lunedì 2 aprile 2012

Finanza - La crisi finanziaria: il retroscena

3 aprile 2012 - martedì      3rd April / Tuesday         visualizzazioni  11.810
                                                                                        aggiornamento
La crisi finanziaria, il fisco e il tesoretto
 (e qualche previsione futura)


Evasione: recuperati 12,7 miliardi -
"Ma non è disponibile alcun tesoretto" -
Bilancio dell'Agenzia delle entrate: " I controllo
nelle località turistiche sono azioni ordinarie e 
continuano"  -  Gli italiani versano più numerosi
l'Iva dovuta: "Va completata una rivoluzione di 
tipo culturale".
Circa 13 miliardi di risorsenette in cassa che lo scorso
anno hanno fatto da argine ai conti pubblici. 
L'obiettivo è di migliorare nel 2012.


Il Retroscena
Resta  chiusa la cassaforte del governo.
Per ora niente. Concentrati sulla riforma del mercato del lavoro, 
con un occhio sempre rivolto allo spread e alla tenuta dei conti
pubblici, i tecnici al governo   non hanno intenzione (dicono) di
vendere la pelle dell'orso prima di averlo catturato.  Così non è
prevista al momento alcuna riduzione di tasse.     Nonostante il 
risultato portato a casa dall'Agenzia delle Entrate di Attilio Befe-
ra che lo scorso anno ha incassato dalla lotta all'evasione 12,7
miliardi sonanti di euro (che sono già incorporati nei conti del
2011).  -  E nonostante la possibilità  - confermata dallo stesso
Befera ieri  -  che quest'anno il gruzzolo  della lotta all'evasione
sia più rilevante.
Al massimo, si dice, si possono predisporre i meccanismi tecnci
per una eventuale restituzione fiscale a favore dei redditi bassi
 e delle famiglie. Il contenitore, cioè il celebre fondo (tesoretto),
sta già nell'articolo 5 della legge delega sulla riforma fiscale.
Niente di più.  E del resto già oggi la legge prevede che le risorse
recuperate dalla lotta all'evasione fiscale debbano essere tradotte 
in sgravi.  (Vedremo.. ). -
Perchè si cominci a valutare l'ipotesi di una riduzione delle tasse
bisognerà attendere il bimestre maggio-giugno.    Allora si saprà
dall'autotassazione se l'effetto blitz anti-evasione ha incoraggiato
gli italiani a versare di più.    Il 16 giugno si potrà anche valutare
l'effettivo gettito della reintroduzione dell'Imu (comunque già ci
sono i segnali dei primi pasticci all'italiana su questa tassa) sulla
prima casa e dell'aumento delle rendite catastali  che il governo
ha stimato/cifrato in 11 miliardi.
Per il resto, sui conti pubblici la guardia resta alta. La recessione
che sta colpendo l'Italia quest'anno è più pesante di quanto cifra-
to alla fine dello scorso anno dal governo: i documenti parlano di
ina caduta dell 0.4  ma in realtà, come indica la Commissione  eu-
ropea, la contrazione del Pil potrà raggiungere l'1,3 per cento.
Significa che il gettito sarà minore del previsto. e il deficit aumen-
terà di 7-8 miliardi. _ Per raggiungere dunque  l'1,6 per cento del
rapporto deficit-Pil fissato  dalla "Nota" del 7 dicembre scorso bi-
sognerà trovare altre risorse. Verranno dalla spesa per interessi
che  era  stata  cifrata  per  prudenza, considerando tassi al 7 per 
cento e uno spread che allora veleggiava ben oltre quota 500, ad
oltre 94 miliardi. - Oggi la situazione con differenziali cin i Bund
assai più bassi anche se sempre imprevedibili, è migliore e si po-
trà contare su un risparmio di 7-8 miliardi che andranno esatta-
,mente a colmare quanto richiesto dalla minore crescita.
Un breve giro d'orizzonte sugli altri fronti aperti per recuperare
risorse non dà maggiore conforto. La spending review, che il mi-
nistro Giarda sta portando avanti a ritmo serrato, potrà fornire
risorse ma non subito. Mentre il disboscamento delle 700 agevo-
lazioni fiscali, anche questo affidato alla delega, potrebbe essere
utilizzato a breve (si parla di un miliardo) per far fronte alle spe-
se per i nuovi ammortizzatori sociali.  Mentre la lista d'attesa è
lunga: a cominciare dal temuto aumento dell'Iva di ottobre.


( notizie tratte da 'la Repubblica' di venerdì 30 marzo 2012 - di
Roberto Petrini )


Lucianone

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