giovedì 7 giugno 2012

Sport - tennis / Sara Errani in finale con Sharapova

8 giugno 2012 - venerdì        8th June / Friday                           visioni post - 10

ERRANI  IN FINALE A PARIGI
Roland Garros, l'italiana batte in tre set l'australiana Stosur. A due anni dal successo della Schiavone, la bolognese dovrà vedersela con Maria Sharapova.Ma prima, la finale del doppio

Foto Sara / L'album



   Errani, il sogno continua
La romagnola batte in semifinale in tre set (7-5, 1-6, 6-3) l'australiana Stosur e continua la sua irresistibile marcia sulla terra rossa francese. Sabato la sfida per il titolo contro la russa Sharapova, che ha battuto la ceca Kvitova. Fuori il doppio maschile Bracciali-Starace
PARIGI - Il sogno continua. Per il terzo anno consecutivo un'italiana raggiunge la finale del singolare femminile del Roland Garros, seconda prova del Grande Slam. Dopo Francesca Schiavone, vincitrice nel 2010 e sconfitta in finale l'anno dopo, è la volta di Sara Errani. La 25enne romagnola ha battuto in semifinale l'australiana Samantha Stosur, testa di serie numero 6, in tre set con il punteggio di 7-5, 1-6, 6-3 in due ore e quattro minuti di gioco. La prima vittoria in sei precedenti contro la Stosur regala alla Errani anche l'ingresso nella top ten della classifica mondiale. Oltre alla finale nel singolare, la Errani è finale anche nel doppio in coppia con Roberta Vinci. ''Non mi rendo ancora conto di quello che ho fatto, non ho parole, è incredibile", le prime parole della romagnola al termine del match. "Seguire l'esempio della Schiavone? Tutto è possibile, lei è una grandissima giocatrice, non pensavo di poter avere la stessa opportunità che ha avuto Francesca negli ultimi due anni".
LA CRONACA - Dopo un'attesa di quasi un'ora e mezza sull'orario previsto a causa dela pioggia caduta per l'intera mattina su Parigi, la Stosur si era presentata con tre ace nel primo game e quattro risposte vincenti di diritto nel secondo. Poi piano piano Sara ha preso le misure all'avversaria. Otto punti di fila: contro break e 2-2. Equilibrio fino al 5-5, poi la Errani ha piazzato il break e nel game successivo ha chiuso 7-5. Senza storia il secondo parziale con l'azzurra in difficoltà 
e la Stosur padrona del campo (6-1). Nel terzo set la romagnola ha costruito il suo capolavoro, è salita 3-0, ha subito la rimonta dell'australiana (3-3) ma è stata brava a reagire e a chiudere 6-3 conquistando la finale. 


ORA LA SHARAPOVA - La Errani dovrà vedersela con la numero 2 al mondo (da lunedì numero 1), Maria Sharapova, che ha battuto in due set (6-3, 6-3) Petra Kvitova, numero 4 nel ranking mondiale. La russa ha anticipato i temi della finale: "La Errani è una giocatrice molto pericolosa, cono contenta di avere l'occasione di poter competere con lei".

DOPPIO MASCHILE - Sfuma invece il sogno finale per Daniele Bracciali e Potito Starace nel torneo di doppio maschile. Il duo azzurro è stato sconfitto in semifinale (6-3, 6-4) dalla coppia numero uno del tabellone, formata dal bielorusso Maks Mirnyi e dal canadese Daniel Nestor.  

Società & Politica - in Italia e nel mondo

8 giugno 2012 - venerdì         8th June / Friday                          visioni post - 12

Genova
Sindaco taglia taxi e cappuccini
"Diamo l'esempio, bisogna risparmiare"
Doria applica l'austerity in Comune: cancellata la colazione distribuita agli assessori. "E usate le auto dell'amministrazione".

Stop  Schengen, Europa si difende
dai migranti
Mondo Solidale. Misura temporanea: ripristinati i controlli alle frontiere interne in caso di eccessive pressioni migratorie. 

Ambiente
"L'Ue a Rio tra speranze e dubbi
ma solo la Green economy può battere la crisi"
L'intervista<<
A pochi giorni dall'inizio della conferenza dell'Onu sulla sviluppo sostenibile a Rio De Janeiro, il commissario Ue all'Ambiente, lo sloveno Janez Potocnik, analizza la situazione ma si dice ottimista.

