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(da La Stampa - 7 marzo '25 - Primo Piano / Intervista a Pascal Bruckner /di Danilo Ceccarelli)
"L'Europa è a una svolta come nel 1940. Parigi e Londra si uniscano per salvarla"
Il filosofo francese Pascal bruckner parla di "coerenza" quando descrive la politica di Donald Trump. "Vuole abbandonare la Nato, imporre dazi e riconciliare l'America con la Russia: tutte cose che aveva annunciato", ricorda l'intellettuale, secondo il quale in un simile contesto "l'Europa deve imparare a sostituirsi a poco a poco agli Stati Uniti" sullo scacchiere internazionale.
"Monsieur Bruckner, cosa vede in questa nuova congiuntura internazionale?"
Bruckner: "Niente di buono, tranne che per Vladimir Putin e per Xi Jinping. Trump è il presidente dei loro sogni, una manna che arriva una volta ogni cento anni. Il capo della Casa Bianca vuole imporre la sua agenda, nella quale gli alleati diventano nemici e viceversa. Questo è il capovolgimento trumpista".
"Ma Pechino resta un rivale commerciale per Washington".
Bruckner: "Sì, ci sono delle tensioni. Si dice sempre che Trump voglia allontanare la Cina dalla Russia. ma sta avvenendo esattamente il contrario. Al momento è Putin che sta separando l'Europa da Trump. E' un gioco che il presidente russo sta vincendo. Non vedo come Cina e Russia potrebbero allontanarsi, sono vicini e hanno un nemico comune che è la democrazia occidentale. Putin ha conquistato la Casa Bianca e per l'Europa è una pessima notizia".
"Pensa che il tycoon andrà fino in fondo?"
Bruckner: "E' una sorta di vecchio bambino narcisistico e permaloso, Non credo che cambierà. L'Europa può sperare in una grave crisi economica pe gli Stati Uniti, che dovrebbe arrivare vista l'iflazione crescente in tuto il Paese".
"Intanto, la Francia e il Regno Unito hanno preso 'iniziativa. Come vede questa intesa tra Emmanuel Macron e Keir Starmer?"
Bruckner: "E' una leadership di circostanza che arriva dopo gli attriti che Parigi e Londra hanno avuto negli ultimi anni, come ad esempio quelli emersi con la Brexit. Siamo in un momento cruciale, come nel 1940. I russi vogliono veramente attaccare l'Europa, sono mossi da un odio fgeroce. Del resto, Putin ha detto chiaramente di voler vendicare la caduta dl muro dopo averla considerata come a più grande catastrofe geostrategica del ventesimo secolo e Trump lo lascerà fare. E se il presidente americano abbandonerà 'Onu e la Nato, il matrimonio di convenienza tra la Francia e il Regno Unito si trasformerà in un'unione di amore".
"In che modo?"
Bruckner: "Sono le due più importanti potenze europee dotate di armi nucleari. In passato hanno già firmato degli accordi militari, come ad esempio la dichiarazione di Saint-Malò nel 1998. C'è quindi una congiuntura favorevole, alla quale di unirà la Germania con il suo futuro cancelliere Friedrich Merz, un conservatore più consistente rispetto a Olaf Scholz che era alquanto molle, e la Polonia del premier Donald Tusk".
"E l'Italia?"
Bruckner: "Giorgia Meloni è molto intelligente.Se in Francia ci fosse lei alla guida del Rassemblement National vincerebbe subito le elezioni, ma sfortunatamente abbiamo Marine Le Pen. Keir Starmer e Emmanuel Macron , però, l'hanno messa spalle al muro. Adesso Meloni è tra due fuochi: Da una parte il suo amore per Musk e Trump, dall'altra la sua posizione geografica. Ma non rimarrà isolata sulla scena europea come Vikor orban".
"In mezzo c'è Volodymyr Zelensky. Che idea si è fatto del litigio con l'inquilino della Casa Bianca?"
Bruckner: "Il presidente ucraino è stato umiliato da tutta la corte di Re Trump. E' allucinante vedere come a Washington si sia ricreata una sorta di monarchia, con i cortigiani che applaudono e insultano a comando. Zelensky avrebbe potuto reagire diversamente, in modo più duro, ma adesso è troppo debole. Ma la ruota gira e non sono sicuro che l'arroganza di Trump continuerà a lungo".
"Perchè?"
Bruckner: "Quell'episodio ha scioccato i repubblicani moderati, che restano atlantisti. La relazione transatlantica ha una settantina di anni e non potrà essere spazzata via da un vegliardo narcisistico".
"Come vede il progetto di riarmo europeo?"
Bruckner: "Rappresenta un avanzamento verso il futuro dopo che negli ultimi settant'anni l'Europa ha abbandonato progressivamente il suo arenale militare".
Lucianone
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