giovedì 2 gennaio 2025

Ultime NOTIZIE - dall'Italia e dall' Estero

 2 gennaio '25 - venerdì                                    2nd January / Friday                      visione post - 10

STATI UNITI

Strage e terrore a New Orleans -   Nella notte di San Silvestro un pick up lanciato sulla folla di Bourbon Street fa 15 morti e 35 feriti / Ucciso l'attentatore, un ex militare texano / Nell'auto e nelle  strade vicine  trovati ordigni e armi

Il killer con la bandiera dell'Isis. In un video i complici con le bombe, filmati mentre piazzano l'esplosivo. Il nemico interno, nato in America, cresciuto nelle forze armate, ma con la bandiera dell'Isis nella macchina. Magari aiutato da qualche gruppo teeroristico straniero, che lo ha usato come un cavallo di Troia per penettrare le difese della nazione più in guardia al mondo, o da complici sfuggiti alla cattura. Shamsud-Din Bahar Jabbar, lo stragista di New Orleans che ha ucciso 15 persone mentre festeggiavano l'arrivo dell'anno nuov le treo, è la tempesta perfetta. L'incubo più orribile per gli Stati Uniti per la difficoltà di prevenirlo. -   Erano passate da poco le tre del mattino, la notte di capodanno, quando un camioncino bianco ha imboccato Bourbon Street . Il cuore del French Quarter, da sempre il centro della vita notturna di New Orleans, tra i cocali che tengono in vita la tradizione del jazz come la Preservation Hall, e i ristoranti che servono il gumbo, la zuppa preferita da Louis Armstrong.  Solo che il guidatore non era venuto per celebrare. Shamsuddin Bahar Jabbar, 42 anni, originario del Texas, aveva invece in mente un piano letale. Nato in chissà quale angolo della mente di questo veterano dell'esercito, che per anni aveva difeso l'Americ, ma adesso aveva deciso di ferirla. - Si era rimesso addosso la mimetica e  aveva caricato il fucile.  

ITALIA -  lI caso della giornalista Cecilis Sala

Sala in una prigioen di Teheran (Iran), in una cella senza un letto,/ Il governo italiano incalza l'Iran ("Ora rilascio immediato")./ La giornalista arrestata ha sentito la famiglia: è in isolamento e non ha ricevuto il pacco promesso. / Nota ufficiale dell'Italia a Teheran

Cecilia Sala  in cella a Teheran: costretta a dormire per terra.  //  Cecilia Sala ha bisogno del suo paese, l'Italia.   La giornalista ha potuto telefonare ieri, dopo giorni di silenzio, alla sua famiglia, per raccontare delle sue condizioni e chiedere un intervento: "Bisogna fare molto in fretta"  ha ripetuto più volte.  Chi ha parlato con i suoi genitori, che stanno gestendo questi giorni difficilissimi nel massimo riserbo, li ha trovati molto preoccupati.  / Nota  ufficilae del governo italiano a Teheran: Ora rilascio immediatp".  cecilia è molto provata  dalla detenzione nel carcere di Evin: le condizioni a cui è costretta sono difficilissime: dorme sul pavimento ella cella  con due coperte, una sopra e una sotto. No ha un letto. E' in regime di isolamento completo da 14 giorni.  Significa che non ha contatti con nessuna persona., se non con i suoi carcerieri. L'unico volto non ostile che è riuscita a vvedere in 2 settimane è stato quello dell'ambasciatrice  Paola Amadei. Lha incontrata per 30 minuti, sempre alla presenza delle guardie  che hanno chiesto loro di parlare in inglese per poter comprendere tutti i comtenuti della conversazione.  L'ambasciatrice Paoòa Amadei aveva portato a Cecilia un pacco con prodotti per l'igiene, dei vestiti, un panettone e soprattutto una mascherina per gli occhi, per potersi riposare e proteggere dalla "tortura bianca della luce" sempre accesa tanto da non sapere quando è giorno e quando è notte, visto che non è mai buio. Ma quel pacco dell'ambasciatrice Cecilia non l'ha mai ricevuto. Sala ha ricevuto solo un elastico per i capelli!