Camusso: Fornero, passione per licenziamenti
La replica del ministro: "Si commenta da sola"
Il segretario della Cgil accusa la responsabile del Lavoro di scarsa sensibilità rispetto ai drammi della crisi. Gelida la risposta. Uno scontro verbale che ha diversi precedenti
video<<<<


Eurostat, troppi pochi laureati
"Italia fanalino di coda in Europa"
Il nostro Paese ha una percentuale pari al 20,3% di persone fra 30 e 34 anni che hanno il titolo di studio universitario (dati 2011). La media europea è del 34,6%, mentre in Germania è del 30,7%
E gli stranieri scelgono i nostri atenei

Countdown maturità per 450mila studenti
Si inizia il 20 giugno, con una esplicita richiesta alle commissioni di bloccare dispositivi cellulari. Sul sito i consigli degli esperti dalle tesine all'alimentazione, per le ricerche in Rete, i test sulla vostra preparazione e l'archivio di 15 anni di esami
Tracce web e tolleranza zero 

Atene
Aggressione al dibattito tv
Portavoce neonazista picchia due deputate

Video 

Ilias Kassiridis, esponente del partito Alba dorata (che alle elezioni di maggio ha ottenuto quasi il 7%), ha perso la testa quando gli hanno ricordato il processo in cui è imputato per rapina. La procura ha ordinato l'arresto.


Lucianone



mercoledì 6 giugno 2012

Il personaggio - Art Spiegelman: il creatore di Maus

6 giugno 2012 - mercoledì         6th June / Wednesday             visioni del post - 27

Art Spiegelman
in un'intervista del 19 gennaio '12
"Così il fumetto ha creato i simboli di oggi.
Non è un caso se gli indignati hanno scelto
la maschera di V per vendetta"

(da la Repubblica - R2 Cultura / giovedì 19 gennaio 2012
di Luca Raffaelli)
l'occasione per parlare con Spiegelman, autore di Maus e premio
Pulitzer, è una lezione che terrà alle 21 di oggi (19-01-'12 ndr.)
al Circolo dei Lettori di Torino. Il titolo è tutt'altro che accademi
co: "What the %@&*! Happened to Comics?", cioè "Cosa diamine
è accaduto ai fumetti?". Comics e non graphic novel, giustamente.
Luca Raffaeli: 'Oggi farà una vera lezione?'
A. Spiegelman: "Sarà una sorta di ricognizione per capire dove sta
andando il fumetto, il mio medium,  come funziona e come sta cam-
biando. E' stata una  fortuna che Eco, invece, li abbia sempre trattati
con grande attenzione".
L. Raffaeli: 'Parla di fumetti e non di graphic novel.
A. Spiegelman: "Perchè il percorso del linguaggio è iniziato fin dal-
l'Ottocento.    Per capire il fumetto bisogna sapere chi sono i grandi
maestri. Chi è Winsor McCay, un autore che ha aperto un mondo di
possibilità, e George Herriman, l'autore  di  Krazy Kat, incredibile 
quello che lui ha fatto, e anche un autore popolare nei comic book 
degli anni Quaranta non molto conosciuto in Europa: il suo nome 
è Jack Cole. Ma ho migliaia di immagini nel mio computer e sce-
glierò cosa mostrare a seconda della piega che prenderà il discorso".
L. Raffaeli: 'Qual'è stata l'evoluzione del fumetto in questi ultimi
anni?'.
A. S. : "Mi scusi: ha detto 'evoluzione' o 'rivoluzione'?".
L. R. : 'Beh, a questo punto decida lei'.
A. S. : "Credo sia accaduto qualcosa che sta in mezzo tra le due
parole. Siamo in una situazione  simile a quella  delle scimmie
