venerdì 7 dicembre 2012

Ultime notizie - In Italia e nel mondo / Latest news

7 dicembre 2012 - venerdì    7th December / Friday               visioni post  -  4

Meteo - Italia
Maltempo, neve al centronord
Il presidente dell'Anci: "I Comuni rischiano di non poter fornire i servizi necessari per affrontare possibili emergenze
Era prevista ed è arrivata. La forte perturbazione proveniente dalla Groenlandia ha investito l'Italia. Su metà del Belpaese è arrivata (o arriverà nelle prossime ore) la neve.
Quella che i meteorologi hanno chiamato col nome di Attila porterà nevicate al nord fino all’Emilia e al Veneto, sull’Emilia e sull’Appennino tosco-emiliano e sul Friuli Venezia Giulia.
Neve a Milano, Venezia, Padova, Verona, Trieste, Bologna.
Nelle prime ore di sabato nubifragi dal Lazio colpiranno poi la Campania e il Cosentino. Il maestrale batterà la Sardegna con 90Km/h, e in serata la Bora irromperà sull’Alto Adriatico anche a
90km/h. Tra sabato e domenica sarà la volta delle regioni adriatiche investite dai venti gelidi da nord e neve sin verso le coste. I giorni successivi saranno molto rigidi al centronord, con gelate notturne anche di -8 gradi centigradi sulla Valpadana.
A Venezia è stato dato il via ai mezzi spargisale e spalaneve, preallertati dalla serata di ieri, che stanno operando lungo le principali direttrici viarie della terraferma. Ma prorpio sull'utilizzo degli spalaneve l'Anci ha lanciato l'allarme.
"Il maltempo continua ad imperversare, la prima neve è già caduta e altra ne arriverà, ma quest'anno i Comuni rischiano di non poter fornire i servizi necessari per affrontare possibili emergenze", ha dichiarato il presidente dell'Anci, Graziano Delrio.
Che poi ha aggiunto: "Il rischio che corriamo è che le ditte che forniscono gli spalaneve, si rifiutino di operare con l'incertezza di poter poi ricevere l'adeguato pagamento. Stanno, infatti, ancora aspettando i soldi relativi alle emergenze dello scorso anno: risorse che il governo, nel corso di una riunione a Palazzo Chigi, si era impegnato a garantire, ma che a tutt'oggi sono state erogate in misura infinitesimale. E c'è poi la questione dei vincoli del Patto di stabilità che non consentono ai Comuni di impegnare risorse, anche se queste servono ad affrontare simili emergenze".

Cronaca Esteri - Gran Bretagna
Suicida la centralinista che passò la finta telefonata dei Reali d'Inghilterra
Trovata morta la centralinista dell’ospedale dove era ricoverata Kate Middleton finita nella bufera per non aver verificato una chiamata in cui i conduttori di una radio si erano spacciati per i Reali.

Kate Middleton e il marito William

Economia - Germania
Quando perde il 'secchione'
Germania vicina a recessione

Alla fine dell'ultimo quadrimestre il Pil tedesco avrà per la prima volta il segno meno davanti.
La locomotiva Germania si ferma. Molti lo avevano previsto, ma l’evento è comunque un inquietante segno dei tempi: la produzione industriale in ottobre è calata del 2,6% ed è dal 2009, l’anno in cui gli effetti della crisi sono stati più pesanti, che non scendeva così tanto. A questo dato sconfortante, diffuso dal ministero federale dell’Economia, se ne è aggiunto, sempre ieri, uno forse ancora peggiore: secondo la Bundesbank alla fine dell’ultimo quadrimestre il Pil tedesco avrà per la prima volta il segno meno davanti. E poi, per il 2013, la banca centrale diretta da Jens Weidmann prevede una «minicrescita» di qualche centesimo di punto.

Angela Merkel: piccola crisi!