Lucianone.


venerdì 27 dicembre 2024

COMMENTI - Sila, la bambina senza pace

27 dicembre '24 - venerdì                              27th December / Friday                   visione post  -  17

(da 'la Repubblica' - 27 dicembre '24  /  - Le idee  (1)  di Viola Ardone)

Sila, la bambina senza pace

Ti chiamavi Sila, la tua capanna era una tenda, non eri nata a Betlemme ma in una tendopoli a Khan Younis, nel sud della striscia di Gaza, quello spicchio di mondo in cui Israele e Hamas non sono capaci di accodarsi per il cessate il fuoco, in cui ha smarrito ogni significato la parola pietà.  "E vieni in una notte al freddo e al gelo", proprio come Gesù bambino, ma tu non scendi dalle stelle, perchè sei nata in guerra, sotto una cattiva stella, di quelle senza coda, nessun re si è messo un cammino per te, e nessun capo di Stato, non hai ricevuto alla tua nascita, solo  tre settimane fa, nè doni nè auguri..  Non un angelo si è posato su quella miserabile mangiatoia a vegliare il tuo sonno. E qualche dio, lassù, deve essersi dimenticato di te.      Te ne sei andata così, nella notte di Natale, mentre il resto del mondo si scaldava attorno al focolare delle cene, degli affetti famigliari, dei regali, del troppo e del vano, delle promesse d'amore, delle speranze di pace.  Sei nata in un villaggio fatto di teli di plastica in cui sono stipate centinaia di migliaia di persone, dove perfino le organizzazioni umanitarie stentano a consegnare cibo e rifornimenti e manca pure il poco che servirebbe a riscaldarsi:  coperte, abiti caldi, legna da bruciare. Nella notte santa le temperature sono scese sotto i nove gradi nella tenda dove vivevi con la tua famiglia, tuo padre ti ha avvolto in una coperta, ti ha tenuto stretta, non è bastato  Per te la pace non è mai esistita, perchè questa parola, al contrario di quello che ci insegnano le grammatiche, non è astratta ma concreta.  Deriva dal latino pax, dalla radice indoeuropea pag che si ritrova in pangere (fissare, pattuire) e pactum (patto).  Ma con te il mondo non è stato ai patti, e tu piccola Sila sei una delle vittime di questo tradimento. Perchè la "pace" non è un ideale anelito a un mondo senza guerre, pace non è sostenere le ragioni dell'uno o dell'altro con le parole o con le armi, pace non è quando sulla tua testa non fischiano le bombe.  Pace è una casa, pace è poter mangiare, pace sono le medicine per curarsi, pace è non morire di freddo, pace è sapere ogni mattina che arriverà la sera, per te e per i tuoi cari. Pace è quel "patto", appunto, a cui bisogna ritornare tutti i giorni, metterci dentro casa e cibo,  farmaci e sicurezza, e acqua potabile ed elettricità, e famiglia e calore.  Il mondo con te invece ha infranto ogni promessa, ha tradito se stesso. Noi che viviamo sicuri nelle nostre tiepide case, noi che troviamo tornando a sera il cibo caldo e visi amici, dovremmo smettere di festeggiare ogni Natale, ogni compleanno, ogni ricorrenza sacra o profana fino a che ci sarà ancora una bambina che muore per il freddo in una tenda, "come una rana d'inverno", mi viene da dire rubando un verso a quella terribile poesia di Primo Levi. Perchè le nostre povere parole in prosa non sanno più dire, hanno perso la capacità di raccontare, guastate anche loro dal potere desemantizzante (e disumanizzante) della guerra  che corrode ogni cosa. Dieci morti, cento morti, mille morti, diciassettemila e cinquecento bambini morti a Gaza in 14 mesi di guerra.  Un bambino ogni mezzìora. Un cimitero di bambini. come te, minuscola Sila, che te ne sei andata via nella notte di Natale a cavallo di una stella.   La nostra povera prosa ha dimenticato che la parola bambino e la parola morte non dovrebbero mai stare nella stessa frase. Lo ha dimenticato il mondo. Lo ha dimenticato anche il diritto internazionale, pervhè per le vittime più incolpevoli di ogni guerra, da una parte e dall'altra della storia, ci dovrebbe essere sempre salvezza. E invece tutto tace, e noi osserviamo lo scorrere delle immagini, lo sfilacciarsi delle parole, il consumarsi dei pensieri, ormai assuefatti, colpevolmente assenti.  "Mentre pensi agli altri, quelli lontani, pensa a te stesso, / e dì: magari fossi una candela in mezzo al buio", ha scritto il poeta palestinese Mahmoud Darwish. E noi magari potessimo essere per te, piccola Sila, come tante candele in mezzo al buio.