di '2001 Odissea nello spazio', quando il protagonista attraversa il
monolito e ne esce evoluto. Siamo arrivati al punto  in cui si può
affermare che il linguaggio v iene utilizzato al massimo. Ma ora
bisogna stare attenti al futuro, perchè ad essere ignorati dalla cul-
tura si possono avere anche molti vantaggi".
L R. : 'Cosa pensa del desiderio di molti autori di fumetti di essere
autobiografici?'.
A. S. : "E' comprensibile, dopo tanti anni in cui il fumetto con Man-
drake e Flash Gordon o con i fumetti underground è  stato lontano
dalla realtà. Questo fa parte dell'evoluzione di cui si diceva, della
ridefinizione di quel che il fumetto può essere. Però bisogna stare
attenti all'autobiografismo, perchè ci deve essere assoluta onestà
in quel che viene raccontato. Non basta stupire. bisogna andare a 
fondo nei propri pensieri. E' questo il rischio di un linguaggio che
arriva ad essere completo: può essere meravigliosamente intelli-
gente e può essere stupido. Com'è accaduto al cinema". 
L. R. : 'La differenza è che il fumetto non è davvero un'industria'.
A. S. : "Certo, non girano i soldi che ci sono nel cinema.  Però il
cinema è largamente influenzato oggi   da quello che accade nel
fumetto perchè le nuove tecnologie rendono possibile mostrare
un uomo che vola. Un tempo era bello vedere certe scene la dome-
nica sulle pagine a colori dei quotidiani mentre sullo schermo non
erano credibili, facevano quasi ridere. Oggi no. Il cinema digitale
si può permettere di proporre le situazioni  che erano proprie del 
fumetto popolare e lo fa spendendo un sacco di soldi.  Per esem-
pio con un film appassionante  come 'Hugo Cabret' di Scorsese.  
Una delle poche esperienze tridimensionali della mia vita.".
L. R. : 'In che senso?'.
A. S. : "So bene che i film in 3D si fanno perchè cos' gli spetta-
tori pagano di più per colpa degli occhialetti.  Ma ho un occhio
molto debole per cui non vedo mai  la tridimensionalità  e non
ho il senso dello spazio. Credo che uno dei motivi per cui sono
diventato  un fumettista  sia stata proprio la scelta  della bidi-
mensionalità del disegno.
L.R. : "Ha visto gli 'indignados' con le maschere prese dal
fumetto di Alan Moore e Dave Lloyd V per Vendetta? Che
ne pensa?"-
A.S. : "Penso che il movimento di chi occupa Wall Street sia
oggi la cosa migliore che accada sul nostro pianeta.  E sono
molto felice  che  l'immagine simbolo   di questo movimento
venga dal mondo del fumetto.  -    Lo era già stato nel 2008
quando gli autori della rivista umoristica Mad hanno coniato
un'immagine del nuovo presidente. Mi chiedo oggi come po-
tremmo ritrarlo:   forse come un robot in mano ai banchieri,
non so. E' incredibile quello che sta succedendo negli Stati
Uniti da 30 anni a questa parte e non so se in Europa si av-
verte la gravità della situazione. La possibilità di muoversi
nel  mondo  della cultura  e dell'economia  si sta riducendo
sempre di più.   E anche la possibilità per la gente comune
di avere una vita confortevole. 
Però ora bisogna stare attenti anche alle speranze. Un tempo
 si credeva nelle rivoluzioni (non del fumetto, quelle reali).
Ma poi, se si guarda la storia, non hanno mai migliorato la
situazione.