Lucianone

Musica - Appuntamenti estivi prossimi: tanto rock a San Siro

7 dicembre 2012 - venerdì      7th December / Friday                   visioni post - 9

Ritorna il Boss in Italia,
e poi Bon Jovi, Jovanotti... e Robbie Wiilliams

Milano

Si amplia il cartellone dei concerti estivi 2013 a San Siro. Non solo
in quantità e qualità, visto che  l'ultimo  arrivo  si  chiama  Bruce
Springsteen, ma anche  in estensione:  il primo concerto sarà  il 3
giugno, l'ultimo il 31 luglio. Un mese e mezzo rispetto al mese che
si ipotizzava all'inizio, dal 19 giugno al 18 luglio. Ad allungare la stagione
del rock due annunci in rapida successione.   Prima Robbie Williams, che
ha ufficializzato  il concerto che lui stesso  aveva già annunciato presen-
tando il nuovo disco Take the crown: sarà il 31 luglio, e sarà la chiusura
dell'estate allo stadio. Poi Bruce Springsteen, finalmente ripresosi dalla
stanchezza  per la campagna elettorale   a tappeto pro-Obama, ha reso
noto le sue quattro date italiane: e oltre a Napoli, Padova e Roma sarà
anche a San Siro, il 3 giugno. La sua quinta volta milanese, record asso-
luto per un artista internazionale. - Insomma, dal poco dell'anno scorso
(oltre a Springsteen anche Madonna) al tantissimo (forse anche troppo?)
per il 2013.
Il calendario si completa con le date che erano già state annunciate:
dopo il Boss, il 19 giugno sarà la volta di un debuttante (a San Siro) e
cioè Jovanotti, con il tour legato all'antologia Backup, che celebra 25
aani  di  carriera. Poi toccherà  a  uno  dei re dell'hard rock, Jon Bon
Jovi con il solo concerto italiano legato al suo nuovo disco, What about
now: sarà a Milano il 29 giugno. - Nel mese di luglio bisognerà aspetta-
re il 13  per un altro  concerto  importante, quello dei Negramaro, che
tornano sul luogo dove, nel 2008, avevano spiccato il balzo definitivo
della carriera.  Poi, quello che sembrava l'ultimo concerto della stagio-
ne: i Depeche Mode, i re dell'elettronica anni Ottanta che il 18 luglio
cercheranno di riportare a San Siro  60mila persone come riuscì loro
nel 2009.  -  "Sembrava" l'ultimo concerto, appunto, invece la chiusu-
ra sarà affidata  a Robbie Williams, già in scena al Meazza  nel 2006
da solista e con i Take That nel 2011.

Le date a San Siro
Bruce Springsteen -   3  Giugno
Jovanotti                 -   19 Giugno
Negramaro             -   13 Luglio
Depeche Mode     -   18 Luglio
Robbie Williams   -   31 Luglio

Lucianone


Lucianone

giovedì 6 dicembre 2012

L'opinione del giovedì - 'Qualcosa lentamente da qualche parte si muove'

