Lucianone
domenica 18 dicembre 2016
Ultime notizie - dall'Italia e dal Mondo / Latest news
19 dicembre '16 - lunedì 19th December / Monday visione post - 14
BERLINO
Camion su un mercatino di Natale: nove morti, cinquanta feriti / Rivendica l'Isis
BERLINO
Camion su un mercatino di Natale: nove morti, cinquanta feriti / Rivendica l'Isis
Berlino come il 14 luglio scorso a Nizza, un altro camion si è schiantato sulla folla, questa volta del mercatino natalizio di Breitscheidplatz: ha ucciso 9 persone e ne ha ferite una cinquantina. È successo nei pressi della Chiesa del Ricordo che, con la sua guglia spezzata, commemora le distruzioni belliche, nella zona del viale Kurfuerstendamm. «Al momento non voglio usare la parola attentato anche se molti indizi lo indicano» dice il ministro dell’Interno tedesco Thomas de Maizière alla tv pubblica Ard. «Lasciamo il tempo agli investigatori di completare il loro lavoro, non avremo pace finché non avremo chiarito tutto».
ANKARA - Turchia
Ucciso l'ambasciatore russo in Turchia, in un attentato di matrice islamista
ANKARA - Turchia
Ucciso l'ambasciatore russo in Turchia, in un attentato di matrice islamista
L'aggressore urla: "Noi moriamo ad Aleppo, tu muori qui" / Ucciso dalla polizia
Una raffica di spari alle spalle, poi le urla inneggianti ad Allah: «Noi moriamo ad Aleppo, tu muori qui». L’ambasciatore russo in Turchia, Andrei Karlov, viene ucciso da almeno 8 colpi di pistola, sparati da un poliziotto turco di 22 anni, Mevlut Mert Altintas, durante l’inaugurazione di una mostra fotografica ad Ankara, dove era entrato mostrando il suo regolare tesserino di agente. Nella sparatoria, vengono ferite almeno altre 3 persone. Le forze speciali turche intervengono con un blitz, in cui il killer viene ucciso a sua volta. Un clamoroso omicidio in diretta, davanti alle telecamere e agli occhi di decine di invitati, che rischia di avere pesanti ripercussioni sui rapporti tra Turchia e Russia, da poco ricuciti dopo l’abbattimento del jet di Mosca al confine siriano nel novembre 2015. Dopo l’agguato, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha subito chiamato il suo omologo russo Vladimir Putin. Ankara condanna il «vile atto terroristico». «Non permetteremo che questo attacco oscuri l’amicizia tra Turchia e Russia», assicura il ministero degli Esteri. Poco prima, confermando la morte dell’ambasciatore, Mosca aveva parlato di «un giorno tragico per la diplomazia russa».
ITALIA - Politica
Salvini apre al Mattarellum insieme al Pd: "Potrebbe diventare legge in 15 giorni"
ITALIA - Economia
Boom dei voucher: +32%
Il governo: "Siamo pronti a ripensare le norme
Italia - METEO
Torino si sveglia sotto la prima neve / domani revocato lo stop delle auto

Lucianone
Una raffica di spari alle spalle, poi le urla inneggianti ad Allah: «Noi moriamo ad Aleppo, tu muori qui». L’ambasciatore russo in Turchia, Andrei Karlov, viene ucciso da almeno 8 colpi di pistola, sparati da un poliziotto turco di 22 anni, Mevlut Mert Altintas, durante l’inaugurazione di una mostra fotografica ad Ankara, dove era entrato mostrando il suo regolare tesserino di agente. Nella sparatoria, vengono ferite almeno altre 3 persone. Le forze speciali turche intervengono con un blitz, in cui il killer viene ucciso a sua volta. Un clamoroso omicidio in diretta, davanti alle telecamere e agli occhi di decine di invitati, che rischia di avere pesanti ripercussioni sui rapporti tra Turchia e Russia, da poco ricuciti dopo l’abbattimento del jet di Mosca al confine siriano nel novembre 2015. Dopo l’agguato, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha subito chiamato il suo omologo russo Vladimir Putin. Ankara condanna il «vile atto terroristico». «Non permetteremo che questo attacco oscuri l’amicizia tra Turchia e Russia», assicura il ministero degli Esteri. Poco prima, confermando la morte dell’ambasciatore, Mosca aveva parlato di «un giorno tragico per la diplomazia russa».