Nota:  la parola in corsivo sottolineata in parentesi, è propria del sottoscritto Lucianone.

Lucianone

martedì 17 dicembre 2024

 Sport / calcio - Serie A - 16^ giornata / campionato 2004/5 - risultati, classifica / commenti -

 v. post - 7

Risultati  - 

Empoli - Torino  0 - 1  Cagliari - Atalanta  0 - 1

Udinese - Napoli  1 - 3   Juventus - Venezia  2 - 2

Lecce - Monza  2 -  1    

Bologna - Fiorentina   1 -  0

Parma - H. Verona  2 - 3    Como - Roma  2 - 0

Milan - Genoa   0 - 0   Lazio - Inter  0 - 6

Classifica

Atalanta   37   /  Napoli   35  /  Inter   34  /  Fiorentina, Lazio   31  /  Juventus   28   

Bologna   25  /  Milan   23    /  Udinese   20  /  Empoli, Torino   19  /  Roma, Genoa,

 Lecce  16  /  Parma, H, Verona, Como   15  /  Cagliari   14  /  Monza, Venezia   10

Commento  (1)

Passa al comando della classifica la Dea-Atalanta: era previsto... con 11 vittorie di fila o se si vuole consecutive non poteva che essere così. I nerazzurri di Bergamo prendono il comando per ora in modo strameritato. Sì, d'accordo, l' Inter ha due partite da recuperare, sì d'accordo che è ancora un pò presto perchè in agguato c'è sempre anche il Napoli, che potrebbe sempre approfittare di eventuali sbandamenti delle due concorrenti ora più accreditate. Ma, credete, questa Dea a vederla giocare è una goduria: per adesso abbastanza più dell'Inter! - Da notare la risalita del Bologna e il balzo avanti rispetto al campionato scorso. Complimenti a giocatori e società. In una parola: solidità. Altra squadra emergente è l'Empoli. La Roma in leggera, ma proprio leggera, risalita. In fondo una bella lotta per almeno sei, sette squadre. Tutto molto aperto per la risalita!

L. Finesso

Continua... to be continued...




lunedì 16 dicembre 2024

SPORT / SCI alpino - Sofia Goggia trionfa in Colorado (USA) nel superG: più forte della sfortuna

 16 dicembre '24,  lunedì                                    16th December / Monday                  visione post - 27

L' incredibile SOFIA

Reduce da 10 mesi di stop (per gravi guai fisici),  dopo il secondo posto di sabato in discesa, si esalta nel superG di Beaver Greek. E all'arrivo balla il samba:  "Ho  ballato  come  Pinheiro Braathen... ".

Dai  giorni della caduta. 314 / Sofia Goggia si era infortunata  il 5 febbraio ('24) durante un allenamento in gigante sulla pista Casola di Ponte di Legno  (Brescia): ha vinto 314 giorni dopo. L'ultimo successo in superG l'8 dicembre 2023.

(da la Gazzetta dello sport  - 16 dicembre '24 - di Claudio Lenzi)

Avete mai visto un'Araba Fenice danzare?  E' Sofia Goggia che vince il superG di Beaver Greek (Usa),  alla seconda gara disputata  dopo 10 mesi di infortunio, e per festeggiare balla il samba (al traguardo) e poi anche dopo con l'amica che più di tutti l'ha ispirata in carriera, Lindsey Vonn.  Per quella capacità di risorgere dalle proprie ceneri, come l'azzurra e nessun'altra, di nessuno sport, oggi sa fare. - Sulla leggendaria Birds of Prey, solitamente riservata agli uomini, la miglior velocista italiana di sempre conferma di non aver dimenticato come si fa e pennella un "gigantone" quasi perfetto, sia nei tratti di scorrimento sia nelle parti più tecniche. Alle avversarie non resta che applaudire: la svizzera Gut Behrami è seconda a 48/100 e l'austriaca Raedler è terza - miglior risultato della carriera eguagliato - a 55/100.