6 novembre 2012 - giovedì    6th November / Thursday

L'0pinione del Giovedì
di Lucianone

Qualcosa lentamente... si muove
Per capire quel che sta accadendo nel mondo della politica e dell'economia
in questo ultimo periodo di fine novembre e primi dicembre, sono ricorso a
un'espressione tipica dei titoli  delle opere dello scrittore austriaco Peter
Handke, titoli lunghi ma ugualmente esplicativi. Le atmosfere tipiche del
Natale che si avvicina sono in Italia quest'anno parecchio tristi e per cer-
te famiglie senz'altro cupe, per la condizione di vera e spesso quasi totale
povertà cui questa crisi ha portato. Non va meglio in Paesi del sud Europa
tipo Spagna, Portogallo, Francia e soprattutto Grecia, la prima ad essere
pesantemente colpita dalla crisi economica portataci dalle grandi finanze 
internazionali (in primis da quelle americane di Wall Street) insieme alle
banche e alle società dei rating.  L'Italia, che fino a più di un mese fa era
nella situazione  più critica, vicino a quella greca, è oggi in condizioni un
pò  più sollevate, cioè si è leggermente ripresa, tirandosi  qualche metro
indietro rispetto al limite della sponda del baratro e sul precipizio in cui
stava, vedi appunto Grecia, precipitando.
Qualcosa, a livello sociale, si muove  ed era  prevedibile, sotto la spinta
del movimento 5 stelle di Grillo, dietro la rabbia dei cittadini per i costi
(e non più solo il costo) della politica.    E poi si sono formate delle liste
civiche che possono espandersi, allargarsi per formare nuovi movimenti,
formati da giovani, che potrebbero avere uno sbocco politico più delinea-
to nel futuro non tanto lontano.
Qualcosa, a livello politico, si muove e anzi si è già mosso a sinistra per
merito soprattutto del partito Pd del segretario Bersani, che ha in modo
molto democratico aperto lo spazio per delle primarie, in cui si sono con-
frontati ben 5 contendenti finali di varie correnti della sinistra. Non era
mai successo a questo livello in Italia, che in questo si è avvicinata molto
al modello statunitense. La sinistra del Pd è sempre più vicina anche alla
forma della socialdemocrazia dei Paesi europei nordici, e ciò fa ben spe-
rare per il bene comune del nostro Paese.
E nel centro-destra, sempre a livello politico, che cosa si vede di nuovo?
Poco o niente, o perlomeno non esiste un Renzi di destra che muova un
pò le acque di un partito stagnante e in decomposizione come il Pdl o in
zona Lega qualcosa di diverso dal solito Maroni, che ormai sembra aver
definitivamente preso il posto di Bossi e soci (o famiglia come si vuole).
E il pericolo poi è che Alfano  si eclissi sempre più  non riuscendo a im-
porsi al suo boss Silvio che ha pressochè messo il veto alle primarie nel
centro-destra (con disperazione della Meloni) e minaccia un giorno  sì
e un giorno no di rientrare nall'agone politico.    E così Berlusconi non
aiuta certo il suo partito a rinnovarsi o svecchiarsi, ma anzi impone per
ora la sua presenza, non pensando  che un suo ritorno politico  sarebbe
un disastro per l'Italia e non solo, dopo quello che già aveva combinato
dopo aver promesso mari e monti per circa 20 anni (persi nel nulla).
Dunque qualcosa si muove da qualche parte lentamente, ma per ora solo
a sinistra dell'equatore. Poi quel che di positivo sembrava dovesse porta-
re Grillo con il suo movimento, si sta adesso dimostrando un flop, in quan-
to si vede poca democrazia da quella parte, dove il capo Grillo è sempre
più simile a un capo Bossi, cioè "fasso tutto me", "ho sempre ragione io",
"chi non è d'accordo se ne vada via" e avanti così... ma è proprio il modo
per non andare da nessuna parte. Lo sappiamo bene quel che è successo
con la Lega di Bossi, capo indiscusso:  ora Maroni deve ricucire da tutte
le parti.
Continua...to be continued...

mercoledì 5 dicembre 2012

Riflessioni-notizie del giorno - I nuovi ricchi / Vecchietti alla convention

5 dicembre 2012 - mercoledì    5th December / Wednesday            visioni post - 3

Giovedì
Se l'India fa shopping al Plaza
E' l'Hotel per eccellenza, con l'acca maiuscola, icona del turismo
di lusso di Manhattan, venti piani  per ottanta metri di altezza al-
l'angolo tra Central Park e la Quinta Avenue.    Nella sua storia
centenaria (venne aperto nel 1907)  il Plaza ne ha viste di tutti i
colori, nelle sue stanze sono passati re, principi, capitani d'indu-
stria, star del cinema e dello sport, i Beatles lo hanno scelto per
il loro primo concerto a New York. Nessuno di loro avrebbe for-
se immaginato  che  il grande palazzo  in stile francese, che ha
avuto tra i suoi proprietari miliardari americani come Conrad
Hiltone Donald Trump, finisse nelle mani  di un indiano (del-
l'India, non un "native American").
E'  successo  ieri (mercoled' 28 novembre), quando il gruppo
americano-israeliano El Ad  lo ha venduto  al Sahara Group
del magnate asiatico Subrata Roy, immobiliarista, proprieta-
rio di tv e della scuderia di Formula 1 Force India. Il prezzo,
per il 75 per cento della proprietà, è stato fissato a 575 milio-
ni di dollari. Va in mano straniere anche il rimanente 25 per
cento, comprato dal principe saudita Al Walid Bin Talal.
Nell'America della crisi i grandi affari li fanno i ricchi venu-
ti dall'Asia.
(da 'la Repubblica' del 29 nov. 2012 - di Alberto Flores  D'Arcais)

Mercoledì
Il vecchietto alla convention
Li prendono, li illudono, li caricano su di un pullman e li
sbarcano  in  qualche  convention  raccomandandogli  di
battere le mani e di sorridere alle telecamere. E' la secon-
da volta, nel giro di quattro mesi, che sui giornali si legge
di interi e ignari centri-anziani reclutati per fare presen-
za ai raduni delle tribù Pdl. La prima segnalazione risale 
a luglio, quando all'hotel Ergife arrivarono accaldatissi-
mi  - l'aria condizionata era rotta -  un centinaio di vec-
chietti provenienti dal litorale romano per rimpinguare
la platea del Movimento, pensa tu, "Cristiano-sociale".
Ma l'altro giorno altrettanti vecchietti sono stati avvi-
stati a Chianciano per l'exploit dei Moderatyi italiani
in Rivoluzione del misterioso Samorì. -  Viene da chie-
dersi se per caso non erano gli stessi. E se tra cinismo,
turismo e politica, al tempo della rottamazione, esistono
ancora confini certi.
(da 'la Repubblica' del 21 nov. '12 - di Filippo Ceccarelli)