ITALIA - Politica
Salvini apre al Mattarellum insieme al Pd: "Potrebbe diventare legge in 15 giorni"
ITALIA - Economia
Boom dei voucher: +32%
Il governo: "Siamo pronti a ripensare le norme
Italia - METEO
Torino si sveglia sotto la prima neve / domani revocato lo stop delle auto

Lucianone
SOCIETA' - Stati Uniti / La vittoria di TRUMP e il ritorno delle spose silenziose
18 dicembre '16 - domenica 18th December / Sunday visione post - 21
Le americane della classe media impoverita
hanno votato per Donald Trump.
Una giornalista che conosce bene gli Stati Uniti spiega
perchè lì molte donne continuano a preferire una vita
in seconda fila.
(Da "Grazia" - 23 nov. 2016 - di Maria Latella / Testo raccolto da Marina Speich)
Il ritorno delle spose silenziose
Come mai così tante donne americane hanno votato per Donald Trump, nonostante la misoginia
del tycoon, le sue frasi sessiste, le accuse di molestie di cui è stato investito? Provo a capirlo con
voi attingendo a un'esperienza personale . La primavera scorsa, per più di due mesi, ho insegnato
negli Stati Uniti all'istituto di Politica dell'università di Chicago. I miei studenti erano molto prepa-
rati, interessati alla politica. Nessuno voleva votare Trump, ma molti erano sostenitori del candida-
to democratico Bernie Sanders. Al termine del mio ciclo di lezioni, alcuni ragazzi mi dissero:
"Noi siamo per Sanders, ma se non vincesse le primarie, qualcuno potrebbe votare Trump". Mi
stupì, perchè tra i due aspiranti candidati c'era un abisso. Ma ciò che mi colpì di più , fu una ra-
gazza originaria dell'Ohio, uno Stato con grandi problemi di deindustrializzazione: lei, mi spie-
gò, non avrebbe mai votato per Hillary Clinton.e stimolante,
Vi racconto questo aneddoto perchè è la dimostrazione che anche in un ambiente molto giovane
e stimolante, c'erano studentesse che non avevano proprio nessuna intenzione di eleggere la can-
didata democratica, da sempre vicina alle donne. Perchè, allora, nonostante tutto ciò che è emer-
so dalla campagna elettorale di Donald Trump, molte l'hanno votato? Ci sono almeno
tre ragioni. La prima riguarda soprattutto quelle che vivono nelle aree più rurali, che provano no-
stalgia per la società degli Anni 50, dove le donne "stavano al loro posto". Una sconfitta del fem-
minismo? Direi di sì. Sono quelle che pensano: "Perchè ti devi dannare per cercare un lavoro o
fare carriera Quando si stava molto meglio un tempo, quando c'era un uomo che pensava a te e
ti proteggeva?". Sono forse le donne più insicure, stanche di combattere, che preferiscono che
lo stipendio lo porti a casa solo il maschio. Quelle a cui ha sempre fatto effetto la frase di Trump:
"Io ti piaccio perchè ti proteggo".
La seconda ragione è forse la più forte: se vivi nell'America profonda, dove intorno a te vedi solo
le conseguenze della crisi economica, dai la tua fiducia a chi ti promette una rottura radicale e non certo a chi ti propone lo status quo, come Clinton. La terza ragione ha a che fare con il fatto che
Donald Trump è stato per dieci anni il signore di un reality, The Apprentice. E questa immagine
televisiva e il potere mediatico del tycoon si sono visti anche quando Trump ha annunciato la sua
candidatura, scendendo le scale della sua Trump Tower, con la moglie Melanie, ovviamente un
passo indietro. - Ma c'è anche un altro motivo per cui le donne americane hanno votato il miliar-
dario: il "fattore Ivanka". Stiamo parlando della figlia prediletta di Trump, che incarna perfetta-
mente il ruolo di mamma, figlia, moglie, anche sottomessa come dimostra la sua conversione alla
religione del consorte, l'ebraismo. Che Ivanka sia un'imprenditrice è secondario: quello che conta
è aver messo al primo posto la famiglia. La moglie di Trump Melania, poi, rappresenta un model-
lo "riposante" per molte americane: è la donna che va in tv e poi sposa l'uomo ricco. L'idea di di-
ventare un avvocato ambizioso, come Hillary, che passa la vita a studiare, è tutta un'altra storia.
Certo, solo una parte delle americane la pensa così. Ma qui parliamo non di quelle che vivono
nelle grandi città ma dell'America della classe media. - Insomma, la misoginia o il sessismo di
Trump non è stato negato da nessuno, ma è stato secondario: era molto più importante l'immagi-
ne di un'America più tranquilla e meno lacerata dalla crisi che ha promesso.
Lucianone
Le americane della classe media impoverita
hanno votato per Donald Trump.