Poi tanta Italia, come sabato in discesa, a firmare un'altra prova tecnica di valanga rosa: Brignone quinta, Bassino sesta, Curtoni nona, Milesi undicesima.  Una vera e propria sinfonia azzurra, che fa ben sperare in proiezione futura, soprattutto pensando ai Mondiali di febbraio a Saalbach.
SAMBA e POLENTA
"Questa mattina (ieri, ndr) mi sono alzata molto gioiosa e mi sono detta: 'Se arrivo al traguardo con luce verde faccio un balletto alla Pinheiro Braathen'.  Il problema è che non sono brasiliana, ma italiana e di Bergamo, l'unica cosa che mi viene bene è girare la polenta nel paiolo". Di Bergamo e dell' Atalanta, Sofia è la Dea dello sci, figlia della sua terra in tutto e per tutto. "Sono scesa con grande solidità , sapevo che dal momento in cui gli allenatori  mi avevano mandato il video del supergigante, lo avevo sentito mio. Sapevo anche che dovevo stare attenta alle prime cinque porte per poi scatenare i miei cavalli e così è stato. Forse è stato uno dei miei più belli superG di sempre". Sofia ci pensa un attimo, poi mette a fuoco,  "La vittoria più importante è sempre la prossima, però chiaramente è una pietra miliare nel mio percorso. Devo ringraziare i dottori che il 5 febbraio erano pronti ad aspettarmi in ospedale per ridurre la frattura, quando hanno visto la prima tac si erano messi le mani nei capelli. Il mio percorso è stato come l'operazione, ho rimesso insieme curva dopo curva, pezzo dopo pezzo. Alla fine, però, se i pezzi vengono messi insieme bene, escono cose straordinarie".
Continua... to be continued....  


giovedì 12 dicembre 2024

SPORT / calcio - Serie A - giornata 15 - Risultati e classifica

 12 dicembre '24 - giovedì                             12th December / Thursday                 visione post -  11

Giornata 15

Inter - Parma    3 - 1     Atalanta - Milan   2 - 1

genoa - Torino   0 - 0    Roma - Lecce    4 - 1

Juventus - Bologna   2 - 2

Fiorentina - Cagliari   1 - 0    

H. Verona - Empoli     1 - 4 

Venezia - Como   2 - 2    Napoli - Lazio  0 - 1

Monza - Udinese   1 -  2

Classifica

Atalanta   34  /  Napoli 32   /  Inter, Fiorentina, Lazio   31  /   Juventus   27  /   Bologna, Milan   22

Udinese   20  /  Empoli   19  /   Torino, Roma   16  /   Genoa, Parma   15  /    Cagliari   14  /  Lecce   13

Como,  H. Verona   12   /   Monza   10  /   Venezia   9


Lucianone


martedì 10 dicembre 2024

SOCIETA' e politica - La Sanità e i farmaci: le bugie / mistificazioni e la cruda realtà

 10 dicembre '24 - martedì                               10th December / Tuesday                   visione post - 17

(da  LA  STAMPA, 28 nov. / Commenti e Idee - di Eugenia Tognotti)

Se mezzo milione di italiani non riesce a comprare i farmaci

Nell'immaginaria Italia dei traguardi e dei record che si affaccia nei sonanti discorsi della premier, trionfalistici e, all'occorrenza, astorici ("mai così tanti occupati dai tempi di Garibaldi"), la dolorosa realtà è che le barriere economiche costringono centinaia di migliaia di cittadini utenti a contenere la spesa sanitaria, limitando il numero di visite e controlli, oppure rimandando a tempi migliori e facendo a meno di una parte delle cure necessarie. -     La chiamano povertà sanitaria. A disegnarne i contorni oggi in Italia è il crudo linguaggio dei numeri: circa mezzo milione di cittadini utenti (463.176, in numero maggiore rispetto al 2023) si sono trovati quest'anno in una condizione di penuria tale da non disporre dei mezzi necessari ad accedere a cure e farmaci di fascia C, cioè a pagamento. Di qui la necessità di ricorrere alle 2011 realtà assistenziali convenzionate col benemerito Banco farmaceutico che ha appena fornito una lunga serie di numeri  (e analisi) in occasione della presentazione alla Camera dei Deputati del volume "Tra le crepe dell'universalismo. Disuguaglianze di salute, povertà sanitaria e Terzo settore in Italia", curato dall' Osservatorio sulla povertà sanitaria, organo scientifico del Banco. Sette residenti su mille, tanto per dare qualche numero, sono stati spinti dalle difficoltà a rivolgersi a uno degli enti caritatevoli per riceere gratuitamente cure e farmaci che non potevano permettersi, anche se comportava un esborso di qualche decina di euro (dallo sciroppo per la tosse all'antipiretico e all'anti-dolorifico). A essere colpiti dalla povertà sanitaria sono prevalen-temente uomini (pari a poco più della metà del campione), persone nella fascia di età 18-64 anni e malati acuti che superano di gran lunga quelli cronici. (65% contro il 35). Consistente e preoccupante la quota dei minori, pari a 102 mila unità. Negli utimi 7 anni, cioè dal 2017 al 2023, la spesa farmaceutica a carico delle famiglie è aumentata di più di un terzo, ed è pari a 2.576 miliardi di euro. La quota a proprio carico riguarda tutte le famiglie, comprese quelle indigenti - già in difficoltà nel soddisfare bisogni di base come cibo e alloggio - e costrette a pagare interamente il costo dei farmaci da banco a cui si aggiunge (per coloro che non godono di esenzioni) il costo dei ticket. 