Lucianone

lunedì 3 dicembre 2012

Personaggio - Adriano Celentano interviene sulle primarie

3 dicembre 2012 - lunedì      3rd December / Monday                    visioni post - 12

L'intervento di Adriano Celentano
che ho recuperato sul 'Corriere della Sera'  di giovedì scorso 29 novembre, 
intitolato  "Lo scatto di una paralisi", è stato molto interessante, dicendo/
scrivendo di cose che tanti di noi pensano ormai - e soprattutto:  difesa del-
l'ambiente, ritorno all'agricoltura. investimenti su  scuola  e  ricerca, una
sanità che  non funzioni  solo per i ricchi, questo chiede la gente. 
E il tutto prendendo spunto e partendo dalle primarie  della sinistra/Pd.
Adriano dice ancora che alle primarie hanno vinto le persone in fila e che
 c'è bisogno di programmi rivoluzionari. D'accordissimo.  
(Lucianone)

Ecco di seguito il testo integrale del suo intervento.

di Adriano Celentano

Belle e avvincenti queste primarie. Un Bersani bravo, come del resto lo è sempre stato,
ma ancora più bravo perchè  durante la corsa  gli è bastato  sentirsi affiancato  dal
validissimo  altrettanto  bravo Matteo Renzi, nuovo cavallo  di una sinistra  a lui
allergica, da cui Bersani  ha ricavato  la forza  per sferrare  il suo giovane scatto e
vincere la prima tappa. Anche se poi l'ultima parola la diranno i ballottaggi.
Davvero una bella corsa quella dei due contendenti e anche per Vendola, devo dire.
Ma i veri vincitori sono stati quei quasi 4 milioni di persone che con grande senso
di responzabilitò hanno affrontato ore di coda, quasi come a voler dare  ai partiti
(nessuno escluso) un avvertimento: "Noi siamo pronti al gioco, ma attenti a quel-
lo che fate!".  -  Tuttavia, queste primarie, per quanto belle e in un certo senso in-
coraggianti, raccolgono però una risposta che purtroppo non basterà a soddisfare
la più insidiosa delle domande che da qualche anno a questa parte, sorge sponta-
nea da quello che attualmente è lo stato confusionale in cui versa il mondo politi-
co.  -  Non c'è un partito, grande o piccolo che sia, caduto in disgrazia o meno, che
non cavalchi, prima e dopo i pasti, la parola "cambiamento".  Una parola così in-
flazionata attraverso la quale si fa sempre più insistente il SOSPETTO che nessu-
no di questi partiti abbia la minima idea del peso che ESSA ha assunto. A tal punto
che la si può benissimo sostituire con RIVOLUZIONE.
Perchè è di questo che ha bisogno la gente. Un programma dai contenuti rivoluzio-
nari. Per esempio,  il ritorno massiccio all'agricoltura, La difesa per l'ambiente. 
L'arte, e ridare alle città  quel volto che  gli immobiliaristi hanno orrendamente 
SFREGIATO senza alcuna pietà. Non tagliare, ma aumentare la spesa sulla SCUOLA.
e la RICERCA. Una legge contro l'omofobia e la violenza sulle donne. Una SANITA'
che permetta a chi non ha i soldi di ottenere una risonanza magnetica entro 24 ore,
mentre adesso questo è valido solo per i ricchi  e chi invece non può  deve aspettare
anche otto mesi.   Perchè solo i poveri devono morire, secondo il malevolo e oscuro
pensiero dei ricchi. Un governo, dunque, che non abbia paura di abolire gli incene-
ritori e quindi  combattere chi inquina  e avvelena la gente, come a Taranto, dove i
lavoratori non hanno alternative:  "Se vuoi lavorare devi anche morire, altrimenti
se proprio vuoi vivere, sei disoccupato".
Un governo che abbia il coraggio di non chiedere ai cittadini la crescita  se prima
non abbassa le tasse a un terzo di quello che uno guadagna, in modo che nessuno
può avere convenienza a evadere o a portare i soldi in Svizzera.    Un governo che
aumenti il netto della busta paga dei lavoratori  e  abbassi invece gli stratosferici 
stipendi dei parlamentari. Un governo che abbia il coraggio di mettere in riga le
banche, obbligandole a un atteggiamento più benevolo verso le piccole imprese.
Un governo, insomma, che abbia il coraggio  di rifare l'Italia da capo  e che co-
minci lui a scendere nelle piazze contro quegli italiani che pur di non cambiare,
accettano il gioco di scambio con la 'ndrangheta. Sono queste le cose principali
che chiedono gli italiani.
Ma Bersani e Renzi avranno il coraggio di fare tutte queste cose?... Dalla simpa-
tia che i due emanano, si è quasi propensi a pensare che ce la potrebbero fare.
Perà... se scaviamo nel loro background, ci viene il dubbio che per fare un SALTO
così grande, bisogna essere allenati e aver attraversato, almeno in MOSCONE, lo
stretto di Messina... altrimenti non è più un salto, ma lo scatto di una paralisi. 
Non c'è dubbio che Bersani e Renzi faranno bene. Ma è quel bene che se non par-
te dalle radici e non ci si dimentica di cambiare la terra che le avvolge (ormai a-
sfittica) con una terra nuova di cultura, poco per volta "la pianta Italia" ritorne-
rebbe ad ammalarsi e in modo sempre più grave.
Cari Bersani e Renzi, non è meglio che vi soffermaite a riflettere un pochino, 
prima di avventarvi su un qualcosa di così malconcio come è l'Italia oggi?...