Ecco alcuni video (da You Tube) che approfondiscono la
conoscenza di questo fondamentale autore americano (e
di origine polacca) di fumetti e di Maus, in particolare:





Lucianone




martedì 5 giugno 2012

Sport - Tennis / Roland Garros - Parigi

5 giugno 2012 - martedì      5th June / Tuesday                            visioni post - 9 

I risultati di ieri
Ottavi uomini
Nadal (Spa)  b. Monaco (Arg,)   6-2,  6-0, 6-0
Tsonga (Fra.)  b. Wawrinka (Sviz)  6-4, 7-6 (6-6), 3-6, 3-6, 6-4
Murray (Gbr)  b. Gasquet (Fra)  1-6, 6-4, 6-1, 6-2
Oggi
dalle 14 - Quarti donne
Errani (Ita) - Kerber (Ger)
Sara Errani è nata a Bologna il 29 aprile del 1987. Attualmente
è n.16 al mondo. Se oggi batterà la Kerber, la sua classifica è
destinata a migliorare ancora.
Alle 14,00 l'azzurra affronta la tedesca per un posto in semifinale.
La bandiera di un tennis "umano".

Grandissima Errani: ce l'ha fatta!
Sara Errani è in semifinale!!
Schiantata e battuta la tedesca Kerber
Sara Errani finalmente batte un top ten, miglior occasione e cornice non poteva sceglierla: quarti di finale al Roland Garros, la tedesca Kerber schiantata con un 6-3 7-6 (2) da campionessa sul prestigiosissimo Suzanne Lenglen. Quando Sara entra nella sala conferenze del complesso parigino la accolgono con un bell'applauso. C'è anche un lungo abbraccio con il capitano di Coppa Davis e Fed Cup Corrado Barazzutti, che le dice: "Ma quanto sei forte!". E Sara: "Ora ti batto".
Sara, dalla Fed Cup a Parigi
"Dedicato ai terremotati"
Gioie e segreti della Errani, semifinalista al Roland Garros.
"Merito di Schiavone, Pennetta e Vinci. La fatica? Non la
sento".  E sulla catastrofe che ha colpito le sue zone:
"E' un momento molto difficile, stiamo provando a rac-
cogliere i fondi".
DALLA FED CUP IN AVANTI — Un legame forte quello di Corrado con le ragazze azzurre, tutte, nessuna esclusa. Lo si capisce dalle parole di Sara: "Crescere nella squadra di Fed Cup con accanto giocatrici come la Schiavone, la Pennetta, la Vinci con cui gioco sempre in doppio, è stato molto importante. Sono delle amiche, della ragazze straordinarie, e mi hanno insegnato tanto. A essere professionista, a gestire situazioni e tensioni". Questa volta, però, i riflettori sono tutti per lei. Sara ripensa al match vinto contro la Kerber: "È stato durissimo, ma quando sei nei quarti in un torneo dello Slam la fatica non la senti, non la puoi sentire. Ottimo il primo set, poi ho avuto un piccolo calo nel secondo, anche per merito della mia avversaria. I quattro break del secondo set sono stati un po' strani, ma sentivo di avere abbastanza la situazione sotto controllo tennisticamente. Poi naturalmente di fronte c'è sempre l'avversaria e la Kerber è molto forte. A volte sembra quasi che non arrivi sulla palla, poi magari ti tira una sassata".
Sra Errani esulta per l'impresa appena compiuta

PER I TERREMOTATI — Grazie alla semifinale conquistata oggi, la Errani, arrivata a Parigi da numero 24 del ranking Wta, è già salita in 14ª posizione diventando la nuova numero 1 d'Italia. Dovesse conquistare la finale entrerebbe tra le top ten, terza italiana di sempre dopo Pennetta e Schiavone. "Ora non ci penso, devo essere brava a restare carica e concentrata, il torneo non è finito, anche se sono molto contenta. Sto giocando bene da diversi mesi, magari non sono tanto abituata a tutte queste attenzioni, a queste interviste, alle tv, ma tanto ci pensa il mio coach a mettermi in riga! L'importante è conservare la solita routine e presentarsi al meglio al prossimo impegno". Il torneo non è finito, è vero, ma alle dediche non può sottrarsi. Sara è romagnola e la sua casa non è lontana dalle zone colpite nei giorni scorsi dal terremoto: "La prima dedica è per loro, per la gente di quelle zone, è un momento molto difficile. Con le altre ragazze stiamo anche provando a raccogliere dei fondi".
DOPPIO DA BATTERE — Intanto domani c'è la semifinale di doppio con la Vinci ("Roberta se non gioco al meglio mi ammazza...", scherza Sara), poi giovedì la semifinale contro la Stosur, con cui ha già giocato cinque volte in passato: "Ho sempre perso - dice l'azzurra - l'ultima due settimane fa a Roma. È una giocatrice molto forte e potente. Io entrerò in campo e lotterò come sempre al massimo...".
(da  La Gazzetta dello sport.it - TENNIS)





lunedì 4 giugno 2012

Ultime notizie - Latest news

4 giugno 2012 - lunedì            4th June / Monday                       visioni post - 13
                                                                                                      
LIBIA
Tripoli - riesplode la tensione,
liberato l'aeroporto occupato da ribelli
La brigata domanda notizie de "L'Abissino" scomparso due giorni
fa. Lo scalo sarebbe stato liberato. L'episosio a 2 settimane dalle
elezioni. Fermato anche un volo Alitalia.
Video

Economia
Barroso: "Unione economica: serve un segnale"
Spiraglio della Merkel.
Il presidente della commissione Ue: "Penso che sia molto
importante dare subito il segnale che siamo pronti a fare
quello che è necessario per assicurare la stabilità dell'euro"
La Cancelliera acconsente alla vigilanza bancaria Ue, ma
senza specificare i tempi".

Terremoto in Emilia
Altra scossa: giù la torre di Novi - video
Ministro Severino: "Usare detenuti per lavori, ma solo
carcerati non pericolosi"

Scuola
In zone terremotate: la maturità in container o tende
A Mirandola prove solo orali.
E il Miur fissa date suppletive per gli scritti. <sono 270
le scuole inagibili. La Regione: "Ricominceremo il nuovo
anno scolastico sui banchi".

Fisco
Mnovre d'estate della Finanza
Blitz anti-evasori in Costa Smeralda
Dopo Cortina e Sanremo, prenotati 500 posti letto in
Sardegna per conto delle Fiamme Gialle e dell'Agenzia
delle Entrate. Ospiteranno in luglio e agosto i "cacciatori"
di evasori fiscali.