Le difficoltà - testimoniate da dati raccolti dallìOsservatorio sulla povertà sanitaria - riguardano anche le famiglie non povere e offrono uno scenario che corrisponde a quello disegnato dai dati più recenti forniti dall'Istat: 4 milioni 422 mila famiglie hanno cercato di limitare la spesa per visite mediche e controlli periodici volti alla  prevenzione.  Il contenimento si persegue limitando il numero di visite e accertamenti, oppure rinviando una parte delle  cure necessarie. La strada della rinuncia è seguita, complessivamente, da ben tre milioni 369 mila famiglie.  Circa un quarto delle famiglie povere si è astenuto dal ricorrere alle cure almeno una volta: qualcosa  come 536 mila famiglie - per far parlare i numeri - corrono il rischio di compromettere o deteriorare il proprio stato di salute, portando a costi più elevati per il sistema sanitario. Diciamolo pure. -  Tra tutti gli indicatori di deprivazione materiale quello che riguarda la povertà sanitaria è il più grave e capace di provocare allarme e indignazione per ciò che denuncia e implica: un'esarcebazione delle disuguaglianze socioeconomiche e sanitarie e una cascata di malanni  e sofferenze prevenibili nelle famiglie più vulnerabili. La copertura sanitaria univerale mira a garantire che tutti possano utilizzare i servizi sanitari necessari senza trovare un insormontabile ostacolo nella povertà. Le troppe "crepe dell'universalismo" rappresentano una minaccia, oggi più incombente che mai.  

Lucianone.. 


martedì 3 dicembre 2024

SPORT / calcio - Serie A - giornate 13 e 14 - Risultati, classifica e commento

 3 dicembre '24 - martedì                              3rd December / Tuesday               visione post - 24

Giornata 13

H. Verona - Inter   0 - 5   Milan - Juventus  0 - 0

Parma - Atalanta  1 - 3    Genoa - Cagliari  2 - 2

Como - Fiorentina  0 - 2

Torino - Monza  1 - 1    Napoli - Roma   1 - 0

Lazio - Bologna  3 - 0

Empoli - Udinese   1 - 1   Venezia - Lecce  1 - 1

Giornata 14

Continua... to be continued..

Cagliari - H, Verona 1 - 0   Como - Monza  1 - 1

Mlan - Empoli  3 - 0    Bologna - Venezia  3 - 0

Udinese - Genoa   0 - 2   Parma - Lazio   3 - 1

Torino - Napoli   0 - 1

Fiorentina - Inter   0 -0   Lecce - Juventus   1 - 1

Roma - Atalanta   0 - 2

Classifica 

Napoli   32  /    Atalanta   31  /   Inter, Fiorentina, Lazio   28   /  Juventus   26  /  Milan   22

 Bologna   21  /   Udinese   17  /     Empoli   16   /  Parma, Torino  15

Cagliari, Genoa   14  /   Roma, Lecce   13  /   H. Verona   12  /   Como   11  /  Monza   10