Lucianone




Continua...to becontinued...

domenica 2 dicembre 2012

Ultime notizie - Latest news

3 dicembre 2012 - lunedì   3rd December / Monday       visioni post - 4

Politica - Italia / Dopo le Primarie della sinistra

Bersani: “E ora il governo”
Renzi torna a fare il sindaco
Il punto del direttore Calabresi  ('La Stampa')
La notizia sui giornali stranieri

Il segretario: Matteo è nello squadrone
Il leader Pd trionfa al ballottaggio: «Matteo ha dato un grande contributo. Ora l’obiettivo è vincere le elezioni senza raccontare favole».
VIDEO  Così Fiorello con gli amici dell’edicola




TENSIONE

Obama avverte Assad: «Se usa armi chimiche, ci saranno conseguenze»

Armi chimiche, interviene  la Clinton«Se Assad le usa, ci sarà una risposta»

Il presidente riprende il monito di Hillary Clinton: «Per gli Stati Uniti è una linea rossa».. Funzionari Usa: in produzione gas Sarin Video

ESTERIL'Onu ritira il personale non essenziale per motivi di sicurezza. L'opposizione: defezione del portavoce del ministero degli Esteri

BORSE E MERCATI

Spread sotto i 300 punti, poi risale
Monti: «Mio obiettivo è 287»|grafico

ECONOMIADivario tra Btp e Bund ai minimi da marzo, dopo le notizie sul debito greco.Piazza Affari più 0,43%. Il premier: «Spero di riportarlo alla metà di quando arrivai al governo» VideoIndici Spread

Vertice Ue,
 c’è l’intesa su Spagna e Grecia

Lucianone


Sport - calcio / Serie A - 15^ giornata 2012-13

2 dicembre 2012 - domenica     2nd December / Sunday

Il Posticipo
La Fiorentina prova a difendere il podio
La Samp la blocca sul 2-2

I viola vogliono restare al terzo posto e segnano subito con Savic, nella ripresa i doriani ribaltano il risultato con Krsticic e un'autorete di Rodriguez. Poi è ancora Savic a riagguantare il pari, sempre di testa e ancora su calcio da fermo. Espulso Mustafi allo scadere.