Inchiesta Calcioscommesse
Mauri e Milanetto ai domiciliari
Il gip: "Pesanti ombre sul derby Genoa-Sampdoria".
Scarcerato anche l'ex portiere del Bellinzona Matteo
Gritti (ai domiciliari).  Ruopolo ammette il taroccamento
delle partite.

domenica 3 giugno 2012

Società - Mondo / Gita a Londra (in attesa delle Olimpiadi)

3 giugno 2012 - domenica     3rd June / Sunday                     visioni post - 11
                                                                                                  
Gita a Londra,
nella strada che divide ricchi e poveri
A Londra, poco lontano da dove si svolgeranno le Olimpiadi, 
i turisti sportivi potranno usufruire di un tour insolito, quello
del movimento Occupy.
Ogni settimana, infatti, un giovane professore di storia mostra,
a chi lo desidera, le due facce del mondo moderno: quello dove
l'1 per cento lavora e dove il restante 99 sopravvive.
A est di Londra, la distanza tra queste due realtà si riduce a 
una strada a 4 corsie  e a qualche posto di blocco  intorno al  
perimetro di Canary Wharf, la Wall Street londinese che si
affaccia sul Tamigi. -    Dall'altra parte della strada, c'è uno
dei quartieri più poveri, Tower Hamlets, che prende il nome
dai villaggi che circondavano la Torre di Londra.
Oggi questo è il confine tra ricchi e poveri. Poche settimane
fa, mentre la Barclays distribuiva 65 milioni e mezzo di ster-
line in buoni di produzione ad otto suoi amministratori, la
politica di austerità di Cameron toglieva alla circoscrizione
di Tower Hamlets 72 milioni di sterline per l'assistenza so-
ciale.
Nonostante la moda dei balli di beneficienza sia diffusissima
a Londra, nessuno dei 95 mila impiegati. che ogni mattina si
recano a Canary Wharf, ha pensato di organizzarne uno per
i bambini di Tower Hamlets.  Secondo uno studio del Centre 
for Research in Social Policynel 2011 il 52 per cento di loro
 viveva in povertà. La media nazionale è di un bambino ogni 
cinque.
Quanto all'insolito tour, alla fine i turisti si congratulano
con il professore per aver mostrato il mondo in cui viviamo.
(da 'il Venerdì' - Follow the money / di Loretta Napoleoni)





Lucianone

sabato 2 giugno 2012

Politica e società - In Italia e nel mondo

3 giugno 2012 - domenica         3rd June / Sunday         Visioni post  -  12
                                                                                                    

Liberi i due marò italiani: versata la cauzione - I due marò italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, sono usciti dal carcere a Kochi e passerenno la prima notte in albergo dopo oltre tre mesi dal loro arresto. La loro liberazione è avvenuta dopo che due indiani, Jyothy Kumar e Raj Mohan, hanno versato la cauzione di 20 milioni di rupie (quasi 290 mila euro). L'unica disposizione a carico dei due militari italiani è di non allontanarsi di più di dieci chilometri dalla più vicina stazione di polizia. Il giudice ha ascoltato le richieste delle parti e fissato un'udienza per il 18 giugno. 
Siria: i satelliti inchiodano l'esercito,
mostrando i movimenti dell'esercito di Assad
Superato dal consiglio di amministrazione della banca vaticana, formato da laici, lo stallo della Commissione cardinalizia. I porporati «prendono atto» della decisione
Tank e blindati nei centri abitati. La fossa comune a Houla.
Secondo la ricostruzione della Bbc, tattiche da Armata rossa.
WASHINGTON - Gli Stati Uniti hanno diffuso nuove immagini satellitari delle operazioni militari in Siria. Foto recenti che documentano l'assedio delle forze governative alle città, le postazioni d'artiglieria, i crateri delle cannonate. È evidente che il regime, nonostante gli appelli e quanto prevede il piano Annan, impiega tank e blindati nei centri abitati. Bocche da fuoco responsabili di decine di vittime. Visibili anche elicotteri d'attacco che partecipano a raid contro le formazioni dei ribelli. Un'immagine, poi, mostra la fossa comune scavata a Houla dopo il massacro di oltre un centinaio tra donne e bambini. Strage attribuita all'esercito e agli shabiha, mercenari che fiancheggiano le unità regolari. Una versione contestata dalle autorità che accusano gli insorti.Video
Amburgo - Scontri al corteo contro i neonazisti
Diecimila persone in piazza per protestare contro la sfilata dell'estrema
destra tedesca  Vedi
Terremoto in Emilia
Crolli, la procura: "molti indagati"
Nella notte nuova scossa: intensità 3,5
Via libera alla sepoltura di cinque delle 17 vittime Continuano gli episodi di \sciacallaggio, non si esclude il ricorso all'esercito per prevenire le razzie in case e supermercati
Regioni non obbligate a valutare i rischi. 