Venezia   8  

Commento  /  di Luciano Finesso 

Atalanta !  -  seconda con 31 punti

Chi l'avrebbe detto?  Pochissimi, però qua, in quel di Bergamo, tantissimi ci speravano e se lo auguravano. E non solo dunque i fedelissimi. La tifoseria di Bergamo-Atalanta è in uno stupendo fermento già da un pò - diciamo due, tre anni buoni. E ne hanno ben donde. E' una società di provincia "fenomeno", soprattutto da quando c'è Lui, il boss-allenatore che dopo aver lasciato Genova, ha scelto come luogo privilegiato Bergamo e questa Atalanta sana e vispa come la sua gente. Posto ideale per lanciare le sue idee calcistiche e poi per lanciarsi "se medesimo" in un olimpo del football che non è facile da conquistare! ma lui (con piccola "l" in quanto il Gasp è un semplice, con i piedi ben ancorati) non ha mai voluto subire pressioni dall'alto, lui ha sempre fatto di testa sua per fare il bene della squadra e dei suoi gocatori. Diciamo anche che il binomio Percassi- Gasperini ha sempre funzionato e la fiducia anche - yalvolta soprattutto - nel calcio è fondamentale. - E qui dovremmo elencare gli strabilianti risultati della Dea di questo Gasp stellare, almeno quelli fin qui raggiunti nell'attuale campionato: 9 vittorie di fila, 10 risultati utili consecutivi, 36 gol segnati, solo 3 sconfitte e un pareggio.. E poi la Dea ha conquistato la coppa di Europa League, ed è entrrata  a fsr parte delle migliori squadre eutopee nel nuovo yorneo che sostituisce la vecchia Champion's League.  Cge volere di più? Ma tifosi, allenatore e dirigenza Percassi / Americani vogliono  ancora di più e con squadra e allenatore cossì... hanno più che ragione.

Parlando delle altre, Inter e Napoli e Lazio personalmente le vedo le sfidanti, a questo punto, più credibili dei nerazzurri di Bergamo. Fiorentina e Juventus abbastanza  distan- ziate.  Il Milan ormai deve affidarsi solo ai miracoli!  E la zona delle ultime? In ribasso doprattutto il Verona di mister Zanetti, che ultimamente non ne indovina una che sia una e con una difesa colabrodo delle ultime partite dovrà, se rimarrà alla guida, darsi ai santi o sperare che i nuovi acquirenti americani  investano in giocatori  presentabili, soprattutto in difesa, un pò a centrocampo  e in qualche  campioncino costoso. Intanto, brutta  notizia, sembra che il ds Sogliano vada a Torino, sua vecchia fiamma, anche come giocatore.  Ma dovranno darsi da fare parecchio anche Venezia, Monza e Como.

Lucianone


Commenti - In Inghilterra la ministra si è dimessa, per un cellulare...

 3 dicembre '24 - martedì                               3rd December /  Tuesday                    visione post  - 28

(da "Il Corriere della Sera", 30 nov. -  "Il Caffè" di M. Gramellini)

La ministra si è dimessa

Dieci anni fa, in Inghilterra, la giovane Louise Haigh denuncia uno scippo alla polizia (da quelle parti, incredibilmente, al recupero della refurtiva ci credono ancora). Nell'elenco degli oggetti rubati, Miss Haigh inserisce (per errore, dice lei) il suo cellulare. Quando lo ritrova in casa, riceve una chiamata della polizia che la accusa di frode per falsa denuncia e, su consiglio dell'avvocato, patteggia. Pasano dieci anni, Louise Haigh diventa ministra dei Trasporti, la Salvini inglese. I giornali scoprono la vecchia storia e la pubblicano. La ministra rassegna le dimissioni..  Non so se vorrei vivere in un Paese dove un ministro si dimette dieci anni dopo aver subito un furto, invece ch dopo averlo fatto. Anche ammesso che Louise Haigh avesse volutamente aggiunto il telefono alla lista degli oggetti rubati, mi rifiuto di credere  che quel peccatuccio di gioventù rappresenti una prova della sua inadeguatezza a occuparsi della cosa pubblica. Mi sgomenta la sproporzione tra la colpa e la sanzione, ma soprattutto il moralismo nevrotico che l'ha ispirata e che, per la nota legge del contrappasso, porta poi milioni di inglesi e di americani a votare politici  allergici alle regole come Boris Johnson e Donald Trump.  Naturalmente, in base alla logica binaria che domina il nostro tempo, adesso qualcuno mi accuserà  di stare dalla parte dei tangentari. Pazienza: tra ladri impuniti e scippari alla gogna, anche per l'onestà in politica rivendico l'esigenza di esplorare una terza via.