La Fiorentina infila un 2-2 contro la Samp, inanella il nono risultato utile consecutivo, ma non riesce a conservare il terzo posto: ora è appaiata alla Lazio in classifica. La squadra di Ferrara gioisce per il punto strappato ai viola, perché allunga a 3 la striscia dei risultati utili consecutivi ed è la seconda squadra (dopo la Juve) a uscire dal Franchi con un punto in tasca.
Risultati delle partite
della serie A  -  15^ giornata

Cultura - Notizie e appuntamenti

2 dicembre 2012 - domenica    2nd December / Sunday

L'iniziativa
"Più libri, più liberi": torna la fiera dei piccoli editori

A Roma, la fiera della piccola e media editoria "Più libri, più liberi"
sfida  la crisi del mondo editoriale e rilancia aprendosi alla città con
iniziative ed eventi in vari luoghi mentre nella storica sede del Palazzo
dei Congressi dell'Eur, dal 6 al 9 dicembre, saranno ospitati oltre 400
espositori e 280 appuntamenti.
La 'lectio magistralis' di Massimo Cacciari  aprirà  ufficialmente la
rassegna romana. Tra gli ospiti italiani Andrea Camilleri, Massimo
Carlotto, Marco Malvaldi, il filosofo Giorgio Agamben e Nanni Mo-
retti. Tra gli stranieri, il veterano del giornalismo d'inchiesta euro-
peo Gùnther Wallraff, lo scrittore greco Christos Ikonomou, le nuo-
ve voci  della  narrativa  di  origine africana  Moussa Kanatè, Josè
Eduardo Agualusa, Yvan Sagnet, la scrittrice  francese  Laurence
Cossè, Lucinda Anne Dickens Hawksley, pronipote di Charles Di-
ckens.

Lucianone

sabato 1 dicembre 2012

Spettacoli - Tuttocinema

2 dicembre 2012 - domenica                2nd December / Sunday               visione post -

Film da non perdere  

Acciaio
A Piombino vive la giovane Anna, quattordicenne legata da un'amicizia esclusiva a Francesca 
Suo fratello Alessio è operaio alle acciaierie Lucchini, tra turni di lavoro massacranti e pause
 n squallidi bar. Anche il suo amore per Elena è inquinato dalla fabbrica.
Torna la classe operaia in un film bello e sconsolato, che è soprattutto una storia di formazione:
meglio, di come sia difficile crescere nella mesta Italia odierna. Impressionanti le immagini
della fabbrica notturna; un paesaggio che sembra preso a prestito dal cinema di fantascienza.
Regia di Stefano Mordini
Con Michele Riondino e Matilde Giannini
La sposa promessa
Opera prima di una regista israeliana, premiata con la Coppa Volpi alla protagonista e candidata agli Oscar per Israele.  -  A Tel Aviv, Shira sogna di sposare il ragazzo che ama, quando un lutto giunge a destabilizzarne la vita. Il giorno del Purim sua sorella Esher muore, lasciando marito e figlio neonato.  Per salvaguardare l'unità della famiglia, si decide che debba essere Shira a sposare il vedovo.
Il film si svolge quasi per intero in un appartamento; senza, però, rinunciare a rappresentare sentimenti universali.
Regia di Rama Burshstein
Con Hadas Yaron e Yittach Klein
Amour
Vecchi coniugi ancora innamorati, Anne e Georges vivono
l'uno per l'altra. Finchè la donna non è colpita da ictus; e
tutto cambia.     Con rabbiosa dedizione, il marito le resta
accanto. - Palma d'oro a Cannes.
Regia di MIchael Aneke
Con J. Luis Trintignant e Emmanuelle Riva.
End of watch
Dopo aver dimostrato di saperci fare come sceneggiatore
di polizieschi urbani ("Training day" era uno tra i miglio-
ri del decennio scorso), David Ayer passa dietro la macchi-
na da presa, continuando a battere le vie che conosce meglio.
Il titolo significa 'FINE SERVIZIO', quello che prstano due
poliziotti di los Angeles, il californiano Brian Taylor e l'im-
migrato Mike Zavala, assegnati a South Central, il quartiere
più pericoloso della "città degli angeli", Se la routine quoti-
diana è già  ad alto rischio, lo scontro  con i trafficanti  del
cartello di Sinaloa farà fuoco e fiamme. Un film adrenalini-
co ma anche credibile, con i suoi poliziotti umanamente pie.
ni di difetti che passano le giornate tra una battutaccia ma-
schilista, una razzista e uno scoppio improvviso di violenza
(e, malgrado il sottotitolo italiano "Tolleranza zero", non
un film giustizialista). Realizzato in piani "stretti", girati
con  macchina da presa a mano  e giustificati  tramite un
espediente narrativo:    durante i pattugliamenti l'agente
Taylor realizza un video didattico.
Regia di David Ayer
Con Jake Gyllenhaal e Michael Pena






Lucianone