Lucianone


Sport - calcio - Playoff / ritorno semifinali

2 giugno 2012 - sabato       2nd June / Saturday                           visioni post - 14 
                                                                                          
  
Playoff / ritorno  - oggi, sabato 2 giugno
Verona - Varese  ( ore 18,30 )
Sassuolo - Sampdoria  ( ore 21 )
Cronache e risultati:  questa sera dalle 23,00 in poi
(darò tutte le notizie relative a questi 2 scontri decisivi
per la finale) 
Risultati 
Playoff / andata
Varese - Verona    2 - 0
Sampdoria - Sassuolo    2 - 1   
___________________________________________________________________________

Playoff serie B 
risultati finali partite di ritorno
Verona  -  Varese  1  -  1
Sampdoria  -  Sassuolo  1  -  1
FINALE
Varese - Sampdoria  
mercoledì 6 giugno / andata
sabato 9 giugno      /  ritorno
               

Dopo il 2- 0 dell'andata, i lombardi pareggiano 1 - 1 al Bentegodi
e si qualificano per la sfida che vale la promozione
Identico pareggio e punteggio anche tra Samp e Sassuolo. Così la
Sampdoria passa e va direttamente alla finale con il Varese.
VERONA-VARESE 1-1— Un pareggio per 1-1 che fa felice il Varese. Questo l'esito della semifinale di ritorno giocata al Bentegodi sul campo del Verona. Verona che per cercare di ribaltare il 2-0 dell'andata si affida a una squadra battagliera. Mandorlini sceglie il 4-3-3 con D'Alessandro, Ferrari e Gomez Taleb in attacco, sostenuti da Jorginho, Tachtsidis, Hallfredsson a centrocampo. Cangi, Ceccarelli, Maietta e Pugliese davanti al portiere Rafael completano le scelte del tecnico veronese. Il Varese, di contro, sa che non deve lasciare troppe occasioni ai padroni di casa e cerca di coprire tutti gli spazi con un solido 4-4-2. Maran si affida a Bressan; Pucino, Troest, Terlizzi, Cacciatore; Rivas, Corti, Kurtic, Nadarevic; Neto Pereira e Granoche. 
RITMI ALTI Ritmi subito alti, al punto che la prima ammonizione della partita arriva già al 2': il destinatario è il difensore del Varese Troest che ferma con le maniere forti Ferrari. Il Verona sa bene che deve recuperare due reti e si lancia a testa bassa in attacco. La prima palla gol capita sui piedi di Juanito che si ritrova a tu per tu con Bressano, ma la sua conclusione di sinistro viene respinta in calcio d'angolo. Dopo 12' il conto degli angoli è già sul 5-0 per il Verona: solo un modo questo per dare l'idea della grande pressione della squadra di casa. Il Varese prova a farsi vedere ogni tanto in attacco, ma non riesce a pungere. Rivas non riesce a innescare Neto Pereira e Granoche. Al 20' passa in vantaggio il Verona: Hallfredsson batte un calcio di punizione dalla sinistra, dal lato corto dell'area di rigore, su tutti svetta Tachtsidis che di testa mette la palla all'incrocio dei pali alla sinistra di Bressan. La reazione del Varese non si fa attendere e Nadarevic ci prova da fuori area con una gran botta di sinistro indirizzata all'incrocio, ma Rafael vola e mette in angolo.
CORAGGIO Il portiere del Verona si ripete al 34' ancora su Nadarevic. Il Varese prende coraggio e il Verona abbassa un po' i ritmi indemoniati di inizio partita. Al 38' Granoche approfitta di un errore della retroguardia veronese e chiama ancora una volta Rafael all'intervento. Si va al riposo sull'1-0. Il Verona sa che basterebbe un gol per pareggiare il conto e volare in finale. Il Varese, invece, ha ancora una rete di margine e non vuole sprecare l'occasione per accedere all'ultimo atto del campionato. Nella ripresa i ritmi calano un po'. Le squadre stanno più attente, ma le occasioni non mancano. Il Verona, però, non riesce più a incidere come nella prima parte della partita e il Varese si rende pericoloso. Iniziano anche a volare colpi proibiti e in rapida successione finiscono sul tabellino dei cattivi Cangi e Cacciatore. Il Verona recrimina per un calcio di rigore per presunto fallo di Troest ai danni di Ferrari al quarto d'ora. Il direttore sportivo del Varese Milanese vorrebbe l'ammonizione per simulazione, protesta in modo veemente e viene espulso. Rafael al 25' sale in cattedra e tiene ancora in corsa il Verona con due parate prima su Zecchin e su Troest. Il Varese insiste e pareggia al 32' con Terlizzi di testa. Il Verona non ce la fa più. Per un'entrata a piedi uniti a centrocampo l'arbitro Massa espelle Ceccarelli. Finisce 1-1, il Verona si arrende in semifinale, mentre il Varese può continuare a sognare un posto nel massimo campionato.