Una giornalista che conosce bene gli Stati Uniti spiega
perchè lì molte donne continuano a preferire una vita
in seconda fila.
(Da "Grazia" - 23 nov. 2016 - di Maria Latella / Testo raccolto da Marina Speich)
Il ritorno delle spose silenziose
Come mai così tante donne americane hanno votato per Donald Trump, nonostante la misoginia
del tycoon, le sue frasi sessiste, le accuse di molestie di cui è stato investito? Provo a capirlo con
voi attingendo a un'esperienza personale . La primavera scorsa, per più di due mesi, ho insegnato
negli Stati Uniti all'istituto di Politica dell'università di Chicago. I miei studenti erano molto prepa-
rati, interessati alla politica. Nessuno voleva votare Trump, ma molti erano sostenitori del candida-
to democratico Bernie Sanders. Al termine del mio ciclo di lezioni, alcuni ragazzi mi dissero:
"Noi siamo per Sanders, ma se non vincesse le primarie, qualcuno potrebbe votare Trump". Mi
stupì, perchè tra i due aspiranti candidati c'era un abisso. Ma ciò che mi colpì di più , fu una ra-
gazza originaria dell'Ohio, uno Stato con grandi problemi di deindustrializzazione: lei, mi spie-
gò, non avrebbe mai votato per Hillary Clinton.e stimolante,
Vi racconto questo aneddoto perchè è la dimostrazione che anche in un ambiente molto giovane
e stimolante, c'erano studentesse che non avevano proprio nessuna intenzione di eleggere la can-
didata democratica, da sempre vicina alle donne. Perchè, allora, nonostante tutto ciò che è emer-
so dalla campagna elettorale di Donald Trump, molte l'hanno votato? Ci sono almeno
tre ragioni. La prima riguarda soprattutto quelle che vivono nelle aree più rurali, che provano no-
stalgia per la società degli Anni 50, dove le donne "stavano al loro posto". Una sconfitta del fem-
minismo? Direi di sì. Sono quelle che pensano: "Perchè ti devi dannare per cercare un lavoro o
fare carriera Quando si stava molto meglio un tempo, quando c'era un uomo che pensava a te e
ti proteggeva?". Sono forse le donne più insicure, stanche di combattere, che preferiscono che
lo stipendio lo porti a casa solo il maschio. Quelle a cui ha sempre fatto effetto la frase di Trump:
"Io ti piaccio perchè ti proteggo".
La seconda ragione è forse la più forte: se vivi nell'America profonda, dove intorno a te vedi solo
le conseguenze della crisi economica, dai la tua fiducia a chi ti promette una rottura radicale e non certo a chi ti propone lo status quo, come Clinton. La terza ragione ha a che fare con il fatto che
Donald Trump è stato per dieci anni il signore di un reality, The Apprentice. E questa immagine
televisiva e il potere mediatico del tycoon si sono visti anche quando Trump ha annunciato la sua
candidatura, scendendo le scale della sua Trump Tower, con la moglie Melanie, ovviamente un
passo indietro. - Ma c'è anche un altro motivo per cui le donne americane hanno votato il miliar-
dario: il "fattore Ivanka". Stiamo parlando della figlia prediletta di Trump, che incarna perfetta-
mente il ruolo di mamma, figlia, moglie, anche sottomessa come dimostra la sua conversione alla
religione del consorte, l'ebraismo. Che Ivanka sia un'imprenditrice è secondario: quello che conta
è aver messo al primo posto la famiglia. La moglie di Trump Melania, poi, rappresenta un model-
lo "riposante" per molte americane: è la donna che va in tv e poi sposa l'uomo ricco. L'idea di di-
ventare un avvocato ambizioso, come Hillary, che passa la vita a studiare, è tutta un'altra storia.
Certo, solo una parte delle americane la pensa così. Ma qui parliamo non di quelle che vivono
nelle grandi città ma dell'America della classe media. - Insomma, la misoginia o il sessismo di
Trump non è stato negato da nessuno, ma è stato secondario: era molto più importante l'immagi-
ne di un'America più tranquilla e meno lacerata dalla crisi che ha promesso.