Lucianone




mercoledì 27 novembre 2024

Politica / Elezioni E.Romagna/Umbria: L' astensionismo - INTERVISTA

27 novwmbew '24, Mercoledì                 27th November / Wednesday           visione post - 47

(da la Repubblica - 19  nov. '24 - Le regioni al voto / Roberto D'Alimonte)

Perchè l'astensionismo...  ?

Pesa la disaffezione / Verso sfide poco competitive /  Candidati con scarso appeal

Esito scontato del voto, scarso appeal dei candidati e giovani sempre più distanti dalla politica. Roberto D'Alimonte, docente di Sistema politico italioano all'università Luiss, legge in questi termini il dato dell'astensione.      

- Professore D'Alimonte, in Emilia-Romagna l'affluenza è scesa di 21 punti percentuali rispetto al 2020 e in Umbria di 12 rispetto al 2019. Quali sono stati i fattori determinanti?

"Nel caso dell'Emilia-Romagna, l'esito della votazione è stato considerato scontato e questo ha demotivato molti elettori. Inoltre contano i candidati in campo.  Quando Stefano Bonaccini venne eletto la prima volta nel dicembre del 2014 ci fu un crollo catastrofico dell'affluenza: si toccò il minimo storico del 37,7%.  Un pò per i conflitti interni al partito, un pò perchè l'attuale presidente del Pd non era visto come un buon candidato. Cinque anni dopo è andato a votare oltre il 60%. Oggi l'affluenza è scesa di nuovo anche se non ai livelli del 2014.  Dunque c'entra la poca competitività, ma anche lo scarso appeal  dei candidati"

- E in Umbria?

"Lì l'elezione era considerata incerta, c'era una amggiore competizione tra fli sfidanti. Questo è certamente uno dei motivi per cui il calo dell'affluenza è stato minore".

- Si può dire che l'astensionismo sia ormai una tendenza consolidata?

"La tendenza di fondo è quella di una diminuzione costante della partecipazione in tutte le consultazioni: politiche, europee, regionali e locali. Dentro questa tendenza ci sono delle differenze: si vota di più alle politiche e si vota meno in altri tipi di elezioni. Il calo è minore quando la posta in gioco è percepita come molto rilevante".

- Si può parlare anche di disaffezione degli elettori?

"Certamente, vi è una disaffezione nei confronti della classe politica e una crescente delusione di fronte alla qualità dei candidati. Poi ci sono altri fattori: l'invecchiamento della popolazione e il minore interesse da parte dei giovani verso la politica. Per tanti elettori più anziani il voto era una abitudine consolidata. Questo non è più vero per le ultime generazioni".

- Che ruolo giocano i partiti?

"Di certo incidono l'indebolimento dei partiti di massa e la crisi delle ideologie che si traduce nella scarsa capacità delle forze politiche di mobilitare l'elettorato. Oggi non ci sono più idee e partiti forti. Contano i candidati e la competitività delle elezioni. Oppure , la rete delle clientele"

- Quanto influisce la crisi  del M5s nella bassa affluenza alle urne?

"Nel 2013 e nel 2018 ci sarebbe stata una diminuzione dei votanti ancora più marcata, che invece non si è registrata grazie al fenomeno Cinque Stelle, ma adesso questo fenomeno non c'è più.  Questo vale soprattutto per le politiche perchè invece alle regionali non hanno mai avuto grandi performance a parte in Sicilia.. Ma sono episodi che dimostrano anche la volatilità del voto".

- Cosa intende?

"Pltre all'astensionismo quello che caratterizza il comportamento di voto oggi è la volatilità cioè lo spostamento di voti da un partito all'altro o dalla astensione al voto e viceversa. Un  caso esemplare è l'Umbria. Nel 2019 la Lega ha preso il 37% dei voti e FdI il 10,4%.  Alle Europee di quest'anno la Lega à scesa al 6,8% e FdI è salita al 32,6%.  L'unico partito che è riuscito a spezzare questa logica è stato il M5s  perchè  negli anni che vanno  dal 2013 al 2020 è riuscito ad accreditarsi come partito trasversale nè di destra nè di sinistra ed è riuscito a strappare un pezzo di elettorato ai partiti di centrodestra, oltre che al Pd. E in questo senso i voti sono usciti dai confini dei due blocchi  ma oggi gli elettori del centro-    destra che in passato hanno votato M5s sono tornati a casa".  


Lucianone