Il gol dell' 1- 1  di Terlizzi - Varese avanti


Verona:  tanta rabbia, delusione, pianti
Finisce qui, con Mandorlini che piange lacrime di rabbia e commozione
 e la curva del Bentegodi che per un quarto d'ora applaude chi non si
 giocherà la A, cioè il Verona.  E poi l'abbraccio collettivo a centrocampo.
 Purissima sfida da playoff,  questa: bella, intensa, combattuta, a tratti cattiva 
con un paio di tifose del Varese aggredite in tribuna.
Piena di prodezze e sfondoni, a cominciare da quelli dello sciagurato Massa 
di Imperia. E allora per celebrare l'impresa di Maran, dobbiamo spaccare in due
  la pertita, raccontandola da prospettive diverse. Per assegnare meriti e colpe.
Il Varese ha sofferto moltissimo  i primi 20 minuti, fino al gol di Tachtsidis (sua
la testa su punizione di Hallfredsson), poi ha provato a ragionare. Ha tentato di
fare la cosa più logica: abbassare il ritmo e imporre la supremazia dell'organizzazione
di gioco sull'adrenalina di chi doveva per forza imporsi-

SAssuolo - sampdoria  1-1 
La Sampdoria raggiunge il Varese in finale. Al Braglia, contro quel Sassuolo già battuto all’andata, gli uomini di Iachini capitalizzano un rigore trasformato da Pozzi e reggono, non senza affanni, al ritorno dei neroverdi, che trovano il pari all’ora di gioco ma sfiorano solo l’impresa, dentro un match condizionato dall’episodio che spinge avanti i blucerchiati. Dopo 7’, infatti, la Samp è già in vantaggio, complice un rigore quantomeno generoso che Tommasi assegna agli ospiti (contatto Boakye-Eder) e che Pozzi trasforma, spostando da subito l’inerzia del match sui blucerchiati. Che il Sassuolo attacca trovando spazio soprattutto dai venti metri – Longhi e Magnanelli – ma mettendoci i minuti che servono a trovare le giuste distanze. In gol il Sassuolo ci andrebbe anche (27’) ma a gioco fermo, e la montagna, per i neroverdi, diventa sempre più ardua da scalare con il passare dei minuti.
SULLA LINEA — La Samp gestisce e rischia – 36’, Da Costa si arrangia su Longhi – ma conserva il vantaggio oltre l’intervallo, quando Pea passa al 4-3-3 inserendo Troianiello. La mossa paga, e la ripresa è un assedio: Magnanelli trova Da Costa, il Sassuolo protesta ancora per una caduta in area di Missiroli e all’ora di gioco Valeri, imbeccato da Sansone, trova il pari. Due reciproche occasioni (Munari e Boakye) sono schermaglie che non cambiano la gara, che potrebbe svoltare al 40’, quando Rispoli salva sulla linea il possibile sorpasso, opponendosi al sinistro di Sansone e spalanca alla Samp le porte della finale. Ultima beffa, l’espulsione di Piccioni al quarto minuto di recupero (Stefano Fogliani).
Festeggia la Sampdoria


IL COMMENTO di  Lucianone
L'avevo previsto questo verdetto, dopo le due, tre scofitte
inopinate del Verona Hellas nell' ultimo mese decisivo: non
si poteva andare a perdere contro la Nocerina, anche il
pareggio con l'Albinoleffe non ci doveva stare, cose già dette,
del resto.  E la Sampdoria era lì pronta ad aprofittarne e l'ha
giustamente fatto.

continua... to be continued...

giovedì 31 maggio 2012

L' opinione del giovedì - CATASTROFI ANNUNCIATE?

31 maggio 2012 - giovedì      31st May / Thursday                   visioni post - 21

Lucianone                                                                                              
L' opinione del giovedì
"Quando le catastrofi sono annunciate, cioè previste?"