Lucianone
sabato 17 dicembre 2016
Appuntamenti - FESTIVITA' >>> Dicembre/Gennaio
17 dicembre '16 - sabato 17th December / Saturday visione post - 17
VAL GANDINO (BG)
Il Natale è di casa in Val Gandino
Il colore e il calore di momenti unici. Le Cinque terre della Val Gandino confermano
un'invidiabile vitalità, proponendo un ricco carnet natalizio. "Centro di gravità perma-
nente" sarà la Casa Bergamasca di Babbo Natale che, anche quest'anno, ha scelto Gandino
per accogliere i bambini. La sua Casa Bergamasca sarà aperta sino al 27 Dicembre (dalle
14 alle 18 sabato e festivi, ma anche lunedì 26 e martedì 27 dicembre). - I bambini potranno
consegnare la letterina, creare addobbi, scoprire le stanze segrete, ricevere un dono e salu-
tare gli animali della fattoria, visitare il vicino "Museo dei Presepi", con centinaia di rico-
struzioni della Natività.
VALBONDIONE (BG)
Dal Presepe vivente alle sculture di neve
Il calendario invernale è ricco di eventi a Valbondione, in alta Valseriana.
Due incontri speciali per tutti i bambini, ma anche per gli adulti.
Durante il periodo natalizio è possibile godere del suggestivo giro
"In calesse per le vie del paese", nei giorni 30 dicembre e 4 gennaio,
dalle 15 alle 18. -
Uno degli eventi più importanti del paese e della zona è il "Presepe Vivente"
con la tradizionale rappresentazione della natività e degli antichi mestieri,
rievocati lungo le vie e nelle dimore dell'antico borgo di Fiumenero, possibile
grazie alla preziosa collaborazione di 200 comparse. L'apertura del presepe
è prevista per Venerdì 30 dicembre dalle ore 20,30 alle 23, Venerdì 6 gennaio
dalle ore 20,30lle 23 e sabato 7 gennaio dalle 15 alle 18; ingresso e parcheggi
gratuiti e servizio bus navetta da Valbondione.
Visto il successo riscosso lo scorso anno, si è deciso di riproporre anche "Giass
e Nef, sculture di neve a Valbondione", dal 3 al 5 gennaio 2017; durante queste
giornate 5 coppie di artisti scolpiranno per le vie del paese cinque grandi bloc-
chi di neve sul tema della magia e dell'incanto dalle ore 10 del 3 gennaio fino al-
le ore 11 del 5 gennaio. Le premiazioni avverranno martedì 5 gennaio alle ore
14 presso la sala Polifunzionale di Valbondione.
Lucianone
VAL GANDINO (BG)
Il Natale è di casa in Val Gandino
Il colore e il calore di momenti unici. Le Cinque terre della Val Gandino confermano
un'invidiabile vitalità, proponendo un ricco carnet natalizio. "Centro di gravità perma-
nente" sarà la Casa Bergamasca di Babbo Natale che, anche quest'anno, ha scelto Gandino
per accogliere i bambini. La sua Casa Bergamasca sarà aperta sino al 27 Dicembre (dalle
14 alle 18 sabato e festivi, ma anche lunedì 26 e martedì 27 dicembre). - I bambini potranno
consegnare la letterina, creare addobbi, scoprire le stanze segrete, ricevere un dono e salu-
tare gli animali della fattoria, visitare il vicino "Museo dei Presepi", con centinaia di rico-
struzioni della Natività.
VALBONDIONE (BG)
Dal Presepe vivente alle sculture di neve
Il calendario invernale è ricco di eventi a Valbondione, in alta Valseriana.
Due incontri speciali per tutti i bambini, ma anche per gli adulti.
Durante il periodo natalizio è possibile godere del suggestivo giro
"In calesse per le vie del paese", nei giorni 30 dicembre e 4 gennaio,
dalle 15 alle 18. -
Uno degli eventi più importanti del paese e della zona è il "Presepe Vivente"
con la tradizionale rappresentazione della natività e degli antichi mestieri,
rievocati lungo le vie e nelle dimore dell'antico borgo di Fiumenero, possibile
grazie alla preziosa collaborazione di 200 comparse. L'apertura del presepe
è prevista per Venerdì 30 dicembre dalle ore 20,30 alle 23, Venerdì 6 gennaio
dalle ore 20,30lle 23 e sabato 7 gennaio dalle 15 alle 18; ingresso e parcheggi
gratuiti e servizio bus navetta da Valbondione.
Visto il successo riscosso lo scorso anno, si è deciso di riproporre anche "Giass
e Nef, sculture di neve a Valbondione", dal 3 al 5 gennaio 2017; durante queste
giornate 5 coppie di artisti scolpiranno per le vie del paese cinque grandi bloc-
chi di neve sul tema della magia e dell'incanto dalle ore 10 del 3 gennaio fino al-
le ore 11 del 5 gennaio. Le premiazioni avverranno martedì 5 gennaio alle ore
14 presso la sala Polifunzionale di Valbondione.
Lucianone
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