E'  probabilmente una specie di  destino quello che perseguita chi è già in precarie
condizioni economiche o/e di salute e poi gli arriva un altro colpo mancino, sia un 
incidente stradale che lo rende invalido o la morte di un genitore o di un figlio op- 
pure qualsiasi altra disgrazia grave, che si aggiunge così alle precedenti. Questa
è la stessa situazione in cui adesso si trova il nostro Paese.    Si sa, è stato detto
ripetutamente, che i terremoti non si possono prevedere con sicurezza, che la na-
tura colpisce in modo subdolo e spietato, che tutti noi poveri esseri umani siamo
impotenti come le formiche in una foresta e insomma la catastrofe che arriva dal-
la furia della natura è lì dietro l'angolo  che ci travolge soprattuttoquando non ce
l'aspettiamo. Tutto vero, d'accordo, solo che oggi l'uomo del ventunesimo secolo
non è più l'uomo di due e più secoli fa quando ancora si affidava interamente alla 
provvidenza divina perchè gli eventi catastrofici della natura non si scatenassero. 
Adesso   nel 20°  e 21° secolo,  l'uomo post-sapiens può prevedere, attraverso le
previsioni meteo, l'arrivo di un uragano o di un tornado, e così quest'uomo ha co-
struito in America/Stati Uniti dei rifugi sotto casa dove andarsi a riparare. Ades-
so lo stesso uomo ha potuto sempre negli ultimi due secoli preparare  un pò alla 
volta delle mappature (opera di  studiosi sismografi) delle eventuali zone nei di-
versi perimetri più a rischio di un Paese che segnalano dove  ci sono  fratture e 
fraglie e crepacci che indicano la probabilità di future scosse telluriche più o me-
no consistenti con grado Richter relativo. Anche per quanto riguarda le alluvioni
è ormai noto che  la natura si vendica quando l'uomo sradica gli alberi e  la fore-
stazione che si trovano  lungo i fiumi per poi costruirci case e interi villaggi o cit-
tadine e stravolgendo il paesaggio arrivano quindi inondazioni che non si posso-
no più dichiarare inattese.
Dunque, per ritornare al pensiero iniziale, è si vero
che il destino gioca tanto nella vita degli uomini  e
che le disgrazie spesso non finiscono mai, e una ne
attira subito un' altra. Ma è anche vero che qualche
volta la disgrazia che arriva dopo, nel caso specifico
i due terremoti nell'Emilia a distanza di una setti-
mana,  poteva essere  meno grave   di quello che è 
risultata se abitazioni e capannoni    (e lasciando 
stare chiese e monumenti storici, per i quali credo
ci voglia il lavoro di esperti particolari)  fossero sta-
ti costruiti con tecniche antisismiche sapendo  che
anche quella parte della pianura padana inferiore
era a rischio sismico. Insomma, diciamolo in modo
chiaro che in Giappone e negli Stati americani a
forte rischio sismico (vedi California) con un 5,8
di punto Richter le costruzioni avrebbero tenuto
Tutta l'Italia, escludendo per ora la Sardegna, è
una nazione che ha avuto nel passato lontano e
avrà in futuro sempre problemi di convivenza
con fenomeni sismici. Ma l'uomo post-sapiens
italiano non ha mai pensato di fare prevenzione,
ms solo di vivere alla giornata e magari di spera-
re nella solidarietà o beneficenza che dir si vo-
glia il giorno dopo che la catastrofe non prevista
nè prevenuta si e è bella che compiuta.
Le colpe poi sappiamo benissimo dove trovarle:
in quella politica italiana del non fare nulla che
giovi veramente alla collettività e nel fare solo e
unicamente il proprio tornaconto e poi i poveri,
i deboli e insomma il popolino che s'arrangino
Qiuesta è stata la politica mafiosa che ha ridotto
l'Italia a piangere i suoi morti anche quando si
potevano evitare. - La crisi economica e la paura
della perdita del lavoro hanno portato quegli ope-
rai e i loro padroni incolpevoli a spingersi sotto
quei capannoni fragili e  senza alcuna struttura
minimamente antisismica, ma solo per contra-
stare il vento (roba da ridere, purtroppo) e così
a trovare morte sicura. 
Ma dobbiamo in ogni caso stare tutti uniti nella
solidarietà, donando sì quei due euro dal cellu-
lare o  telefono fisso, ma  sperando sempre (si
sa, la speranza è sempre l'ultima...)   che oltre
la metà di quei parlamentari  se  ne vada via e
che l'Italia sia governata dalle menti,  non dai
soldi, finalmente!  



Lucianone